Spero non vi siate persi “Zoo” di Sergio Blanco al Piccolo Teatro Grassi di Milano. Le repliche proseguiranno fino a giovedì 5 maggio. Tre gli interpreti: Lino Guanciale nel ruolo di uno scrittore, alter ego dell’autore e regista uruguaiano (naturalizzato francese), Lorenzo Grilli nei “panni” di un gorilla (e che gorilla!) e Sara Putignano nella parte della veterinaria dello zoo in cui vive il primate.
La brava attrice è tra la protagoniste di alcune video-letture che il Piccolo Teatro mette on line proprio oggi 25 aprile, in occasione della Festa della Liberazione. Insieme a lei ci sono altre artiste: Sara Bonaventura di Sotterraneo, Lisa Ferlazzo Natoli di lacasadargilla, Alessandra Ferri e Federica Rosellini che ha debuttato al Piccolo Teatro Studio Melato lo scorso 13 aprile con il suo “Carne blu”, di cui è autrice, interprete e co-regista con Fiona Sansone. Lo spettacolo rimarrà in cartellone fino al 30 aprile.

A dieci anni dalla scomparsa di Miriam Mafai la Rizzoli ha ripubblicato nella collana BUR Classici “Pane nero. Donne e vita quotidiana nella Seconda guerra mondiale”, con una prefazione a cura di Annalisa Cuzzocrea. Scrive la giornalista: “Se qualcuno verrà a chiedervi cos’è la guerra, anche adesso che è tornata in Europa come mai avremmo creduto potesse accadere di nuovo, leggetegli Pane nero“.
Brani tratti proprio da “Pane nero” vengono letti da queste artiste associate del Piccolo.
A questa iniziativa se ne affianca un’altra, iniziata in realtà oltre un mese fa, a seguito del bombardamento del teatro di Mariupol, colpito il 16 marzo durante l’assedio della città da parte dell’esercito russo. Ad aprirla è stata la scritta con il nome della città ucraina, tracciata nei due colori della bandiera nazionale all’ingresso del Piccolo Teatro Strehler. Da allora ogni giorno il Teatro pubblica sui propri canali social un brano di un autore ucraino. L’iniziativa si chiama “Mai più Mariupol! Voci dall’Ucraina”: da Anatolij Kuznecov a Clarice Lispector (ucraina naturalizzata brasiliana), passando per Marija Matios e Serhij Žadan.
Ieri, a segnare il sessantesimo giorno di guerra, Diana Linchuk, giovane allieva di teatro della Kiev University of Culture, ha letto un brano di Taras Ševčenko, il più noto poeta ucraino. Diana ha dovuto abbandonare il suo paese a causa del conflitto. Insieme a due altre studentesse è stata accolta dalla Scuola del Piccolo Teatro.
Buon 25 Aprile a tutti!
Saul Stucchi
Piccolo Teatro
Pagina Facebook