“L’ALIBI della domenica” è dedicato all’Appennino.
Mi occorreranno giorni, se non settimane, a riordinare appunti, fotografie e soprattutto idee del breve ma intenso viaggio in Portogallo appena concluso. Giusto il tempo di posare le valigie a terra, svuotarle e riempirne una nuova per il weekend sull’Appennino che racconterò prossimamente. Doppia la destinazione: Castelnuovo di Garfagnana per ascoltare Lina Bolzoni e Alberto Manguel sull’Orlando furioso dell’Ariosto e il Cimitero Militare Germanico al Passo della Futa per assistere allo spettacolo “La montagna incantata” che Archivio Zeta ha tratto – liberamente – dal romanzo di Thomas Mann.

La scelta di mettersi in viaggio nel sabato da bollino nero rispondeva dunque a una necessità imposta dal calendario, non a sprezzo delle tanto decantate ma scarsamente attuate partenze intelligenti. Alla fine ci è andata relativamente bene: soltanto quattro ore per coprire la distanza tra la Brianza e la Garfagnana, più o meno quanto abbiamo impiegato a tornare dal Portogallo, tempo di attesa in aeroporto compreso.
Guidando sull’Autostrada A15, pur con tutti i sensi all’erta per il traffico intenso, lasciavo vagare la mente tra i recenti ricordi portoghesi e i progetti per il futuro a corto e medio raggio. Così ho sorriso nel pensare che solo un breve iato di tempo separava il Tago dal Tugo, l’area di servizio – che sarebbe un eufemismo definire affollata – sulla Cisa.
Viadotti e gallerie, dalle pendici del monte
Giovanni Lindo Ferretti, Pons Tremolans
Traffico intenso sulla Parma-Mare A15
Code a tratti, code attratte dal sole
Caso ha voluto (ma il caso, ormai lo so, non esiste) che proprio percorrendo i chilometri per raggiungere e scavallare il passo la playlist riprodotta dall’autoradio suonasse “Cronaca montana” di Giovanni Lindo Ferretti. E allora come un fulmine mi hanno colpito le affinità e divergenze tra la canzone e “La montagna incantata” (che però io preferisco chiamare “magica” con Renata Colorni: non me ne abbiamo Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti di Archivio Zeta).
Dovrò rifletterci sopra più a lungo e approfondire.
Un contagio dell’anima, come pestilenza, decreta l’evidente
Giovanni Lindo Ferretti, Cronaca montana
Il tempo che corre, il tempo moderno
Scivola al piano, s’ammassa, s’appiatta
Livella l’odierno

Come se non bastasse, ridiscesi in pianura Lucca ci ha accolti con l’incipit – nonché titolo – della poesia “Oggi è domenica, domani si muore” di Pier Paolo Pasolini che i CSI di Ferretti e Massimo Zamboni avevano incastonato nel brano “Irata” dell’album “Linea Gotica”. Che è proprio dove siamo ora, en attendant la Montagna, incantata o magica che sia.
Occorre essere attenti per essere padroni di sé stessi
CSI, Linea Gotica
Occorre essere attenti
Occorre essere attenti, occorre essere attenti
E scegliersi la parte dietro la linea gotica
Saul Stucchi