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Voi siete qui: Teatro & Cinema » “Missing – Scomparso” di Costa-Gavras: una recensione

12 Maggio 2022 Scritto da LSD

“Missing – Scomparso” di Costa-Gavras: una recensione

Allora, andiamo un pochino contro corrente. Mentre tutti – in questo momento – si scatenano contro i “cattivi” russi, io parlerò di un misfatto americano.

Il film “Missing – Scomparso” di Costa-Gavras (1982) è ambientato in Cile (ricostruito in Messico, ma vedi Nota), nel periodo del golpe di Augusto Pinochet ed è basato su una storia realmente accaduta.

È tratto dal libro “The Execution of Charles Horman: an American Sacrifice”, scritto da Thomas Hauser nel 1978 e ripubblicato nel 1982 con lo stesso titolo della pellicola. Si racconta la vicenda del giornalista statunitense Charles Horman, scomparso in Cile durante il colpo di stato contro Salvador Allende.
Denunciando le responsabilità della CIA, la pellicola è andata incontro ad una serie di ostacoli politici e giuridici, sia precedentemente all’uscita, sia dopo.

Sissy Spacek e Jack Lemmon in una scena del film "Missing - Scomparso" di Costa-Gavras

Una settimana prima di arrivare in sala, sono programmate proiezioni private per funzionari dello stato ed audizioni della Commissione per gli Affari Esteri del Senato degli Stati Uniti. Il Segretario di Stato (Alexander Haig) rilascia una dichiarazione ufficiale nella quale si mette in evidenza come il governo non sia in alcun modo implicato nel golpe e come abbia compiuto ogni sforzo per far luce sul giovane Horman, senza arrivare, però, ad un colpevole.

Ma non finisce qui. Dopo che la pellicola (nel gennaio 1993) è in lizza per le candidature agli Oscar, arriva anche la richiesta di un procedimento giudiziario da parte di Nathaniel Davis, ex ambasciatore in Cile all’epoca dei fatti. Una causa da 150 milioni di dollari contro il regista, l’autore, l’editore del libro e la Universal Pictures (la casa produttrice). Solo dopo quattro anni ed una serie di verdetti, sia Hauser e la casa editrice, sia Costa-Gavras ed i produttori vengono assolti.

E pensare che Costa-Gavras non voleva in nessun modo costruire un film anti-americano: la sua idea era far capire al pubblico che quello che era successo in Cile potesse ripetersi in altri paesi. E, sempre a questo proposito si racconta anche di varie discussioni con l’altro sceneggiatore (Donald E. Stewart), riguardo alla stesura.

Thriller appassionante

Oltre la Storia con la esse maiuscola, nel film si inserisce il rapporto padre-figlio: i vari momenti che scandiscono il crescendo della vicenda, sono passaggi in cui si sviluppa la conoscenza reciproca, in un’epoca in cui i valori tradizionali erano messi a dura prova.

Costa-Gavras riesce in “Missing”, grazie ad uno stile asciutto, senza scivolare mai nel melodrammatico, a controllare l’impeto politico che l’aveva accompagnato in pellicole precedenti: confeziona un thriller che davvero imprigiona alla poltrona lo spettatore, curioso di conoscere come la storia possa andare a finire.

Un contributo fondamentale per la riuscita del film è da attribuire alla fotografia di Ricardo Aronovich e – soprattutto – alle musiche delicate e malinconiche di Vangelis, spesso in forte contrapposizione con le immagini (come nel caso dei cadaveri stipati in un “quasi” obitorio o come contraltare alla disperazione di Ed).

Citando Ed (il padre dello scomparso Charles Horman), non posso che trovarmi d’accordo con la giuria del Festival di Cannes che, nel 1982, al bravo Jack Lemmon aveva attribuito il Premio per la migliore interpretazione maschile. Giuria che, d’altra parte, aveva anche assegnato la Palma d’Oro (ex aequo con “Yol” di Şerif Gören e Yilmaz Güney) a “Missing”.

Alla pellicola è andato anche un Oscar: Migliore sceneggiatura non originale.

Mi resta da dire qualcosa su Costa-Gavras. Innanzitutto che il suo vero nome è Konstantinos Gavras. Che è nato a Loutra Iraias (Atene) nel febbraio del 1933. Che, trasferitosi in Francia, ne ottiene la cittadinanza (1949) e da questo momento gira pellicole spesso con un forte impatto sociale e politico: ricordo almeno “Z-L’orgia del potere” (1969); “La confessione” (1970); “L’amerikano” (1973).
Ha collezionato diversi premi e riconoscimenti in molti festival cinematografici.

“Penso che il cinema, nel suo complesso, abbia cambiato il mondo sin dall’inizio, perché siamo stati in grado di “incontrare” altre persone, ma non credo che un film possa cambiare la società. Penso che tutti i film siano politici, anche i più stupidi.”

Note e curiosità

Dicevo sopra che “Missing” viene girato in Messico. Quasi tutte le location sono ambientate nella capitale. Le riprese vennero effettuate nella Plaza de San Fernando, nella zona residenziale di Polanco e nello stadio Azul. Gli interni – sempre a Città del Messico – negli studi di Churubusco. Una sola eccezione: le sequenze relative alla città di Viña del Mar furono girate ad Acapulco.

La colonna sonora di Vangelis non è mai stata distribuita ufficialmente: ne è uscita una versione, nel 2002, in Argentina limitata a 1000 copie; in seguito alcuni brani sono stati inclusi in diverse raccolte, incise non soltanto dal suo autore.

Infine, due curiosità su Costa-Gavras.

Oltre le regie, è stato attore in tre film di John Landis: “Spie come noi” (1985); “The Stupids” (1996) e “Ladri di cadaveri – Burke & Hare” (2010).

L’altra curiosità ci riporta ai nostri tempi travagliati. Quando ancora era giovanetto, Costa-Gavras si vide negare il visto per gli Stati Uniti (per questo poi si trasferì a Parigi) a causa delle idee di suo padre. Il padre era originario di Odessa e militante nella Resistenza durante la Seconda guerra mondiale: più volte arrestato perché sospettato di essere comunista, ha sicuramente influito sulla scelta del figlio di girare thriller politici.

L S D

“Missing – Scomparso”

  • Regia: Costa-Gavras
  • Soggetto: Thomas Hauser
  • Sceneggiatura: Costa-Gavras, Donald E. Stewart, John Nichols
  • Interpreti: Jack Lemmon e Sissy Spacek, Melanie Mayron, John Shea, Charles Cioffi, David Clennon
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