Lo scrivevo giusto ieri: è partita alla grande la XXV edizione de L’ultima luna d’estate, il “festival teatrale nelle ville e nei parchi più belli della Brianza” che quest’anno ha per parola chiave “libertà”. Nomi di primissimo piano ed eventi degni di una rassegna di respiro nazionale. L’incontro con il teologo laico Vito Mancuso e gli spettacoli di Arianna Scommegna (La Molli) e Maria Paiato (Una e una notte) tra i primi in calendario.

Ieri sera, domenica 28 agosto, un altro momento clou della manifestazione, nella cornice straordinaria – anche perché era la prima partecipazione al festival – della Villa Lattuada di Casatenovo (LC). A presentarlo il direttore artistico Luca Radaelli che ha invitato il folto pubblico, salito in collina ad assistere a “Canto per Europa” di e con Paolo Rumiz, a tornare. “Un po’ di curiosità non guasta”, ha detto. Il calendario, peraltro, è ricco di tante altre sorprese.
Per esempio stasera il cortile del Municipio di Viganò ospiterà “Luna Crescente”, il concorso per compagnie under 30 che quest’anno vedrà sfidarsi in trailer di 20 minuti per ciascuna Giovanni Onorato con Suck my Iperuranio, Cromo Collettivo con Il Maestro e Margherita e Cicinelli / Toffanetti con Spettinati. Le tre compagnie sono state selezionate dalla giuria di Ultimaluna, ma sarà il pubblico a decidere la vincitrice che l’anno prossimo avrà l’onore di presentare lo spettacolo intero durante il festival.
Canto per Europa
Prima dello spettacolo “Canto per Europa” – di cui Franco Però firma la regia – è stato lo stesso Rumiz a fare una breve introduzione. “Perché non pensiamo a togliere l’articolo all’Europa?”, ha domandato al pubblico. Perché non proviamo a pensarla, a immaginarla in un altro modo questa Europa che al momento se ne sta paurosamente zitta mentre il cambiamento climatico mette in pericolo il mondo intero e la guerra infiamma alle frontiere?

Poi è iniziato il viaggio. Imbarcati sulla nave Moya insieme a Rumiz c’erano gli attori Giorgio Monte e Lara Komar (la ricordo in La bottega del caffè / Das Kaffeehaus di Fassbinder, andato in scena al Teatro Fontana di Milano) e i musicisti Aleksandar Karlic e Vangelis Merkouris alle prese con vari strumenti tradizionali: oud, bouzouki, def, duduk…
“Quattro eravamo, tutti di frontiera, quattro conquistatori dell’inutile”. Ma la vera protagonista è lei, Evropa, una giovane fuggiasca siriana che nel corso del viaggio vedrà addolcirsi il nome in Europa, con la sillaba “Eu” messaggera di buona fortuna.
Una tragedia mediterranea raccontata come una fiaba. Ecco il canto di Rumiz e compagni, argonauti alle prese con gli effetti della globalizzazione e della lebbra del turismo di massa. Di isola in isola in fuga dalla Siria martoriata dalla guerra tra porti del mattatoio del mare salato (sui cui resti umani indaga da anni Cristina Cattaneo), ricordi, profumi (lei sapeva di elicriso e di spavento; la Luna sbucava in un profumo di fiori di senape e poi la menta e il cardamomo e le spezie e l’arak…).

Un piccolo problema tecnico di microfonaggio, presto risolto, non ha rovinato il viaggio, poetico e musicale (che brividi il canto greco di Merkouris!). Frullava un pipistrello anche qui, davanti a Villa Lattuada, nella notte briantea appena rischiarata dai primi bagliori del temporale che stava per sopraggiungere (a lungo l’organizzazione è stata in dubbio se mantenere la sede all’aperto oppure ripiegare sullo spazio al coperto di Missaglia). Fortunati noi spettatori: che notte!
Mentre Evropa si faceva carne, la Brianza si è fatta Mediterraneo. E il frinire delle cicale di Casatenovo mi ricordava quello delle sorelle ateniesi, assordante tra gli ulivi ai piedi dell’Acropoli, quando – pochi anni fa – sedevo sui gradini dell’Odeion di Erode Attico per assistere al Ritorno di Ulisse in patria di Monteverdi. Là un ritorno, qui una partenza, ma sempre un’odissea.
Teniamoci cari l’ospitalità fatta di niente, l’ulivo e la vite, i profumi e soprattutto i diritti di questa Europa da troppi minacciata. Non soltanto dall’esterno dei suoi confini.
Saul Stucchi
Canto per Europa
- Regia: Franco Però
- Attori/voce: Paolo Rumiz, Lara Komar, Giorgio Monte
- Musicisti: Aleksandar Karlic (oud, chitarra, def, duduk, voce), Vangelis Merkouris (oud, bouzouki, voce)
- Reparto tecnico: Gianluca Patrito (fonico)
- Line Producer: Elisa Brivio
- Co-produzione: Intesa Sanpaolo / The Italian Literary Agency
Ultima luna d’estate
XXV edizione
Dal 26 agosto al 4 settembre 2022
Informazioni e programma