La lettura, giorno dopo giorno, di un grande classico della letteratura universale è ormai diventata una consuetudine di ALIBI Online, speriamo interessante per i suoi lettori.
Dopo aver “scalato” La montagna incantata (o magica) di Thomas Mann, aver seguito le imprese degli eroi che conquistarono il Vello d’Oro con le Argonautiche di Apollonio Rodio ed essersi emozionati per le vicende di Guerra e pace di Lev Tolstoj a celebrazione del bicentenario della battaglia di Waterloo (il 18 giugno 1815), quest’anno porteremo ancora più indietro l’orologio del tempo.
Ci faremo accompagnare da Edward Gibbon nella Storia della decadenza e caduta dell’Impero Romano. Leggeremo il suo capolavoro nella traduzione di Giuseppe Frizzi per Einaudi, al ritmo – alternato – di sette e otto pagine al giorno, in modo da impiegare giusto un anno per completarlo.
Se siete interessati, potete seguire su Twitter la lettura a tappe di questo classico della storiografia selezionando l’hashtag #Gibbon2016 o l’account di ALIBI Online: https://twitter.com/alibionlineit.
- la lettura a tappe di “Storia della decadenza e caduta dell’impero romano” inizia dalle prefazioni e dalle avvertenze
- le conquiste della Britannia e della Dacia furono le due uniche eccezioni alla politica di mantenimento di Augusto
- excursus sull’apparato militare dell’impero romano. All’epoca di Adriano le truppe ammontavano a 375 mila effettivi
- giro dell’impero romano in senso orario, dalla Spagna all’Africa, passando per il “paese che oggi si chiama Lombardia”
- nell’impero i culti religiosi erano considerati tutti ugualmente veri dal popolo, falsi dal filosofo, utili dal magistrato
- ai tempi di Claudio l’impero romano aveva forse 120 milioni di abitanti, poco più dell’Europa ai tempi del Gibbon
- due pagine su Erode Attico, poi carrellata su città, monumenti, acquedotti e strade, senza tralasciare il servizio di posta
- nello stato di benessere generale al tempo degli Antonini si potevano forse già notare i primi segnali di decadenza
- Ottaviano accumulò tutti i poteri della repubblica, politici e religiosi, conservando le magistrature come scatole vuote
- al secolo di ferro dei Giulio Claudi, seguì quello aureo di Traiano e degli Antonini, il periodo più felice dell’umanità
- il secolo aureo dell’impero romano si chiude con la pessima scelta di Marco Aurelio di designare erede il figlio Commodo
- il regno del dissoluto Commodo trascorse tra infami delitti e ludi gladiatorii per spegnersi in una congiura domestica
- dopo l’uccisione di Commodo all’impero è elevato l’ottimo Pertinace che regna meno di 3 mesi: lo uccidono i pretoriani
- Didio Giuliano vince l’impero all’asta, ma contro di lui si sollevano Clodio Albino, Pescennio Nigro e Settimio Severo
- un sicario uccide a Roma Didio Giuliano, mentre Settimio Severo sconfigge prima Pescennio Nigro e poi Clodio Albino
- la decadenza dell’impero comincia con Settimio Severo che non finge nemmeno di aver bisogno del senato per regnare
- Caracalla fa uccidere il fratello Geta davanti alla madre. Tra le sue numerose vittime c’è anche l’esimio Papiniano
- ucciso Caracalla, Macrino tenta di riformare l’esercito ma le truppe d’Oriente trovano in Eliogabalo il suo sostituto
- i pretoriani uccidono Eliogabalo e innalzano al trono Alessandro Severo che riporta ordine e pace nell’impero per 13 anni
- panoramica sulle tasse (non) pagate dai Romani, almeno finché poterono permetterselo accollandole ai provinciali
- considerazioni sull’apparente ridicolaggine della monarchia ereditaria e sui reali vantaggi, poi si passa a Massimino
- ribellione in Africa ed elevazione dei Gordiani. Il senato ratifica la loro elezione e si prepara a combattere Massimino
- morti i due Gordiani, il senato eleva Pupieno e Balbino; Gordiano III è Cesare. Uccisioni di Massimino, Pupieno e Balbino
- uccisione di Gordiano III. Filippo l’Arabo celebra il millenario di Roma tra apparente prosperità e interna decadenza
- panoramica sullo stato della Persia dopo la restaurazione compiuta da Artaserse, tra Zoroastro, Magi e satrapi e ribelli
- scontri tra i Romani e Artaserse, con pretesa vittoria di Alessandro Severo, impresa più probabilmente finita in disastro
- panoramica sullo stato della Germania fino all’invasione dei barbari all’epoca di Decio. Pregi e difetti dei Germani
- continua la panoramica sui Germani, con approfondimenti su libertà, autorità, castità (femminile, ovviamente) e religione
