Fino al 5 gennaio 2025 si potrà visitare alla Fundación MAPFRE a Madrid – a pochi passi dalla celeberrima Fontana di Cibele, sul Paseo de Recoletos – la mostra Paul Durand-Ruel e gli ultimi bagliori dell’Impressionismo, curata da Claire Durand-Ruel Snollaerts, esperta di Pissarro (compare nel docufilm Pissarro. Il padre dell’Impressionismo, proiettato recentemente nelle sale italiane).
Il percorso espositivo risponde a due obiettivi, dichiarati nel pannello introduttivo: far conoscere al grande pubblico il mercante d’arte e insieme alcuni artisti ancora poco noti, ma di grande importanza per comprendere il movimento pittorico reso celebre da maestri come Monet e Renoir, in particolare nella sua fase finale. Sono qui chiamati a raccolta Henry Moret, Maxime Maufra, Gustave Loiseau, Georges d’Espagnat e Albert André. Moret era il più vecchio della cinquina, essendo nato nel 1856, mentre d’Espagnat era il più giovane (1870).

Nella prima sala vengono presentati ciascuno con un’opera. Sono prestate per lo più da collezionisti privati, come la maggior parte dei quadri esposti. Tre campeggiano su una parete, fronteggiati da altri due, mentre sul fondo fa bella mostra di sé il protagonista, immortalato in un ritratto eseguito a olio su tela da Renoir nel 1910 (anch’esso da collezione privata).
Legami pluridecennali
Molto interessanti le biografie dei cinque artisti e le didascalie (i testi sono in spagnolo e in inglese). Una manciata di dati, per esempio, sintetizza i rapporti tra il mercante e i suoi protetti, a cui imponeva un rapporto di esclusiva. In diciannove anni di collaborazione a Moret organizzò sei mostre individuali, di cui due a New York, città che stava per diventare la capitale mondiale dell’arte, comprandogli circa seicento opere.
Settecento ne acquistò da Maufra, al quale organizzò sette mostre in un periodo di tempo identico. In trentadue anni oltre millecento opere comprò da Loiseu, la cui attività promosse in nove mostre personali.

Quasi il doppio durò il rapporto con André: ben sessantuno anni! In questo lungo arco temporale gli organizzò diciassette mostre, acquistando da lui ottocento opere. Quella che lo rappresenta nella prima sala è stata concessa dalla Collezione Carmen Thyssen (vedova del barone Thyssen-Bornemisza).
L’artista a cui Durand-Ruel comprò meno opere – parliamo comunque di circa cinquecento quadri! – fu D’Espagnat, con il quale i rapporti si interruppero nel 1920, dopo vent’anni di collaborazione, perché il pittore non voleva più cedere l’esclusiva al mercante parigino che sarebbe morto di lì a due anni, novantenne. L’ultima galleria d’arte degli eredi di Paul chiuderà i battenti nel 1974, giusto cinquant’anni fa.
Porte decorate
Lungo il percorso ci sono gigantografie che mostrano com’era quella del capostipite in Rue Rome nella capitale francese. Ma soprattutto si possono ammirare i pannelli delle porte del salone e della sala da pranzo che decoravano l’appartamento parigino del figlio Joseph, realizzate nel 1889, rispettivamente da Georges d’Espagnat e Albert André. Il padre, che abitava nello stesso edificio (sopra la galleria), qualche anno prima aveva incaricato niente meno che Claude Monet per decorare le porte del suo salone!
In due teche, invece, sono esposti alcuni esemplari di cataloghi di mostre, come quella di nature morte e composizioni floreali che ebbe luogo a New York tra il dicembre del 1913 e il gennaio del 1914, in cui André e D’Espagnat esposero accanto ai padri nobili dell’Impressionismo: Manet, Monet, Pissarro, Renoir e Sisley.
Tra le opere più significative, a sindacabile giudizio personale, cito due viste – qui accostate – della place de la Haute-Vieille-Tour di Rouen e una di L’Aiguille et la Porte d’Aval (Étretat) dipinte da Loiseau.

Di André – il più poliedrico dei cinque artisti: tra le altre cose, scrisse la prima biografia di Renoir – mi ha colpito in particolare il Ritratto di donna con pavoni reali, mentre di Georges d’Espagnat mi è piaciuta soprattutto la tela intitolata La Gare de banlieue, realizzata attorno al 1896-1897. È stata prestata dal Museo d’Orsay di Parigi, a cui l’ha donata il figlio dell’artista, Bernard, nel 1979.
Di Henry Moret – che nel corso della carriera cambiò stile, seguendo i consigli di Durand-Ruel, per rispondere meglio ai gusti degli acquirenti – scelgo L’Attente du retour des pêcheurs (L’attesa del ritorno dei pescatori) del 1894, concesso dall’Association des Amis du Petit Palais di Ginevra, mentre il Museo di Belle Arti di Reims ha prestato, tra le altre opere, Féérie nocturne: Exposition Universelle Paris 1900 di Maxime Maufra.
A quanto Durand-Ruel vendeva i lavori di questi cinque artisti e a quanto si vendono oggi? Mosso da curiosità, ho fatto una breve ricerca in Rete. La vista di Étretat di Loiseau sopra menzionata è stata messa all’asta giusto un anno fa da una delle case più celebri al mondo, a un prezzo stimato tra gli ottanta e i centoventi mila dollari.
Voi potete ammirarla a Madrid per pochi euro. Se andate di lunedì, addirittura gratis.
Saul Stucchi
Didascalie:
- Pierre-Auguste Renoir
Paul Durand-Ruel, 1910
Olio su tela, 65 x 54 cm
Collezione privata
Photo Archives Durand-Ruel © Durand-Ruel & Cie. - Albert André
Donna con pavoni reali, 1895
Olio su tela, 130 x 162 cm
Collezione privata
Photo Archives Durand-Ruel © Durand-Ruel & Cie
© Albert André, VEGAP, Madrid, 2024 - Henry Moret
L’attesa del ritorno dei pescatori, 1894
Olio su tela, 54 x 65 cm
Association des Amis du Petit Palais, Ginevra
© Studio Monique Bernaz, Genève
Paul Durand-Ruel e gli ultimi bagliori dell’Impressionismo
Informazioni sulla mostraDove
Fundación MAPFREPaseo de Recoletos 23, Madrid
Quando
Dal 19 settembre 2024 al 5 gennaio 2025Orari e prezzi
Orari: lunedì (eccetto festivi) 14.00 – 20.00Da martedì a sabato 11.00 – 20.00
Domenica e festivi 11.00 – 19.00
Biglietti: intero 5 €; ridotto 3 €
Gratuito nei lunedì non festivi