Fino a domenica 17 dicembre è in cartellone al Teatro Carcano lo spettacolo “Il mercante di Venezia”, ovviamente tratto da William Shakespeare. Si tratta però di una versione molto particolare, fuori dai tradizionali canoni del teatro milanese.
A raccontare la vicenda del mercante Antonio e dell’usuraio Shylock, interpretandone i personaggi principali (ma non solo) è infatti un unico attore, il giovane mattatore Davide Lorenzo Palla. Con lui sul palco c’è soltanto il musicista Tiziano Cannas Aghedu. Prima che iniziasse lo spettacolo ho contato 9 strumenti a fiato, a corda, a percussione attorno alla sua postazione… e ho pensato “Ma li suonerà tutti?”. Sì, certo! Altro che Jordi Savall!
Lo spettacolo porta la firma dello stesso Palla con Riccardo Mallus che ne cura la regia. Prima di lanciarsi nel folle volo Palla spiega al pubblico la genesi della formula “Tournée da bar” e il motivo per cui si trovi sul palcoscenico del Carcano. Sono stati i direttori artistici Sergio Fantoni e Fioravante Cozzaglio ad aver voluto portare a teatro uno spettacolo concepito per essere rappresentato appunto nei bar.
[codice-adsense-float]”Nasciamo al bar” racconta infatti l’attore. Ma in realtà, a ben vedere, si tratta di un ritorno a casa. E lo dico avendo assistito, lo scorso maggio, a un “Macbeth” in versione da bar. In quell’occasione ho potuto apprezzare il talento versatile di Davide Lorenzo e giungere a una conclusione tanto semplice quanto chiara: è puro teatro.
Poco importa che la recitazione avvenga su una pedana di pochi metri quadri mentre la gente è intenta a bersi una birra. Il mestiere, la tecnica e soprattutto il grande Shakespeare si mostrano in tutta la loro potenza al bar quanto a teatro. L’unica cosa che cambia, a parer mio, sono i tempi. E qui devo fare l’unico, modesto, appunto: a teatro lo spettacolo necessiterebbe di qualche spuntatina, anche se è difficile individuare in quale momento, viste la densità e la complessità della trama.
I cali di tensione sono forse inevitabili nella formula “one man show”, ma un maggiore coinvolgimento di Cannas Aghedu gioverebbe al ritmo (toccante, per esempio, l’assolo di clarinetto verso la fine).
Palla ha studiato, ha visitato il Ghetto con quelli della Fondazione Cini e si è avvalso degli amichevoli consigli di Moni Ovadia. Alle sue spalle in scena campeggia una stampa di Venezia che l’attore usa a mo’ di schermo di presentazione per indicare al pubblico i luoghi della vicenda, da Piazza San Marco al cimitero sull’isola di San Michele.
“Il mercante di Venezia” parte col botto. Palla è abilissimo a coinvolgere il folto pubblico della prima. Lo invita a produrre il tipico brusio da sottofondo pronunciando la parola magica “rabarbaro”, a fare la ola, a gridare l’amore per il teatro. Questo rapporto con la platea e la balconata però si attenua via via e viene in parte recuperato solo nella scena dei pretendenti della bella Porzia.
Ci sono quadri molto intensi, sia drammatici che comici. Non possiamo non citare almeno il complicatissimo meccanismo per l’elezione del doge, i due monologhi di Shylock (“Ma un ebreo non ha occhi?” e “Badi alla sua obbligazione!” con l’accompagnamento della fisarmonica, che da soli valgono il prezzo del biglietto) e la magnifica scena d’apertura con il gobbo che riconosce nel mendicante la maschera più triste del carnevale (un piccolo film).
E poi ci sono spunti e notazioni interessanti, dal luogo ameno di Belmonte, a Shylock che cita Shakespeare, all’accorto Tubal che vede lontano (per una volta protagonista nello spettacolo “Shylock” che Francesca Montanino ha tratto dal monologo di Gareth Armstrong, interpretato al Teatro Libero da Mauro Parrinello), al serafico Bassanio che gira per i canali in gondola mettendo in bella mostra un bastone di avorio rosa che neanche al Fondaco dei Tedeschi…
I quadri, dicevamo, sono molto belli. Sono le “cornici” a essere un po’ pesanti…
Saul Stucchi
Foto di Lorenza Daverio
Dal 14 al 17 dicembre 2017
Il mercante di Venezia
- da William Shakespeare
- Uno spettacolo di Davide Lorenzo Palla e Riccardo Mallus
- Con Davide Lorenzo Palla
- Musiche e accompagnamento dal vivo: Tiziano Cannas Aghedu
- Regia: Riccardo Mallus
- Produzione: Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano
Orari: giovedì e sabato 20.30; venerdì 19.30; domenica 16.00
Biglietti: intero 18 €; ridotti 13,50 / 15 €
Teatro Carcano
Corso di Porta Romana 63
Milano