Il Museo Mayer van den Bergh di Anversa, nella regione belga delle Fiandre, è stato il protagonista della prima puntata del “Flemish Masters Museum Tour”, un’intelligente iniziativa di VisitFlanders realizzata per far conoscere e apprezzare l’arte delle Fiandre anche in questi periodi in cui s’impone il principio “Stay safe, stay home” (ovvero: “State al sicuro, rimanete a casa”).
Adesso è disponibile il secondo episodio, dedicato a una delle opere fiamminghe più celebri della città di Lovanio (Leuven), ovvero “L’Ultima Cena” dipinta da Dieric Bouts.
Avevo scoperto il Museo Mayer van den Bergh giusto dieci anni fa (2010), in occasione della piccola mostra che il Museo aveva organizzato sul pittore – fiammingo, ma attivo in Spagna – Juan de Flandes e il suo retablo per la certosa di Miraflores, nei pressi di Burgos. Restano soltanto quattro tavole di quel retablo, realizzato tra il 1496 e il 1499, e purtroppo sono lontane le une dalle altre. La “Nascita del Battista” è infatti conservata al Cleveland Museum of Art, in Ohio. Il “Banchetto di Erodiade” è uno dei gioielli appunto del Museo Mayer van den Bergh. La “Decapitazione del Battista” si trova al Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra, mentre il “Battesimo” è proprietà di un collezionista privato di Madrid.
Quando vado nella capitale spagnola, faccio immancabilmente tappa al Museo del Prado per ammirare, tra gli altri capolavori, un’altra opera di Juan de Flandes, la “Crocefissione”, datata al 1509 – 1519. Il soldato corazzato che tiene lo stendardo sulla destra della composizione mi fa sempre pensare a un personaggio di Moebius.
Opera altrettanto bella è “L’Ultima Cena” di Dieric Bouts (datata 1464 – 1468), esposta nella Sint-Pieterskerk, la Collegiata di San Pietro a Lovanio. Non ditelo a nessuno: arrivato nel capoluogo del Brabante Fiammingo per visitare la mostra “In Search of Utopia” al Museo M (correva l’anno 2016), rimasi affascinato soprattutto dal trittico di Bouts, ammirato durante la visita della chiesa.
Il pannello centrale rappresenta il Cenacolo, mentre le due scene dell’anta di sinistra raffigurano l’incontro di Abramo con Melchisedec e la Festa della Pasqua. Il pannello di destra è invece dedicato alla Raccolta della Manna e al Profeta Isaia nel deserto.
Il video del secondo episodio del “Flemish Masters Museum Tour” è un mini-documentario (dura circa 8 minuti) in cui Peter Carpeau, esperto di arte antica, fa da guida virtuale alla visita dei gioielli artistici della collegiata. Di passaggio viene mostrata anche la copia della “Deposizione” di Rogier van der Weyden: l’originale è al Museo del Prado (questi incroci tra Spagna e Fiandre sono tutt’altro che casuali: strettissimi sono stati infatti i rapporti storici, economici e culturali tra queste due aree del Vecchio Continente).
Quando poi sarà di nuovo – finalmente! – possibile viaggiare, chi andrà a Lovanio potrà vivere un’esperienza culturale davvero originale. Grazie a una speciale dotazione (un caschetto con microcomputer integrato e lenti “HoloLens 2”), il visitatore “entrerà” ne “L’Ultima Cena” di Dieric Bouts. Nel frattempo godiamoci il video, disponibile sul canale YouTube di VisitFlanders. Il video è in fiammingo con sottotitoli in inglese. Ma potete anche limitarvi a godere con gli occhi.
Saul Stucchi
Didascalie:
- Un’immagine del video sull’Ultima Cena di Dieric Bouts.
- Visitatori alla scoperta delle opere d’arte della Collegiata di San Pietro a Lovanio, utilizzando le “HoloLens 2”
Foto di Dirk Leemans
VISITFLANDERS – Ente del Turismo Fiandre
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