“L’ALIBI della domenica” è dedicato questa settimana a Losanna.
Sono stato diverse volte a Losanna, sul Lago Lemano (spesso chiamato Lago di Ginevra), ma mai come in questo lungo e intenso weekend ne ho apprezzato il fascino e la ricchezza. Buona parte del merito va alle giornate spettacolari di questo inizio luglio. L’ultima volta che ci ero venuto, a febbraio del 2020, nevicava e i giornali riportavano come notizia di apertura il primo caso di Covid registrato in Svizzera. Oggi la mascherina non è più obbligatoria nemmeno sui mezzi pubblici, anche se i dati non consentono di ritenere chiusa l’emergenza sanitaria.

Insieme al sole sono i compagni di viaggio a rendere speciale questo breve soggiorno a Losanna. I giornalisti con cui ho l’ho condiviso sono archivi viventi di storie e aneddoti perché hanno visto buona parte del pianeta e incontrato personaggi straordinari. Inevitabilmente siamo finiti a parlare di Chatwin, Leigh Fermor, Kapuściński, Ella Maillart, Hemingway e Simenon e Stevenson e Hugo Pratt, di cui oggi, per la prima volta, ho visitato la tomba nel piccolo cimitero di Grandvaux.
Dieci domande
Vengo via da Losanna portandomi a casa dieci domande o, se volete, spunti da approfondire.

- Chi era Nico Mazaraki, ritratto da Gustave Buchet, a cui il Museo Cantonale di Belle Arti (MCBA) sta dedicando una mostra monografica intitolata ”Gustave Buchet. Accusé de peindre” (ovvero “Accusato di dipingere”)?
- Perché Renée Green, nella sua opera ”Movable Contemplation Unit”, ha inserito proprio quei libri che hanno attirato la mia attenzione, tra cui due copie de ”Il nome della rosa” di Umberto Eco? L’opera fa parte del percorso della collezione permanente del MCBA.
- In quali altri musei – oltre al MCBA – si possono vedere opere di Charles Gleyre dedicate all’antico Egitto? Qui ho ammirato il quadretto intitolato ”Le Rameseeum, Thèbes”, dipinto a olio su tela nel 1840.
- Perché il generale Henri Guisan, comandante in capo dell’esercito svizzero dal 1939 al 1945, si è meritato una statua equestre sul lungolago?
- Chi era Joaquín Torres García? La didascalia accanto alla sua opera nella teca del Museo Photo Elysée, anch’esso parte dell’hub Plateforme 10 si limita a riportare le date della nascita e della morte, rispettivamente 1874 e 1949.
- Come visse Enrichetta, la dolcissima moglie di Stratford Canning, che la onorò con un monumento funebre neoclassico all’entrata della cattedrale?
- Esistono traduzioni italiane di libri di Anne Cuneo, in particolare dei gialli che hanno per protagonista l’investigatrice Maria Machiavelli?
- Riuscirò prima o poi ad ascoltare un concerto d’organo nella cattedrale? Il programma si può consultare sul sito www.grandesorgues.ch.
- Che ruolo ha avuto nella vita e nella produzione letteraria dello storico Edward Gibbon, l’autore della monumentale ”Storia della decadenza e caduta dell’impero romano”, il soggiorno a Losanna?
- Com’è la cucina della trattoria iraniana Little Persia, a pochi passi da Plateforme 10? Sto leggendo il nuovo romanzo di Fulvio Ervas, intitolato “La giustizia non è una pallottola” (Marcos y Marcos) e Daij Cyrus, lo zio dell’Ispettore Stucky, anche in questa occasione prepara alcune specialità persiane…
Una volta trovata la risposta a queste domande – anche se magari non a tutte – sarò pronto a tornare a Losanna.
Saul Stucchi