Nonostante manchino più di due mesi alla chiusura della mostra “Leonardo da Vinci” al Museo del Louvre di Parigi, i biglietti sono già tutti esauriti. Il sito ufficiale sul quale occorre prenotare il giorno e l’orario della visita mostra infatti che non ci sono più date disponibili.
Tutto esaurito fino al 24 febbraio 2020, ultimo giorno di apertura di quella che può essere definita – senza alcun dubbio – LA MOSTRA su Leonardo da Vinci in occasione del cinquecentenario della morte, avvenuta ad Amboise il 2 maggio 1519.

Dopo aver visto la mostra nei giorni scorsi e prima di pubblicarne la recensione qui su ALIBI Online, vorrei suggerire 10 consigli per visitare la mostra di Leonardo da Vinci al Louvre. Validi per chi abbia avuto la lungimiranza di prenotare per tempo il biglietto per accedere all’esposizione, ma che possono forse essere interessanti anche per gli altri lettori.
10 consigli
- Bisogna mettersi il cuore in pace. Nonostante gli ingressi contingentati, le sale sono gremite di visitatori. Viene infatti controllato l’orario d’accesso, ma non c’è nessun limite orario per l’uscita. Io stesso ho speso 4 ore esatte per seguire il percorso espositivo in maniera attenta e approfondita. È praticamente impossibile procedere in ordine: bisogna spostarsi avanti e indietro sfruttando il momento migliore per guardare ogni singola opera.
- È meglio ripassare la biografia e l’opera di Leonardo PRIMA di arrivare al Louvre. Ripassando in anticipo le date e le tappe fondamentali della carriera del genio toscano, quando poi si entra in mostra diventa più facile comprendere le sezioni del percorso.
- È il caso anche di ripassare i termini tecnici più importanti relativi all’arte di Leonardo, dallo “sfumato” al “componimento inculto”.
- Consiglio caldamente di scaricare – gratuitamente – il libretto di sala, disponibile in inglese e in francese sul sito del Louvre. Descrive in breve tutte le opere esposte nelle quattro sezioni in cui si articola il percorso, ciascuna anticipata da una sintetica introduzione.
- Attenzione: la Gioconda NON è presente in mostra. Dopo essere stata esposta per qualche tempo nella Galleria Medici (con le splendide tele di Rubens ridotte un po’ al ruolo di tappezzeria, per quanto pregevolissima!), la Monnalisa è tornata nella Salle des États e osserva ancora l’immensa tela delle “Nozze di Cana” del Veronese.
- A proposito della Gioconda: se volete vivere l’esperienza virtuale “En tête à tête avec la Joconde” che chiude il percorso espositivo come “extra”, prenotate un posto prima di accedere alle sale. C’è una postazione presidiata da personale che ha il compito di gestire le prenotazioni.
- Consiglio caldamente – per se stessi ma anche per gli altri visitatori – di lasciare cappotti, giacconi e soprattutto zaini e borse ingombranti negli armadietti sotto la Pyramide. Da anni non c’è più il servizio classico del guardaroba, sostituito da armadietti con codice di sicurezza (non serve la moneta).
- È utile farsi un’idea di quello che NON c’è in mostra. Oltre alla Gioconda, mancano all’appello altre opere famose di Leonardo o a lui attribuite. Mi riferisco, per esempio, alla “Dama con l’ermellino”, al “Ritratto di Ginevra de’ Benci”, all'”Annunciazione” degli Uffizi, alla “Madonna Litta”, tra i dipinti. Manca anche il discusso e misterioso “Salvator Mundi”.
- Avendone la possibilità, è consigliabile vedere le opere di Leonardo “a portata di mano” prima di andare a Parigi. A Milano, oltre al Cenacolo vinciano, ci sono i fogli del Codice Atlantico esposti nella mostra “Leonardo da Vinci e il suo lascito”, la già citata “Madonna Litta” in mostra al Museo Poldi Pezzoli fino al 10 febbraio 2020 e un altro paio di fogli del Codice Atlantico esposti nella mostra “Il Duomo al tempo di Leonardo” al Museo del Duomo (ne scriverò a breve).
- Servendosi del libretto di sala, consiglio di selezionare una ventina di opere da studiare in modo approfondito, secondo i propri gusti e interessi. Magari non soltanto quelle di Leonardo. Tra le opere più significative in mostra, infatti, ci sono il “Ritratto d’uomo – detto il Condottiero” di Antonello da Messina, il “Ritratto d’uomo con una medaglia romana” di Hans Memling e il busto in marmo di Beatrice d’Este scolpito da Gian Cristoforo Romano.
Buona visita della mostra di Leonardo da Vinci al Louvre!
Saul Stucchi
Leonardo da Vinci
Dal 24 ottobre 2019 al 24 febbraio 2020
Museo del Louvre
Parigi
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