In un precedente articolo abbiamo riassunto le prime cento puntate quotidiane della “Storia della decadenza e caduta dell’impero romano” di Edward Gibbon. Qui proseguiamo con le puntate che vanno dalla 101 alla 150, ovvero dal regno di Giuliano l’Apostata ad Alarico.
- p.101: “l’opportuna morte di Costanzo […] liberò l’impero dalle calamità della guerra civile”. Giuliano riforma la corte
- p.102: parentesi sul governo e sul carattere di Giuliano. Sua sollecitudine per le città greche e amore per la libertà
- p.103: educazione e apostasia di Giuliano che abbraccia la mitologia del paganesimo, disgustato dal comportamento dei cristiani
- p.104: politica religiosa di Giuliano, volta al ristabilimento del paganesimo, ma riformato (per influenza del cristianesimo)
- p.105: di filosofi, conversioni, ebrei e pellegrinaggi a Gerusalemme: stato delle religioni al tempo di Giuliano l’apostata
- p.106: Giuliano bandisce i cristiani dalle scuole e li obbliga a riaprire i templi pagani: li opprime ma non li perseguita
- p.107: storia avventurosa di Giorgio di Cappadocia, infame oppressore dell’Egitto poi venerato come santo e martire
- p.108: residenza di Giuliano in Antiochia. La città non lo ama perché lo ritiene troppo austero. Lui frivoli i suoi cittadini
- p.109: Giuliano si prepara ad attaccare la Persia, riuscendo a sviare le spie di Sapore. Il 7 aprile del 363 scatta l’invasione
- p.110: maggio del 363: Giuliano invade l’Assiria e assedia Perisabor e Maoganalcha. Le sue virtù rifulgono come non mai
- p.111: descrizione della spedizione militare guidata da Giuliano, con il passaggio del Tigri e l’importante vittoria dei Romani
- p.112: il nemico evita lo scontro facendo terra bruciata intorno a sé. Durante la ritirata Giuliano viene ferito e muore
- p.113: Gioviano viene eletto imperatore e conduce i negoziati con cui i Romani comprano – con ignominia – la pace
- p.114: la morte di Giuliano lasciò l’impero in una situazione incerta e pericolosa. Gioviano non era all’altezza del compito
- p.115: morte di Gioviano ed elezione di Valentiniano che si associa il fratello Valente. Divisione tra Oriente e Occidente
- p.116: ribellione, sconfitta e morte di Procopio in Oriente. Crudeltà di Valentiniano (un collerico) e Valente (un timido)
- p.117: mentre Valentiniano mantiene la tolleranza generale, in oriente Valente segue l’arianesimo e perseguita i cattolici
- p.118: gli Alamanni invadono la Gallia ma vengono sconfitti. Valentiniano passa il Reno e fortifica quel tratto del limes
- p.119: Scotti e Pitti invadono la Britannia, ma Teodosio (padre del futuro imperatore che sar‡ detto il Grande) la riconquista
- p.120: il conte Teodosio riconquista anche l’Africa, nel 373, ma poi viene giustiziato a Cartagine per sospetto tradimento
- p.121: peripezie di Para, re d’Armenia; conquiste di Ermanarico e cause della guerra gotica. Guerra dei Quadi e dei Sarmati
- p.122: il volume I dell’edizione Einaudi si chiude con la morte di Valentiniano. Il secondo s’apre col terremoto del 365
- p.123: panoramica su costumi pastorali degli Sciti o Tartari, abitazioni, occupazioni e governo. Estensione della Scizia
- p.124: panoramica sugli Unni, dalle guerre con la Cina alla decadenza e caduta, con conseguenti migrazioni e divisioni
- p.125: incalzati dagli Unni, i Goti chiedono la protezione di Valente che li fa entrare nel territorio dell’impero. In armi…
- p.126: “il debole e colpevole Lupicino” osa provocare ma trascura di distruggere i formidabili Goti. Che si vendicano
- p.127: anno 378: battaglia di Adrianopoli, fatale a Valente e all’impero: la cavalleria romana fuggì e la fanteria fu massacrata
- p.128: pressato dagli eventi, Graziano conferisce a Teodosio l’impero d’Oriente e lui, con prudenza, riesce a vincere i Goti
- p.129: morte di Atanarico, re dei Visigoti. Invasione e sconfitta degli Ostrogoti. Stazionamento dei Goti in Tracia e in Asia
- p.130: sollevazione di Massimo in Britannia a cui segue l’uccisione di Graziano. Trattato di pace tra Teodosio e l’usurpatore
- p.131: battesimo ed editti religiosi di Teodosio. Caduta dell’arianesimo e concilio ecumenico di Costantinopoli (anno 381)
- p.132: editti di Teodosio contro gli eretici. Brutta fine di Priscilliano, mentre Ambrogio viene eletto vescovo dal popolo
- p.133: Massimo invade l’Italia ma viene sconfitto dalla rapida reazione di Teodosio. Consegnato a lui dai soldati, viene ucciso
- p.134: Teodosio risparmia Antiochia ma ordina la strage dei cittadini a Tessalonica, incorrendo nella condanna di Ambrogio
- p.135: Valentiniano viene ucciso, forse da Arbogaste. Dopo due anni di preparativi, Teodosio muove guerra contro l’usurpatore
- p.136: il 17 gennaio del 395 muore il grande Teodosio. I tempi sono sempre più corrotti e i soldati abbandonano le armature
- p.137: conversione di Roma al cristianesimo. Distruzione dei templi pagani nelle province, compreso il Serapeion d’Alessandria
- p.138: la religione pagana viene proibita (390), oppressa e, in appena un trentennio, quasi completamente estinta (390-420)
- p.139: definitiva divisione dell’impero romano tra i figli di Teodosio: ad Arcadio l’Oriente; a Onorio l’Occidente (anno 395)
- p.140: il ministro Rufino governa da tiranno l’Oriente e sogna di unire la propria figlia ad Arcadio ma questi sposa Eudossia
- p.141: caduta e morte del ministro Rufino. In Africa rivolta di Gildone, ormai tiranno fuori controllo più che conte militare
- p.142: sconfitta e morte di Gildone. Onorio sposa Maria, figlia di Stilicone. Alarico con i suoi Goti invade la Grecia
- p.143: attaccato da Stilicone, Alarico si ritira in Epiro. Eletto re dei Visigoti, qualche anno dopo (400-403) invade l’Italia
- p.144: il 29 marzo del 403 Stilicone sconfigge i Goti di Alarico a Pollentia. L’anno dopo Onorio celebra il trionfo a Roma
- p.145: migrazioni dei Germani settentrionali. Ora è il turno di Radagaiso a invadere l’Italia (405), ma Stilicone lo sconfigge
- p.146: in Britannia l’esercito si ribella ed elegge imperatore un tale Costantino. Trattative tra Alarico e Stilicone
- p.147: Stilicone è perduto per intrighi di palazzo e viene ucciso da Eracliano il 2 agosto del 408. Parentesi su Claudiano
- p.148: lunga digressione sui senatori romani, sulla famiglia Anicia, sulla ricchezza dei nobili e sui loro costumi
- p.149: prosegue la lunga digressione sui costumi (ovvero sui difetti) dei nobili romani, ormai ridottisi a inermi debosciati
- p.150: nel 408 i Goti assediano Roma per la prima volta. In questa occasione Alarico accetta un forte riscatto e leva l’assedio
Didascalia:
- Edward Armitage
- Julian the Apostate presiding at a conference of sectarian (1875)
- Walker Art Gallery, National Museums Liverpool