Nelle pagine culturali del numero odierno del quotidiano El País (giovedì 9 aprile 2020, ndr) c’è un articolo dedicato alla traduzione in spagnolo del saggio di Aldo Schiavone “Ponzio Pilato. Un enigma tra storia e memoria”, pubblicato dalla casa editrice Trotta con il titolo fedele di “Poncio Pilato. Un enigma entre historia y memoria”. Commette dunque una piccola svista il recensore Íñigo Domínguez quando lo riporta come “Poncio Pilato. Un enigma entre historia y misterio”.

Leonardo Sciascia avrebbe scritto una nota magistrale delle sue su questo piccolo ma significativo lapsus che confonde (o combina) memoria e mistero, ma noi non ne siamo all’altezza, anche se torneremo più sotto a parlare del maestro di Racalmuto.
La recensione, che ha un rimando in prima pagina proprio sotto la testata, comincia così: “Pocas figuras hay en la historia como Pilato, que aparecen brevemente, con una sola acción, luego se volatilizan y dejan tanta huella. Además ha llegado a nosotros como una figura ambigua”.
A corredo dell’articolo c’è l’“Ecce Homo” dell’artista svizzero-italiano Antonio Ciseri, mentre nel piccolo box c’è una foto di Schiavone che Domínguez ha sentito per telefono (ho fatto riferimento nei giorni scorsi, precisamente nell’editoriale “Eccesso di offerta in tempi di quarantena da Coronavirus”, alla rubrica “Diario viral” in cui il giornalista racconta la sua quarantena a Madrid).
L’Ecce Homo di Ciseri
Per una curiosa coincidenza, in realtà facilmente spiegabile con l’imminenza della Pasqua, il sito del Corriere della Sera segnala oggi un video pubblicato dalle Gallerie degli Uffizi sulla propria pagina Facebook. Nel breve filmato Cristian Spadoni, assistente delle Gallerie, racconta la tela dell’“Ecce Homo” dipinta da Antonio Ciseri nel ventennio che tra il 1871 e il 1891. L’opera è esposta alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti.
Spadoni rievoca i debiti di Ciseri verso la fotografia, la letteratura e il teatro (“tutto è teatro, tutto è azione”, dice l’assistente). Parla della Colonna Antonina che si erge davanti a Pilato, dettaglio incongruente sia per cronologia che per geografia, ma perfettamente calato nell’ambientazione appunto teatrale della scena. Accenna all’influenza de “La vita di Gesù” di Ernest Renan e si sofferma sui bracciali di Claudia Procula, moglie di Ponzio Pilato, e della sua serva.
L’opera è molto più celebre dell’artista che l’ha dipinta. Capita infatti piuttosto spesso di vederla in contesti legati alla passione di Gesù e alla figura di Pilato. Compare, tanto per fare un esempio, sulla copertina de “Le ultime diciotto ore di Gesù” di Corrado Augias, edito da Einaudi (la stessa casa editrice del saggio di Schiavone su Pilato che però ha in copertina due mani che si lavano, un acrilico di Olivia Gillow Reynolds intitolato “Rub and Water”).
Pilato tra Bulgakov e France
A memoria mia, due sono le opere letterarie che fanno spazio a Ponzio Pilato: “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Il procuratore della Giudea” di Anatole France.
Riguardo al primo rimando alle recensioni degli spettacoli teatrali (ecco che ritorna il teatro!) che vi si sono ispirati. Mi riferisco a “Pilato – Il Maestro e Margherita” diretto da Paolo di Bignamini, con Federica D’Angelo e Luciano Mastellari, e al “Il Maestro e Margherita” nella riscrittura teatrale di Letizia Russo, per la regia di Andrea Baracco, con uno straordinario Michele Riondino come Woland.

Per quanto riguarda invece “Il procuratore della Giudea” di France, non posso che rimandare all’edizione Sellerio, nella collana “La memoria” (1980), ripresa poi ne “La rosa dei venti” (2009). Il racconto è tradotto da Leonardo Sciascia, ammaliato da questo piccolo capolavoro che considera “un apologo e un’apologia dello scetticismo”.
In copertina non troviamo questa volta la tela di Ciseri, ma un particolare del lato posteriore della grande pala d’altare nota come la “Maestà” di Duccio di Buoninsegna: la scena in cui Pilato si lava le mani (riprodotta con capovolgimento a specchio dell’immagine: nella tavola Pilato sta a destra del servitore che gli versa l’acqua dalla brocca).
Ponzio Pilato, davvero un procuratore da copertina!
Saul Stucchi
Le immagini sono prese dalla voce “Ponzio Pilato” di Wikipedia
Aldo Schiavone
Ponzio Pilato
Un enigma tra storia e memoria
Einaudi
Traduzione spagnola:
Poncio Pilato
Un enigma entre historia y memoria
Trotta Editorial