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Voi siete qui: L'Antico Egitto: dal periodo predinastico all’età bizantina » “Tutankhamon, il tesoro del Faraone” in mostra a Parigi

11 Marzo 2019 Scritto da Saul Stucchi

“Tutankhamon, il tesoro del Faraone” in mostra a Parigi

Nella tomba di Tutankhamon sono stati rinvenuti oltre 5 mila oggetti, vanto del Museo Egizio del Cairo che a breve verrà trasferito nella nuova sede e prenderà il nome di Grande Museo Egizio (si dice che per visitarlo senza fretta sarà necessaria un’intera settimana!).

Sarcofago canopo in miniatura di Tutankhamon

Oltre centocinquanta di questi reperti saranno esposti alla Grande Halle della Villette a Parigi, in una mostra destinata non soltanto a segnare la stagione, ma addirittura a fare epoca. Proprio come quella parigina del 1967 che attirò più di un milione di visitatori ed è il punto di riferimento di quella imminente.

La scoperta di Howard Carter

Presentata dal Ministero delle Antichità Egiziane e da IMG, “Tutankhamon, il tesoro del Faraone” si aprirà a Parigi il 23 marzo e si potrà visitare fino al prossimo 15 settembre. Per sei mesi in riva alla Senna arriveranno da tutto il mondo appassionati d’Egitto, stregati dalle meraviglie conservate – quasi intatte nonostante i tentativi di saccheggio avvenuti in antico – nella sepoltura del “faraone bambino”, nota con la sigla K62 (ovvero la numero 62 della King Valley, la Valle dei Re di Luxor).

Statua guardiano di Tutankhamon

A scoprirla fu, quasi cent’anni fa, l’egittologo inglese Howard Carter, finanziato da George Herbert, V conte di Carnarvon. A causa dei magri risultati delle campagne di scavo che l’avevano preceduta, quella del 1922-23 era l’ultima chance che il finanziatore aveva dato a Carter che però credeva fortemente in se stesso e nella speranza di aver individuato l’area nella quale poteva trovarsi la sepoltura del sovrano, noto soltanto per alcuni reperti.

La porta della tomba venne aperta alla fine di novembre del 1922, ma le operazioni per l’esplorazione dell’intera sepoltura richiesero molti mesi. Lord Carnarvon non fece in tempo a vedere la mummia di Tutankhamon perché morì all’inizio di aprile dell’anno successivo, a seguito di un’infezione (da lì prese avvio la diceria della “maledizione del faraone”).

I tesori in mostra

A Parigi arrivano alcuni pezzi già esposti nella mostra del 1967 e una cinquantina di reperti che invece non hanno mai lasciato l’Egitto. Da parte sua il Louvre, che collabora all’organizzazione dell’evento, presta la statua in diorite del dio Amon che protegge Tutankhamon, proveniente dal tempio di Karnak o di Luxor, acquistata dal Museo nel 1920, già appartenuta alla collezione del principe Napoléon e poi a quella di Feuardent.

Statuetta lignea di Tutankhamon su un leopardo

Il nome del faraone è stato cancellato per damnatio memoriae quando si chiuse l’esperienza amarniana, aperta dal faraone “eretico” Akhenaton (già Amenhotep IV). Sappiamo che il sovrano tra le mani protettrici del dio di Tebe era proprio Tutankhamon soltanto perché ai sacerdoti dell’ortodossia sfuggirono due piccoli cartigli con il suo nome, incisi sul gonnellino del re.

Tra i pezzi più clamorosi che si potranno ammirare in mostra dobbiamo menzionare almeno la statua di guardiano in legno dipinto e dorato, con copricapo nemes, posta con la sua “gemella” (che si distingue perché indossa il copricapo khat) a protezione dell’accesso alla camera funeraria del faraone.

E poi il sarcofago canopo in miniatura (poco meno di 40 cm), in oro, lapislazzuli e pasta vitrea colorata. E ancora: la statuetta del sovrano sul leopardo e la tromba in argento con parte interna in legno (questo manufatto, tanto splendido quanto delicato, andò in frantumi nel 1939 in occasione del suo utilizzo per una trasmissione della BBC. L’aneddoto è raccontato da Zahi Hawass in “Tutankhamon. I tesori della tomba”, recentemente pubblicato da Einaudi con le spettacolari fotografie di Sandro Vannini. Ne riparleremo).

Per ora segnatevi le date della mostra “Tutankhamon. Il tesoro del Faraone” alla Villette di Parigi e cominciate a organizzare la vostra visita. Io vi racconterò la mia.

Recensione della mostra “Tutankhamon. Il tesoro del Faraone” su ALIBI Online (26 marzo 2019).

Saul Stucchi

Didascalie

  • Sarcofago canopo in miniatura
    GEM 470-A&B
    XVIII dinastia, regno di Tutankhamon (1336 – 1326 a.C.)
    Oro, vetro colorato, corniola
    Altezza 39,5 cm, larghezza 11 cm
    Luxor, Valle dei Re, KV62, Camera del Tesoro
    © Laboratoriorosso, Viterbo/Italy
  • Statua guardiano del Re
    GEM 5
    XVIII dinastia, regno di Tutankhamon (1336 – 1326 a.C.)
    Wood, bitumen, gesso, gilding, copper, alloy, limestone, obsidian
    Altezza 190 cm, larghezza 56 cm
    Luxor, Valle dei Re, KV62, Anticamera
    © Laboratoriorosso, Viterbo/Italy
  • Statuetta lignea di Tutankhamon su un leopardo
    GEM 11552
    XVIII dinastia, regno di Tutankhamon (1336 – 1326 a.C.)
    Legno dipinto e dorato, gesso, resina nera, bronzo, calcare, ossidiana, vetro
    Luxor, Valle dei Re, KV62, Camera del Tesoro
    © Laboratoriorosso, Viterbo/Italy

Tutankhamon. Il Tesoro del faraone

Informazioni sulla mostra

Dove

Grande Halle de la Villette
211 avenue Jean Jaurès, Parigi

Quando

Dal 23 marzo al 15 settembre 2019
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