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Voi siete qui: Biblioteca » Presentato a Milano “Il primo giorno del mondo” di Mino Gabriele

31 Gennaio 2017

Presentato a Milano “Il primo giorno del mondo” di Mino Gabriele

Monsignor Gianantonio Borgonuovo, Mino Gabriele, Lina Bolzoni e Armando Torno alla presentazione del libro "Il primo giorno del mondo"Il primo appuntamento del 2017 della Scuola della Cattedrale di Milano si è tenuto ieri sera, 30 gennaio, nella Chiesa di San Gottardo in Corte, “chiesa palatina”, ha ricordato Armando Torno, moderatore dell’incontro intitolato “Immagini simboliche e metamorfosi di idee. Una riflessione sul valore del Simbolo”.

Al centro c’era il nuovo libro di Mino Gabriele “Il primo giorno del mondo”, edito da Adelphi. Ne ha parlato in un intenso intervento la professoressa Lina Bolzoni che insegna Letteratura italiana alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Le immagini vanno “lette” dallo spettatore che è insieme “lettore”. Richiedono dunque tempo.

La tradizione iconologica ha portato molti frutti, ma rischia di farci dimenticare una cosa: le immagini sono un contenitore aperto, vivo, in perenne movimento. Si è poi soffermata su una citazione da “Il frutto del fuoco” di Elias Canetti, secondo lei particolarmente significativa e adatta a descrivere la funzione delle immagini:

La immagini sono reti, quel che vi appare è la pesca che rimane. Qualcosa scivola via e qualcosa va male, ma uno riprova, le reti le portiamo con noi, le gettiamo e, via via che pescano, diventano più forti. È importante, però, che queste immagini esistano anche al di fuori della persona, in lui sono anch’esse soggette a mutamento.

Lina Bolzoni parla del libro "Il primo giorno del mondo" di Mino GabrielePassando da Dante è approdata all’umanista riminese Giovanni Aurelio Augurelli che in un carme dedicato a Bernardo Bembo, descrivendo lo stendardo di Giuliano de’ Medici nella giostra del 1475 (da lui poi vinta), così scrive:

multi multa ferunt, eadem sententia nulli est, pulchrius est pictis istud imaginibus
ovvero: molti esprimono diverse opinioni, nessuno è d’accordo con nessuno, ma questo è ancora più bello delle immagini dipinte

Il bello delle immagini consiste proprio nella capacità di suscitare diverse interpretazioni.

Si è poi soffermata sull’immagine di un bassorilievo del II secolo d.C. conservato alla Galleria Estense di Modena, raffigurante la divinità Phanes. Il libro di Gabriele, ha detto la professoressa Bolzoni, segue la fortuna di questa immagine che riemerge in Veneto nel Cinquecento, carica di memoria e insieme di oblio. Come diceva Canetti, qualcosa si perde, ma questa è la condizione per la sopravvivenza delle immagini.

il pubblico alla presentazione del libro "Il primo giorno del mondo" di Mino GabrielePer concludere ha citato un madrigale di Tommaso Campanella, “riabilitandone” la poeticità contro i colleghi italiani critici soprattutto verso il “covando”, considerato troppo “rozzo”:

Il perfetto animal, ch’or mondo è, pria
era confusion, quasi un grand’uovo,
in cui la Monotriade alma parente,
covando, espresse il gran sembiante nuovo

La copertina del libro "Il primo giorno del mondo" di Mino Gabriele, AdelphiMino Gabriele, professore di Iconografia e iconologia e di Scienza e filologia delle immagini all’Università di Udine (e curatore sempre per Adelphi de Il libro degli Emblemi di Andrea Alciato recensito su ALIBI Online da Michele Lupo), ha esordito parlando dell’immagine come enigma che genera altri enigmi. Si è domandato: “Che rapporto c’è tra l’immagine caduca e vanesia e il non, il non-manifesto, il non-visibile, il non-conoscibile?”.

Le immagini hanno il potere di portarci al di là del contingente, verso il “non”. Sono un nutrimento che non finiamo mai di divorare. Mangiate, producono nuovo nutrimento. L’estrema debolezza delle immagini è in realtà la loro grande forza.

Ha poi accennato alla distruzione delle immagini da parte dei terroristi dell’ISIS, menzionando anche l’iconoclastia dei primi cristiani. Chi rinuncia alla forza della capacità immaginale e vede un nemico nelle immagini si rinchiude da sé in una gabbia mentale.


A chiudere l’incontro è stato il “custode” di casa, Monsignor Gianantonio Borgonovo, Arciprete del Duomo di Milano, che ha ricordato come il simbolo sia l’opposto del diavolo: mentre il primo tenta di unire, il secondo s’impegna a dividere. L’allegoria è invece il surrogato del simbolo. Ha dedicato l’ultima parte del suo breve intervento al libro di Giobbe, pietra preziosa di quella miniera di simboli che è la Bibbia.

Segnate in agenda il prossimo appuntamento: lunedì 20 febbraio si parlerà del carteggio di Baldassarre Castiglione.
Saul Stucchi

Informazioni:

Scuola della Cattedrale
Via Carlo Maria Martini 1
Milano
Tel. 02.72080766 – int. 208

www.duomomilano.it

  • Mino Gabriele
    Il primo giorno del mondo
    Adelphi
    2016, 429 pagine, 38 €

 

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