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Voi siete qui: Biblioteca » “C’era il mare” di Fulvio Ervas: torna l’ispettore Stucky

13 Novembre 2018 Scritto da Saul Stucchi

“C’era il mare” di Fulvio Ervas: torna l’ispettore Stucky

Finalmente una buona notizia: è tornato l’ispettore Stucky. Marcos y Marcos ha mandato in libreria “C’era il mare”, il nuovo romanzo giallo di Fulvio Ervas che si apre con una dedica ai famigliari e agli amici che hanno lavorato nei cantieri di Marghera (la bella illustrazione in copertina è di Laura Fanelli). Avevamo lasciato l’ispettore nella sua prima apparizione cinematografica, con la magistrale interpretazione di Giuseppe Battiston, in “Finché c’è prosecco c’è speranza”, diretto da Antonio Padovan (2017).

"C'era il mare" di Fulvio Ervas, Marcos y Marcos (illustrazione di Laura Fanelli)Non sveleremo della trama niente più di quanto non sia riportato sulla quarta di copertina, ovvero che gli omicidi sui quali dovrà indagare Stucky sono tre. Il primo è avvenuto a Treviso ed è dunque di pertinenza dell’ispettore e della sua squadra. Del secondo se ne deve occupare invece Luana Bertelli perché ha avuto luogo a Marghera, mentre il terzo li vedrà unire le forze, visto che la vittima è stata freddata a metà strada tra loro.

I due poliziotti dovranno prima scoprire cosa unisce le vittime per individuare il movente e scoprire chi è responsabile dei delitti.

[adsense-inarticle] Di capitolo in capitolo la scena passa alternativamente da Treviso a Marghera, mentre accadono i primi due omicidi e vengono approntate le rispettive indagini. Piano piano s’intrecciano le storie che da due diventano una sola, anche se prosegue l’andirivieni geografico.

Quello che interessa maggiormente a Ervas è infatti raccontare il territorio, il suo. Lo scrittore ne sa descrivere le trasformazioni con un breve inciso, anche solo un graffio di un paio di righe, come la battuta con cui Stucky fotografa la proliferazione delle telecamere che sorvegliano il centro di Treviso. Se spesso le osservazioni hanno una punta di amara rassegnazione, non mancano tuttavia le constatazioni positive, come la seguente:

L’ispettore aveva ingollato due caffè consecutivi, prima di recarsi al Campus scientifico, in via Torino, dove si annidano gli studenti di chimica e tecnologie sostenibili. Non visitava quella parte di Mestre da anni. Gli scappò un fischio di ammirazione: dai vecchi magazzini erano sorti locali e pizzerie, e avevano costruito moderni hotel affacciati sull’acqua, ristoranti cinesi e giapponesi.

A metà di quest’indagine l’ispettore appare desnorteado. Ha “perso il nord”, è disorientato. Ma tiene orecchie e occhi ben aperti e soprattutto la mente elastica. Proprio come il suo autore che scrive romanzi gialli per raccontare le mutazioni di un angolo d’Italia che non si riduce all’entroterra veneziano, ma abbraccia una più ampia area che in questo libro fa perno attorno a Marghera e sulla sua storia centenaria (Porto Marghera). Una storia che dice molto dell’Italia: ambizioni e slanci, sacrifici e lotte, ripiegamenti e tradimenti, il tutto impastato di lacrime e sangue. “Marghera era un’utopia mai cresciuta”… Di quante realtà non si può dire lo stesso, nel nostro Paese?

I fedeli lettori di Ervas ritrovano i personaggi che contornano la vita dell’ispettore Stucky, dai colleghi – chi alle prese con lo spagnolo, chi con lo hot yoga, chi con figlie che da grandi sognano di fare le fashion blogger piuttosto che dedicarsi alla medicina o all’architettura – alle sorelle di vicolo Dotti (Veronica scompare all’improvviso facendo precipitare nel panico Sandra), passando per daij Cyrus, lo zio persiano.

Ci sono il tallio e gli escrementi di piccione, ma anche irresistibili cioccolatini cuneesi al rum, tra pessimi caffè di bar di periferia, succulenti arancini persiani e micidiali peperoncini. E poi vecchi professionisti fuori gioco (davvero?), donne in cerca di se stesse, immigrati “invisibili” che vivono ai margini, insospettabili guardoni…

Ma come individuare il colpevole? Seguendo il consiglio dell’ispettore Stucky: “Prima bisogna guardare all’insieme, ma poi conviene lasciarsi attrarre dai suggeritori oggettuali”. Non sarà piacevole, quello che si scoprirà. Antimama!
Saul Stucchi

PS: sabato 17 novembre alle ore 12.00 Fulvio Ervas presenterà “C’era il mare” al Palazzo Farnese di Piacenza.

  • Fulvio Ervas
    C’era il mare
    Marcos y Marcos
    320 pagine, 18 €
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