- completamento della panoramica sui Germani dalla loro divisione fomentata dai Romani alla sempre nuova formazione di tribù
- morto Filippo l’Arabo, Decio muove contro i Goti. Panoramica su origine e storia di questo popolo e guerra gotica del 250
- sconfitta e morte di Decio a opera dei Goti. Elezione di Gallo, sua morte e successione di Valeriano col figlio Gallieno
- si parla di Svevi e Alamanni. Gallieno esime i senatori dal servizio militare, mentre i Goti conquistano il Bosforo
- devastazione dei Goti in Grecia. Intanto i Persiani conquistano l’Armenia e Sapore sconfigge e fa prigioniero Valeriano
- Gallieno e i trenta tiranni che in realtà non erano più di tredici, ma tutti finirono male. Carestia, pestilenza e tumulti
- Aureolo invade l’Italia; morte di Gallieno ed elezione di Claudio che sconfigge i Goti meritandosi l’agnomen di Gotico
- nel suo pur breve regno Aureliano sconfigge gli Alamanni, fortifica Roma (o tempora, o mores!) ed elimina due usurpatori
- alla morte del marito Zenobia regna sull’Oriente e l’Egitto, finché Aureliano non conquista Palmira e la fa prigioniera
- splendido trionfo di Aureliano che poi soffoca una ribellione a Roma e infine viene ucciso mentre ritorna in Oriente
- per otto mesi l’impero vive in pace senza un sovrano, poi il senato elegge Tacito che si vanta discendente dello storico
- morte di Tacito; usurpazione e morte di suo fratello Floriano. Elevazione di Probo e sue vittorie contro i barbari
- trionfo e morte di Probo (con cui muore l’autorità del senato). Elevazione di Caro che sconfigge i Sarmati e va in Oriente
- morte di Caro. Regno e morte dei suoi figli Carino e Numeriano. Parentesi sui giochi a Roma ed elezione di Diocleziano
- Diocleziano si associa Massimiano come augusto e Galerio e Costanzo come cesari. Ribellione di Carausio in Britannia
- morte di Carausio. Diocleziano distrugge i libri di alchimia, mentre Tiridate ritorna sul trono d’Armenia. Storia di Mamgo
- guerra tra Persiani e Romani. Sconfitta di Galerio che si rifà nella seconda campagna. Conseguenze del trattato di pace
- trionfo di Diocleziano e Massimiano: l’ultimo che si vide a Roma. Diocleziano indossa il diadema orientale e alza le tasse
- abdicazione di Diocleziano e Massimiano. Descrizione del palazzo di Spalato e osservazioni sulla decadenza delle arti
- grande confusione dopo l’abdicazione di Diocleziano e Massimiano. Morte di Costanzo ed elevazione di suo figlio Costantino
- Massimiano cambia idea e riassume la porpora. Nell’anno 308 l’impero romano conta sei imperatori, tra Occidente e Oriente
- la morte di Massimiano e Galerio riporta a quattro gli imperatori. Costantino passa le Alpi e vince a Torino e a Verona
- Costantino sconfigge Massenzio a Ponte Milvio. Massimino esce sconfitto dalla guerra con Licinio. Crudeltà di quest’ultimo
- rimasti soli al comando dell’impero, Costantino e Licinio si affrontano due volte prima di raggiungere una pace temporanea
- Costantino sconfigge definitivamente Licinio: 37 anni dopo la riforma di Diocleziano l’impero è sotto un solo imperatore
- diffusione del Cristianesimo e progressivo allontanamento dal Giudaismo, tra chiesa nazarena, gnostici ed ebioniti
- orrore dei Cristiani per l’idolatria e loro comportamento nella vita quotidiana, tra cerimonie e feste pagane
- commenti sarcastici di Gibbon, figlio dell’Illuminismo, sui presunti miracoli compiuti dalla chiesa primitiva
- le virtù dei primi cristiani erano spesso difese dalla loro povertà e dall’ignoranza, com’era stato per gli antichi romani
- panoramica sull’evoluzione della gerarchia ecclesiastica e sui progressi di autorità vescovile e chiese metropolitane
- tra lo scetticismo dei pagani il cristianesimo si diffonde nell’impero, anche per la debolezza strutturale del politeismo
- breve descrizione dei progressi del cristianesimo da Antiochia all’Egitto e a Roma, ma anche oltre i confini dell’impero
- lo scetticismo di Gibbon verso il cristianesimo è corroborato dal silenzio dei contemporanei sui fatti della passione
- problemi affrontati dai cristiani, considerati atei e incompresi dal popolo pagano e dai filosofi e spesso calunniati
- la carrellata sulle persecuzioni dei cristiani comincia con Nerone che addebita loro il devastante incendio di Roma
- prosegue la carrellata sulle persecuzioni dei cristiani, con la sottolineatura del numero trascurabile di martiri
