È possibile compiere un tuffo nel passato per presentare uno spettacolo che abbia un senso pienamente contemporaneo? Mi sono sempre risposto affermativamente, estendendo l’oggetto della domanda a qualunque creazione artistica e culturale, a patto che questa contenga grandezza e bellezza autentiche, così da essere naturalmente legata alla propria epoca e altrettanto naturalmente svincolata da essa, in un’universalità di spazio e di tempi.
Devono essere d’accordo con il sottoscritto anche quelli dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, che hanno organizzato il Festival Chaplin 2022, e gli spettatori di ogni età che domenica 27 marzo hanno gremito il Teatro dal Verme di Milano.

Sullo schermo “The Circus”, lungometraggio muto del 1928 con cui Chaplin ebbe un controverso rapporto, a causa di problemi di produzione e di ordine personale legati al film. Sul palco l’orchestra diretta dal maestro Helmut Imig, che ha eseguito dal vivo la musica appositamente composta in tarda età dallo stesso grande regista, il quale, riconciliatosi negli anni ‘60 con quello che viene ritenuto uno dei suoi capolavori, decise perfino di interpretarne personalmente la canzone d’apertura.
La pellicola, restaurata con risultati straordinari dalla Cineteca di Bologna, dove è custodito l’Archivio Charlie Chaplin, regala a piene mani divertimento e poesia. La vicenda del vagabondo affamato pieno di una struggente dignità che diviene involontariamente e inconsapevolmente una star del circo, che si innamora della tenera figlia del crudele impresario, che nonostante ciò si adopera per far sposare l’amata con il bel trapezista, che alla fine si allontana mestamente ma a testa alta verso un futuro di nuovo girovago e solitario, viene raccontata attraverso una serie di gag irresistibili, nelle quali la mimica facciale e i movimenti corporei del protagonista fanno venire in mente già dopo pochi minuti la parola “genio” e fanno intravvedere un intero secolo di spettacolo che da quei gesti prenderà lezioni e spunti.

L’interminabile applauso finale ha premiato tanto il film quanto l’esecuzione dei musicisti. Premi anticipati erano contenuti nelle risate di adulti e piccoli nel corso della proiezione.
Prossimi appuntamenti: il 10 aprile “Vita da cani” e “Charlot soldato”, accompagnati dall’orchestra diretta da José Antonio Montaño e l’8 maggio, a concludere la rassegna, “La febbre dell’oro”, che vedrà il ritorno sul podio di Helmut Imig.
Giovanni Granatelli
Teatro Dal Verme
Via S. Giovanni sul Muro 3
Milano