Si è aperta lo scorso 21 febbraio la mostra “Antonello da Messina” al Palazzo Reale di Milano, visitabile fino al 2 giugno. Il consiglio è di andarci subito, in modo da avere tempo per ritornarci. Non perché sia molto grande, ma perché le opere esposte meritano di essere contemplate con calma.

La mostra è curata da Giovanni Carlo Federico Villa, prodotta e promossa dal Comune di Milano, Palazzo Reale e MondoMostre Skira (Skira ne edita il catalogo).
Finora Palazzo Reale aveva ospitato soltanto il cosiddetto “Ritratto dell’ignoto marinaio” della Fondazione Mandralisca di Cefalù, esposto nella mostra di Leonardo del 2015. Oggi, invece, gli fanno compagnia altre diciotto opere. L’insieme qui riunito rappresenta oltre la metà di quel che gli storici dell’arte riconoscono al “pictore ceciliano”. Poco di quanto ha dipinto Antonello, purtroppo, è sopravvissuto, ma sufficiente per assicurargli un posto di primissimo piano nella storia dell’arte occidentale.
Antonello e Cavalcaselle
Va detto che si viene in mostra per Antonello e si (ri)scopre Giovan Battista Cavalcaselle, storico dell’arte, scrittore e patriota (1819-1897). I suoi taccuini – restaurati in occasione della mostra – accompagnano il visitatore lungo il percorso espositivo che si snoda per sale molto ampie.

Sarebbe bello guardare i capolavori di Antonello con l’attenzione e l’acume con cui li osservò il Cavalcaselle. “Mani hanno sofferto” scrive due volte accanto alle mani del “San Girolamo nello studio” nello schizzo dell’opera prestata dalla National Gallery di Londra. La celebre tavola apparteneva ancora al collezionista Thomas Baring quando la esaminò lo studioso, in più riprese, con attenzione e acume, appunto. Tali da fargli capire che l’opera non era di Jan van Eyck come allora si credeva, bensì del pittore siciliano.

Le tavole di Antonello da Messina
Ecco l’elenco delle tavole di Antonello esposte in mostra:
- San Girolamo nello studio
The National Gallery, Londra - Cristo in pietà (recto) – Madonna con il Bambino e Santo Francescano in adorazione (verso)
Museo Regionale Interdisciplinare di Messina - Crocifissione
Muzeu National Brukenthal di Sibiu (Romania) - Ritratto d’uomo
Musei Civici di Pavia – Pinacoteca Malaspina, Pavia - Ritratto d’uomo (Ritratto di ignoto marinaio)
Fondazione Culturale Mandralisca, Cefalù (PA) - Ritratto di giovane
Philadelphia Museum of Art, The John G. Johnson Collection - San Giovanni Evangelista (Polittico dei Dottori della Chiesa)
Galleria degli Uffizi, Firenze - Madonna con il Bambino e due angeli reggicorona (Polittico dei Dottori della Chiesa)
Galleria degli Uffizi, Firenze - San Benedetto (Polittico dei Dottori della Chiesa)
Milano, Regione Lombardia - San Girolamo
Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, Palermo - San Gregorio Magno
Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, Palermo - Sant’Agostino
Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, Palermo - Ritratto d’uomo (Michele Vianello?)
Polo Museale Romano – Galleria Borghese, Roma - Ritratto d’uomo (anche detto Ritratto Trivulzio)
Museo Civico d’Arte Antica, Palazzo Madama, Torino - Madonna col Bambino (Madonna Benson)
National Gallery of Art, Washington - Annunciata
Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, Palermo - Ecce Homo
Collegio Alberoni, Piacenza - Cristo morto sorretto da tre angeli
Fondazione Musei Civici di Venezia, Museo Correr, Venezia - Ritratto di giovane
Staatliche Museen zu Berlin, Berlino
Ad aprire il percorso è pero la tela intitolata “Giovanni Bellini apprende i segreti della pittura a olio spiando Antonello”, dipinta nel 1870 da Roberto Venturi, arrivata da Brera (nella stessa Pinacoteca è esposto il “Polittico di San Luca” di Andrea Mantegna che si intravede alle spalle del Giambellino, cognato del pittore mantovano).

Poi è un gioiello dietro l’altro. Le tavole sono esposte come in “ostensione”, grazie ad apparati espositivi che ricordano dei tabernacoli (absit iniuria verbis). Varrebbe il biglietto da sola l’enigmatica “Annunciata” di Palazzo Abatellis che ha prestato anche i tre santi Girolamo, Gregorio Magno e Agostino.
Di fronte a loro c’è il “Polittico dei Dottori della Chiesa”, riunito agli Uffizi grazie al prestito quindicennale della Regione Lombardia (l’opera era prima esposta alla Pinacoteca del Castello Sforzesco. Nel 2015 il trittico ricomposto di Antonello da Messina era stato protagonista di una piccola mostra al Museo Bagatti Valsecchi).
Oltre ai taccuini di Cavalcaselle, per apprezzare al meglio le opere ci sono pannelli didattici ben fatti e ingrandimenti fotografici di particolari delle tavole di Antonello.
In primavera la mostra milanese avrà una sorta di seguito a Palermo, grazie all’esposizione “Il ritratto italiano del XX secolo dalle raccolte civiche”, un progetto del Museo del Novecento in collaborazione con Palazzo Abatellis.
Saul Stucchi
Didascalie:
Antonello da Messina
Ritratto d’uomo, 1470 ca.
olio su tavola di noce, 30,5 x 26,3 cm
Museo della Fondazione Culturale Mandralisca, Cefalù (PA)
Crediti fotografici: Foto Giulio Archinà
Giovan Battista Cavalcaselle
San Girolamo nello studio, da Antonello da Messina
Biblioteca Nazionale Marciana, Venezia
Antonello da Messina
San Girolamo nello studio, 1475 ca.
olio su tavola di tiglio, 45,7 x 36,2 cm
The National Gallery, Londra
Crediti fotografici: ©The National Gallery, London
Antonello da Messina
Annunciata, 1475-1476
tempera e olio su tavola, 45 x 34,5 cm
Galleria Regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis, Palermo
Crediti fotografici: Foto Giulio Archinà
Antonello da Messina
Dal 21 febbraio al 2 giugno 2019
Orari:
Lunedì 14.30 – 19.30
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30
Giovedì e sabato 9.30 – 22.30
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Biglietti: intero 14 €; ridotti 12/6 €
Palazzo Reale
Piazza Duomo
Milano
Informazioni:
www.mostraantonello.it