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Voi siete qui: Biblioteca » Moby Dick a Vimercate tra Corrado d’Elia e Alessandro Spadari

13 Luglio 2017 Scritto da Saul Stucchi

Moby Dick a Vimercate tra Corrado d’Elia e Alessandro Spadari

Paolo Rumiz a La Milanesiana 2017

Martedì sera, al gran finale de La Milanesiana al Teatro Franco Parenti di Milano, Paolo Rumiz ha ricevuto dal folto pubblico in sala l’applauso più caloroso e lungo (a latere possiamo considerarla una piccola prova della buona salute del giornalismo, professione così spesso criticata e disprezzata). E dire che ha condiviso la serata con una star della letteratura mondiale come Banana Yoshimoto, un premio Pulitzer come Viet Thanh Nguyen, autore de “Il simpatizzante” (Neri Pozza), un compositore come il maestro Roberto Cacciapaglia e un cantante come Al Bano!

Il coraggio di avere paura

Rumiz ha raccontato la sua “sindrome di Jalalabad”, soffermandosi sul coraggio di aver paura. A un certo punto ha citato un brano del “Moby Dick” di Melville.

Nel romanzo “Moby Dyck” il nostromo Stubb è un uomo indubbiamente coraggioso, ma quando il Pequod è colpito dal tifone e avvolto dalle sinistre fiamme dei fuochi fatui, rivendica il suo diritto alla paura.
Egli canta per vincere l’ansia, e allora Starbuck, il primo ufficiale, gli dice: smettila, se tu fossi “a brave man”, lasceresti che fosse solo il tifone a cantare sul sartiame della nave. Ma Stubb risponde: “I am not a brave man; never said I was a brave man; I am a coward, and I sing to keep up my spirits”.

Pensavo a questo ieri sera mentre l’attore e regista Corrado d’Elia e l’artista Alessandro Spadari parlavano allo Spazio Heart di Vimercate (MB) dei rispettivi approcci al capolavoro di Melville.

Corrado d'Elia e Alessandro Spadari allo Spazio Heart di Vimercate parlano di Moby DickL’incontro, introdotto dall’organizzatrice Simona Bartolena, è stato l’evento conclusivo della ricca programmazione di Heart prima della pausa estiva, ma la mostra “Chiamatemi Ismaele” di Spadari si potrà visitare fino al prossimo 23 luglio: non perdetevela.

Cercare, sfidare e perdersi

Davvero una serata intensa, con gli occhi pieni delle opere di Spadari sulle candide pareti dello Spazio (una balena bianca in Brianza) e le orecchie attente a seguire i percorsi di d’Elia, inframmezzati dalle osservazioni del pittore.

L’attore e regista (che recentemente ha portato in scena al Teatro Litta di Milano lo spettacolo “Io, Moby Dick”) ha parlato degli insuccessi al cinema e al teatro di grandi opere come appunto “Moby Dick” e “Don Chisciotte”, forse troppo elevate per poter essere “ridotte” sullo schermo e sul palcoscenico; di libri che sono le pietre miliari della letteratura mondiale; di sogni che rendono la nostra vita preziosa.

Nello scrivere “Moby Dick” Melville vi si è perso, così come vi si perderà Pavese nel tradurlo. E l’opera che ne è uscita è uno specchio perché mostra l’autore e noi stessi, i suoi lettori, così come i membri della ciurma (anzi, della ciurmaglia) sono le componenti dell’anima dello stesso capitano Achab.

Corrado d'Elia legge Moby Dick allo Spazio Heart di VimercateViaggio esperienziale come quello intrapreso da Ulisse (e dall’Ulisse dantesco), il racconto di “Moby Dick” è un percorso di crescita, una sfida a se stessi.

Tanti Moby Dick

Spadari lo considera un romanzo romantico, intriso di natura, di coraggio e di ossessione. “La paura arriva all’improvviso e ci trova impreparati”, ha detto, proprio come nell’attentato terroristico di Nizza. Quella massa bianca che è piombata sulla folla inerme e spensierata che passeggiava sulla Promenade des Anglais gli ha ricordato il mostro marino del romanzo, così il tir è entrato in una sua opera, accanto alla balena.

Dopo aver consigliato tre libri per approfondire la lettura del “Moby Dick” (in realtà uno lo sconsiglia, ma lascio indovinare a voi quale tra “Moby Dick, o, L’ossessione del male” di Barbara Spinelli; “Melville. Tre scene da Moby Dick” di Alessandro Baricco e “Fino all’abisso. Il mito moderno di Moby Dick” di Paolo Gulisano) e ricordato che Bob Dylan ha ringraziato per il Nobel ricevuto scopiazzando da un “bigino” del Moby Dick, Corrado d’Elia ha letto (interpretato) alcune pagine dell’opera.
Saul Stucchi


Achab! Io sono il Lievatano!
Incontro con Corrado d’Elia su Io, Moby Dick

Mercoledì 12 luglio 2017 – Ore 21.00

Spazio Heart
via Manin 2, angolo via Trezzo
Vimercate (MB)

Informazioni:

www.associazioneheart.it

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