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Voi siete qui: Arte » Mostra di Andrea Mantegna a Torino: prime impressioni

12 Dicembre 2019 Scritto da Saul Stucchi

Mostra di Andrea Mantegna a Torino: prime impressioni

Le righe che seguono sono intese come indicazione delle prime impressioni più che una recensione vera e propria della mostra “Andrea Mantegna. Rivivere l’antico, costruire il moderno”. Apertasi oggi, 12 dicembre 2019, potrà essere visitata fino al 4 maggio 2020 al Palazzo Madama di Torino.

Curata da Sandrina Bandera e Howard Burns (con Vincenzo Farinella come “consultant curator”), è stata organizzata da Fondazione Torino Musei / Palazzo Madama, Intesa Sanpaolo e Civita Mostre e Musei. Il suo percorso si articola in sei sezioni, squadernando oltre centotrenta opere.

Andrea Mantegna, Ecce Homo, 1500-1502 ca. Tempera a colla su tela di lino montata su legno, 54,7 x 43,5 cm Paris, Musée Jacquemart-André - Institut de France © Studio Sébert Photographes

Le sezioni della mostra

Ecco le sezioni del percorso:

  • Padova
  • Mantova e gli Umanisti
  • I Trionfi e l’antico. Il Camerino di Isabella d’Este
  • Mantegna e l’architettura
  • Invenzione e diffusione
  • La fama

Il percorso non è di immediata riconoscibilità: procede a zigzag, con le opere concentrate in uno spazio relativamente compatto. Ieri, al momento dell’anteprima stampa, mancavano ancora le didascalie, ma siamo certi che siano state apposte in tempo utile per l’apertura al pubblico.

Ben sessantadue sono i prestatori, di cui venti stranieri, provenienti da otto paesi. Citiamo almeno il Museo del Louvre e il Museo Jacquemart-André di Parigi, la National Gallery e il Victoria & Albert Museum di Londra, il Kunsthistorisches Museum di Vienna e la National Gallery of Art di Washington. La Gemädegalerie di Berlino ha prestato il “Ritratto del cardinale Ludovico Trevisan”, una delle opere più intense dell’esposizione.

I prestiti dall’Italia

I musei italiani non sono da meno. A cominciare dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze che hanno permesso la presenza del “Ritratto di uomo in veste di protonotario apostolico (Carlo de’ Medici?)” e la piccola tavola di pioppo con la “Madonna delle cave” (straordinaria).

La Galleria dell’Accademia Tadini di Lovere ha concesso uno dei suoi pezzi più pregiati, la “Madonna con il Bambino” (“Madonna Tadini”), mentre la Pinacoteca di Brera – a cui non è stato nemmeno chiesto il “Cristo morto”, ben conoscendone la fragilità che ne sconsiglia lo spostamento – ha prestato la “Madonna dei cherubini”.

Andrea Mantegna, Madonna dei cherubini, Pinacoteca di Brera, Milano

Uno dei gioielli di casa impreziosisce questa mostra che è la prima importante in Italia su Andrea Mantegna dopo la triplice esposizione del 2006, articolata nelle città di Padova, Mantova e Verona. Ci riferiamo al “Ritratto d’uomo”, il cosiddetto “Ritratto Trivulzio” di Antonello da Messina. È in buona compagnia con ritratti di Giovanni Bellini, Francesco Bonsignori ed Ercole de’ Roberti.

Non numerosi, ma comunque significativi i prestiti da collezionisti privati, come la piccola acquaforte “Madonna con il Bambino, il gatto e il serpente”, realizzata da Rembrandt nel 1654-

Diciannove i dipinti di Andrea Mantegna presenti nell’esposizione, a cui vanno aggiunti un bronzetto, diversi disegni e otto lettere autografe. Poi ci sono libri, opere di epoca romana come il busto in marmo di Faustina Maggiore, moglie di Antonino Pio, bronzetti di Pier Jacopo Alari Bonacolsi detto l’Antico, medaglie, statue e disegni (della bottega mantegnesca, ma non solo).

L’ambizione della mostra è rivelata dall’ampio comitato scientifico che raggruppa dodici eminenti studiosi, mentre l’apertura internazionale – ben oltre quindi i confini regionali e la vicina area lombarda – è testimoniata dalla scelta di presentare testi e contenuti digitali in tre lingue. Inglese e francese, infatti, affiancano l’italiano.

Torneremo a parlare della mostra “Andrea Mantega. Rivivere l’antico, costruire il moderno” allestita al Palazzo Madama di Torino.

Saul Stucchi

Didascalie:

  • Andrea Mantegna
    Ecce Homo, 1500-1502 ca
    Tempera a colla su tela di lino montata su legno, 54,7 x 43,5 cm
    Paris, Musée Jacquemart-André – Institut de France
    © Studio Sébert Photographes
  • Andrea Mantegna
    Madonna dei cherubini, 1485 ca
    Tempera grassa (?) su tavola, cm. 88 x 70
    Pinacoteca di Brera, Milano

ANDREA MANTEGNA
Rivivere l’antico, costruire il moderno

Dal 12 dicembre 2019 al 4 maggio 2020

Orari: lunedì, mercoledì, venerdì e domenica 10.00 – 18.00
Giovedì e sabato 10.00 – 21.00
Lunedì chiuso
La biglietteria chiude un’ora e mezza prima
Biglietti: intero 15 €; ridotto 13 €
Ingresso gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card

Palazzo Madama
Piazza Castello
Torino

Informazioni:

www.palazzomadamatorino.it


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