Vivere in montagna senza avere un rapporto con il Creatore e la creazione è impossibile, mentre abitare in città ci fa condurre un’esistenza allo stesso livello dell’asfalto.
Giovanni Lindo Ferretti
Le città americane
La sesta puntata del nostro reportage dagli USA ci porta a parlare delle città americane. Ahinoi, che siamo abituati a vivere, a passare per delle città, grandi o piccole, ma con una loro precisa conformazione! Città con un centro: la chiesa, il palazzo del governo, la piazza del mercato, ecc…
Negli Stati Uniti mi è capitato troppe volte d’incontrare conglomerati urbani di cui non era possibile distinguere l’inizio, la parte centrale o la fine. Spesso ho chiesto al mio amico dove fosse il centro e la sua risposta è sempre stata “Ma l’abbiamo già passato. Era là dove ci siamo fermati a prendere un caffè!”. “Ah…Non mi sembrava…”. Ma tant’è; col tempo ci fai l’abitudine e ti adatti.
Nessuna precisa identità; solamente, a volte, dei quartieri – come nei film – dove ogni casetta ha la sua veranda, il suo prato, l’altalena per i bambini. Si potrebbe a questo punto aprire un discorso fin troppo banale riguardo al fatto che in Italia/Europa c’è una traccia di storia ovunque si vada, mentre gli Stati Uniti ne hanno ben poca da mostrare e, quella, anche troppo recente.
Mi è rimasto impresso – quando si arrivava in una città – il fatto di osservare un cartello con il numero di abitanti e poi passare il tempo ad attraversare strade tutte uguali con case tutte uguali.
L D S