Avete l’agenda a portata di mano? Ecco, adesso potete prendere nota dei prossimi appuntamenti online del Museo Egizio di Torino che ha riaperto i battenti lo scorso 26 aprile. Per la visita è obbligatoria la prenotazione sul sito, attraverso il quale è possibile anche effettuare una perlustrazione virtuale (rimando all’articolo “2021 Virtual Tour nel Museo Egizio di Torino”).

Martedì 25 maggio alle ore 18.00 il professor Vincent Rondot terrà in inglese una conferenza egittologica dal titolo “Nubian studies”. Sarà introdotta dal Direttore Christian Greco e verrà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale Youtube del Museo. Rondot è il Direttore del Dipartimento di Antichità Egizie del Museo del Louvre dal 2014, di cui ha curato la riorganizzazione tra gli anni 1993 e 1997, anno in cui è diventato ricercatore presso il Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS).
Tema della sua relazione sarà l’organizzazione del culto di Amon nell’isola di Meroe, centro dell’Impero Meroitico. La Missione di El-Hassa, avviata nel 2000, cerca di chiarire gli aspetti ancora oscuri della politica e dell’evoluzione del culto di Amon nella regione. Il professor Rondot mostrerà al pubblico i nuovi dati raccolti, illustrandone contesti e possibili significati.
Il sarcofago di Psamtek
Il successivo appuntamento è fissato per martedì 8 giugno, sempre alle ore 18.00. In quella data si terrà una conferenza egittologica dal titolo “From the Museum back to the tomb: the virtual rejoining of a sarcophagus and its burial in 26th Dynasty Saqqara”. Relatrice sarà Rita Lucarelli, Professoressa Associata di Egittologia alla University of California a Berkeley, curatrice della Facoltà di Egittologia presso il Phoebe A. Hearst Museum of Anthropology della stessa università, nonché studiosa di Digital Humanities.
Parlerà – in inglese – della storia del sarcofago interno del “medico capo” e “sorvegliante dei Temehu (mercenari libici)” Psamtek. Datato al periodo tardo, venne rinvenuto nella tomba di Psamtek, nei pressi della piramide di Unas (o Unis) a Saqqara, costruzione risalente alla V dinastia. Il sarcofago è esposto nel Museo di antropologia Phoebe A. Hearst.
La professoressa Lucarelli presenterà il progetto di realtà aumentata, a cui sta lavorando un’équipe dell’Università della California di Berkeley e Santa Cruz, che consentirà ai visitatori di “vedere” il sarcofago nel suo contesto originale attraverso un visore VR (Virtual Reality). Come la precedente conferenza, anche questa sarà introdotta dal Direttore Greco e verrà trasmessa in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Museo Egizio.
Deir El-Medina
Terzo appuntamento giovedì 17 giugno alle 18.00 per la conferenza egittologica “The Museo Egizio’s current research at Deir El-Medina”, tenuta da Cédric Gobeil, curatore del Museo Egizio dal 2019, esperto della vita quotidiana nell’antico Egitto.
Nel suo intervento farà il punto sulle ricerche che il Museo di Torino sta compiendo in alcune tombe di epoca ramesside nella necropoli occidentale del villaggio operaio di Deir El-Medina, nell’ambito della missione archeologica francese condotta dall’IFAO, Institut Français d’Archéologie Orientale.
Anche questa sarà un’occasione per ricontestualizzare reperti conservati in un museo, consentendo ai partecipanti di comprendere meglio storia, funzioni e utilizzo.
Saul Stucchi
Nella foto del Museo Egizio di Torino il villaggio di Deir El-Medina