Questa mattina ho assistito alla presentazione online della mostra “Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa” che aprirà i battenti alle Gallerie d’Italia di Milano venerdì 30 ottobre per chiuderli (hoc est in votis) il 21 marzo dell’anno prossimo.
Sulla homepage del sito dell’ANSA che ospitava la diretta streaming il riquadro campeggiava sopra una notizia intitolata significativamente “Il Covid spaventa le Borse. Piazza Affari affonda”. Intanto fuori dal mio studio risuonavano le sirene delle ambulanze, con una frequenza che faceva ricordare quella inquietante di marzo.

Poco più tardi, proprio durante la presentazione della mostra, il presidente emerito di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli avrebbe dichiarato che “Senza il valore della cultura non c’è ricostruzione possibile, non c’è ritorno alla normalità, non c’è futuro”.
La carriera di Tiepolo
Dopo i saluti dell’Assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Corno, Bazoli ha ripercorso vita e carriera di Giambattista Tiepolo. La mostra, la prima in assoluto che Milano dedica al maestro veneziano, è curata da Fernando Mazzocca e Alessandro Morandotti.

Organizzata per celebrare l’artista nella ricorrenza del 250° anno della sua morte (avvenuta a Madrid il 27 marzo del 1770), presenta ai visitatori una sessantina di opere di cui una quarantina autografe.
Centrale, nel percorso come nella carriera, il periodo milanese, tra la formazione veneziana e l’affermazione internazionale. Per raccontarlo al meglio sono stati compiuti importanti restauri che permettono di presentare per la prima volta al pubblico gli affreschi staccati dalla basilica di Sant’Ambrogio e da Palazzo Gallarati Scotti (sulla stessa via Manzoni delle Gallerie d’Italia).
Bazoli ha ricordato il gusto spiccato di Tiepolo per il meraviglioso e il teatrale; la sua prolificità e velocità d’esecuzione; la prontezza a intercettare e soddisfare le committenze; l’inesauribile fantasia. Giambattista approdò a Madrid alla corte di Carlo III per affrescare le sale del nuovo Palazzo Reale, con l’aiuto dei figli Lorenzo e Giandomenico.
Il Neoclassicismo ha messo in ombra l’arte di Tiepolo. È stato Hayez il primo a riscoprirlo. Da allora la fama dell’artista gode di ottima salute, come dimostra anche la vendita della sua “Madonna del rosario con angeli”, battuta all’asta da Sotheby’s per oltre 17 milioni di dollari, giusto a gennaio di quest’anno. Sul sito della casa d’aste ho scoperto che nella stessa seduta il bozzetto dell’Ultima cena realizzato en grisaille da Rubens è stato venduto per 2,3 milioni di euro: il dipinto è invece uno dei vanti della Pinacoteca di Brera.
Il percorso espositivo
Ha poi preso la parola il co-curatore Alessandro Morandotti che ha illustrato il percorso espositivo, segnalando l’importanza dei restauri eseguiti per l’occasione. Ha parlato degli esercizi sul nudo che erano la tappa iniziale della carriera degli artisti veneziani per lo studio delle figure in movimento.

Tiepolo si è confrontato con Paolo Pagani, artista milanese radicato a Venezia. E poi con il suo allievo Antonio Pellegrini. Numerose le opere sulle quali si è soffermato Morandotti. Tra di esse l’olio su tela prestato dalla Fondazione Brunelli di Milano. Il soggetto ha fatto tribolare gli studiosi, molti dei quali hanno interpretato la scena come il ripudio di Agar da parte di Abramo. Sembra invece che si tratti di Rea Silvia ammonita da Amulio davanti al tempio di Vesta.
Dalla Galleria Sabauda dei Musei Reali di Torino è invece arrivato il “Trionfo di Aureliano” su Zenobia, dipinto per la famiglia veronese degli Zenobio. Il “Banchetto di Cleopatra” è presente in mostra nella variante della National Gallery di Londra.
Il percorso espositivo si chiude con un confronto diretto tra il padre e il figlio Giandomenico. Del primo è il “San Francesco d’Assisi riceve le stimmate” (dal Museo del Prado), del secondo “Abramo e i tre angeli” (dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia).

A Michele Coppola, Direttore delle Gallerie d’Italia, il compito dei ringraziamenti ai musei prestatori e ai collezionisti privati. La mostra sarà aperta da venerdì. Prevedibili le code per visitarla. Armiamoci di pazienza: ne varrà la pena.
Saul Stucchi
Didascalie:
- Un momento della presentazione online
- Una sala della mostra
- Giambattista Tiepolo
Il banchetto di Cleopatra
Olio su tela, 46,30 x 66,70 cm
Londra, The National Gallery
© The National Gallery, London. Presented by the Misses Rachel F. and Jean I. Alexander; entered the collection, 1972 - Giambattista Tiepolo
San Francesco d’Assisi riceve le stimmate, 1767-1769
Olio su tela, 278 x 153 cm
Madrid, Museo Nacional del Prado
© Museo Nacional del Prado
Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa
Informazioni sulla mostraDove
Gallerie d’ItaliaPiazza della Scala 6, Milano
Quando
Dal 30 ottobre 2020 al 21 marzo 2021Orari e prezzi
Orari: da martedì a domenica 9:30 – 19:30 (ultimo ingresso alle 18:00)Giovedì 9:30 – 21:00 (ultimo ingresso alle 19:30)
Chiuso il lunedì
Biglietti: intero 10 €; ridotto 8 €