- storia di san Cipriano, vescovo di Cartagine, dal pericolo alla fuga, dalla punizione alla condanna, fino al martirio
- rassegna delle dieci persecuzioni patite dai cristiani e storia (e costumi) di Paolo di Samosata, metropolita d’Antiochia
- Galerio forza Diocleziano a intraprendere una persecuzione dei cristiani. Nel 303 viene demolita la chiesa di Nicomedia
- editti contro i cristiani e loro situazione nelle varie province dell’impero, tra persecuzioni e periodi di tolleranza
- fine delle persecuzioni e considerazioni dell’autore sul numero dei martiri, inferiore alle vittime dei cristiani stessi
- il capitolo XVII si apre con la fondazione di Costantinopoli: descrizione geografica dell’area, estensione e suoi vantaggi
- descrizione degli edifici e della popolazione di Costantinopoli, forma di governo e gerarchia dello stato bizantino
- le categorie dei magistrati di Costantinopoli; consoli, patrizi, prefetti del pretorio, proconsoli e viceprefetti
- distinguendo le truppe tra palatini e confinari Costantino inferse per imprudenza o leggerezza un colpo mortale all’impero
- il numero delle legioni aumenta mentre diminuisce il numero degli effettivi e il valore dei soldati, sempre meno preparati
- analisi delle finanze e panoramica sul tributo generale, chiamato anche indizione, e sulla superindizione, tassa speciale
- arriviamo finalmente a Costantino, con la descrizione delle sue virtù e dei suoi vizi. Qualche parola sulla famiglia
- brutta fine del primogenito di Costantino, Crispo, fatto giustiziare (innocente) a Pola. Ritratto dell’imperatrice Fausta
- guerra gotica (331), cacciata dei Sarmati (334) e morte di Costantino (335), a cui segue un massacro di principi
- panoramica su Mesopotamia e Armenia, guerra persiana e poi guerra civile. Morte di Costantino Jr e assassinio di Costante
- con un’abile mossa Costanzo depone Vetranione e poi sconfigge l’usurpatore Magnenzio nella battaglia di Mursa (351)
- Costanzo rimane unico imperatore, mentre gli eunuchi hanno sempre più potere a corte. Educazione di Gallo e Giuliano
- Costanzo finge di aver fiducia in Gallo ma solo per eliminarlo. Giuliano viene prima mandato ad Atene e poi fatto cesare
- Costanzo fa portare a Roma un obelisco dall’Egitto a ricordo della sua visita. Da parte sua, Sapore invade la Mesopotamia
- i Persiani prendono Amida, ma il loro slancio si ferma. Intanto i Germani invadono la Gallia e Giuliano reagisce come può
- Giuliano sconfigge i Germani a Strasburgo, sottomette i Franchi, compie tre spedizioni oltre il Reno e restaura città
- motivi, progressi ed effetti della conversione di Costantino al cristianesimo (ma quando avvenne?). Editto di Milano (313)
- teoria e pratica dell’obbedienza passiva dei cristiani. La visione di Costantino: il labaro (o vessillo) e il sogno
- A misura che avanzava nella conoscenza della verità, Costantino declinava nella pratica della virtù: Gibbon non fa sconti
- la separazione tra potere temporale e potere spirituale avrà conseguenze profonde e di lunghissima durata, oltre l’impero
- panoramica su ordinazione del clero, proprietà, giurisdizione civile, censure spirituali e libertà della predicazione
- l’editto di Milano sancì la libertà religiosa, ma solo per poco: ben presto iniziarono le persecuzioni contro gli eretici
- da Atene il Logos passa ad Alessandria e poi arriva all’apostolo Giovanni. Zelo dei cristiani e autorità della chiesa
- approfondimento sull’arianesimo. Il concilio di Nicea stabilisce a maggioranza la consustanzialità del Padre e del Figlio
- comportamenti di Costantino e di Costanzo nei confronti di ortodossi e ariani, tra zelo, indifferenza e persecuzione
- carattere e peripezie del vescovo egiziano Atanasio, nemico dell’arianesimo, più volte esiliato e reintegrato al suo posto
- seconda fuga di Atanasio, primate d’Egitto, scampato alla cattura (o assassinio) da parte dei soldati inviati da Costanzo
- naturalmente non tutto il male veniva dagli ortodossi. Anche gli ariani avevano le loro colpe e commettevano crudeltà
- del carattere generale delle sette cristiane e della tolleranza del paganesimo da parte di Costantino e dei suoi figli
- geloso del cugino, Costanzo vuole togliergli le legioni della Gallia ma i soldati acclamano imperatore Giuliano
- esaurita ogni possibilità d’accordo con Costanzo, Giuliano decide di fargli guerra e dal Reno muove verso l’Illirico