“Shakespeare è immerso totalmente nei secoli tremendi della caccia alle streghe. Il Sovrano che lo protegge (Giacomo I) è addirittura l’autore di un testo teorico sull’argomento (la Daemonologia). Eppure la sua immensa sensibilità poetica riesce a raccontare una storia che apparentemente rende le tre orribili sorelle responsabili della follia umana, e in realtà mostra come quella follia dipenda unicamente dagli esseri umani stessi”.
Così scrive l’attrice-autrice Laura Curino nella presentazione pubblicata nel libretto del suo (con Lucio Diana) spettacolo Shakespeare, streghe, ribelli e altre passioni, in scena al Teatro Studio Melato di Milano fino al primo dicembre 2013, con una ripresa dal 2 al 13 aprile dell’anno prossimo.
Un tappeto rosso sale i gradini che portano al trono regale, ma più che un red carpet preparato per accogliere una gioiosa sfilata pare il sinistro annuncio che l’ascesa al sommo potere dell’ambizioso Macbeth sarà causa e insieme effetto di una lunga scia di sangue. Che lo spettatore si predispone a gustare, ignaro che verrà soddisfatto solo in parte. Lo spettacolo a cui assisterà, infatti, è il frutto di un progetto ambizioso, gustoso sì, ma non completamente maturo. La Curino ha voluto affrontare il Macbeth – classico tra i classici di Shakespeare – da un punto di vista inedito, mettendo cioè al centro della sua ricerca le streghe della profezia. Ne ha contestualizzato il ruolo; ha studiato, ha letto le fonti coeve, ha indagato il mondo della magia e della devianza, avendo nella mente e nel cuore la sorte, spesso tragica, delle donne. Ma i brani selezionati, una volta cuciti insieme al testo scespiriano, sbiadiscono al confronto e finiscono col risaltarne l’incomparabile potenza. La breve descrizione dello scontro armato fatta dal Capitano nella seconda scena del primo atto, per esempio, è un reportage di guerra meritevole del Pulitzer.
Le musiche sono ben scelte e i costumi rivestono un ruolo importante: di volta in volta nascondono, alludono, svelano…o finiscono per intralciare i movimenti della protagonista, alle prese con le continue trasformazioni del suo mantello. Bravi i giovani Mariamaddalena Gessi e Matthieu Pastore, soprattutto nei momenti più intensi, come il toccante scambio di battute (a due) tra Macduff, Malcolm e Ross. Evidentemente l’obiettivo della Curino non era recitare il Macbeth con solo tre attori, ma il risultato è appunto un Macbeth in miniatura depotenziato di buona parte del suo pathos drammatico.
Assistere allo spettacolo a pochi giorni di distanza dal Macbeth Inferno di d’Elia ha permesso a chi scrive di misurare l’abisso che si apre tra le due proposte interpretative. Là un sabba infernale, gotico e lussurioso, qui una fiaba un po’ troppo edulcorata in cui le tre streghe criticano, ma con bonomia, gli chef della TV. Nel pur meritorio tentativo di rendere giustizia – con la memoria – alle vittime della caccia alle streghe, la Curino ha finito con il sacrificare la componente drammatica del Macbeth, ovvero il suo cuore.
Saul Stucchi
Foto di Attilio Marasco
Dal 19 novembre all’1 dicembre 2013 e dal 2 al 13 aprile 2014
Shakespeare, streghe, ribelli e altre passioni
uno spettacolo di Laura Curino e Lucio Diana
con Laura Curino
e con Mariamaddalena Gessi, Matthieu Pastore
scenografia, costumi e immagini Lucio Diana
luci Claudio De Pace
testo Laura Curino
Salvo diversa indicazione, gli orari degli spettacoli al Piccolo sono: martedì e sabato, 19.30; mercoledì, giovedì e venerdì 20.30; domenica 16
Biglietti: platea intero 25 €; ridotto 20 € – balconata intero 22 €; ridotto 17 €
Informazioni e prenotazioni:
tel. 848.800.304