Chiusure e riprogrammazioni, sacrifici e rinunce: gli effetti del Covid-19 sul settore turistico sono un’onda lunga di cui ancora non s’intravede l’arresto. Vietato, però, fermarsi e farsi prendere dallo scoramento. Tanto più nel periodo del Carnevale!
Quello di Basilea – la “Basler Fasnacht” – è da qualche anno (per la precisione dal 2017) inserito nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, a riconoscimento della sua particolare storia e importanza.

Svizzeri e turisti non ne avevano bisogno per renderlo il più popolare della Confederazione (del resto è il carnevale protestante più importante del mondo), ma di sicuro il raggiungimento dell’ambito traguardo ha portato soddisfazione e positive ricadute d’immagine ed economiche.
La sfilata delle lanterne
Se per quest’anno il virus ha mandato a monte il Carnevale, è il caso di fissare sul calendario l’appuntamento per la prossima ricorrenza: dal 7 al 9 marzo 2022. La speranza è che per allora la pandemia sia soltanto un brutto ricordo, permettendo così il regolare svolgimento degli appuntamenti in programma nei tre giorni.
Il Carnevale di Basilea viene inaugurato all’alba del lunedì, mentre la città è immersa nel buio più totale. Alle quattro di notte, infatti, i campanili battono le ore segnalando lo spegnimento di tutte le luci. In questa magica atmosfera invernale prende avvio il Morgenstraich, ovvero la spettacolare sfilata delle lanterne. Il corteo che si muove per le vie del centro porta grandi lanterne di legno e tela, alte più di tre metri. I gruppi che partecipano al corteo formano la “clique”.

I turisti, soprattutto quelli che non provengono dalle aree germanofone, purtroppo perdono l’aspetto linguistico del Carnevale, con i motteggi, gli scherzi e i giochi di parole sul tema che è stato fissato e i richiami alle edizioni precedenti. Il tema scelto, infatti, viene parodiato da ciascun gruppo attraverso le maschere e i costumi, i versi scritti sulle lanterne e dei bigliettini che vengono distribuiti agli spettatori. I turisti possono tuttavia immergersi nell’atmosfera di festa e apprezzare canti e melodie, anche se probabilmente è il giro dei locali quello che più li attira.
Tre giorni davvero intensi
Sono oltre 11 mila i figuranti in maschera che compongono il Cortège che si snoda lungo le vie del centro di Basilea nei pomeriggi di lunedì e mercoledì. Il martedì è invece dedicato ai bambini che sfilano per le strade distribuendo caramelle e lanciandosi coriandoli.
Alla sera, poi, è il turno dei gruppi musicali (Guggen) che tengono i loro concerti dalle 19.30 alle 22.30 nelle tre grandi piazze del centro (Barfüsserplatz, Marktplatz e Claraplatz), per poi proseguirli nei ristoranti o in altre piazze di Basilea. La lunga festa si dipana in altri eventi fino alle 4 di mattina del giovedì, quando inizia il periodo della Quaresima.
Le origini del Carnevale di Basilea affondano nell’antichità, nei culti delle popolazioni celtiche e germaniche, in particolare nei rituali per celebrare l’inizio della fine del lungo inverno. Con la Riforma Protestante il Carnevale venne temporaneamente abolito, ma era così profondamente sentito dalla popolazione (anche la funzione di valvola di sfogo sociale, con il provvisorio ribaltamento dei ruoli come nei Saturnali dell’antica Roma, deve aver avuto il suo peso) che venne presto ripristinato.
La Basler Mehlsuppe
Tre sono le specialità gastronomiche che si preparano e si gustano durante i giorni del Carnevale di Basilea: le Fasnachtkiechli (frittelle di Carnevale), la Basler Mehlsuppe (zuppa di farina alla basileese) e il tortino di cipolle e formaggio “Zwiibele- und Kääswäjie” che si consumano all’alba al termine del corteo.

Lo scorso 10 febbraio ho partecipato a una cooking class organizzata da Svizzera Turismo e tenuta dallo chef Paolo Dalicandro (www.chefdalicandro.it). Grazie alle sue precise e puntuali indicazioni l’aspirante chef di casa ha preparato un’ottima Basler Mehlsuppe, mentre chi scrive si occupava della documentazione fotografica e della condivisione sui canali social (cercate l’hashtag #hobisognodisvizzera).
Se anche voi volete cimentarvi con questo piatto tipico (la preparazione è piuttosto semplice, non preoccupatevi!), qui sotto trovate la ricetta.
Ricetta per 4 persone
- 1 litro di brodo di verdura o di carne
- 100 grammi di farina 00
- 80 grammi di burro chiarificato
- mezza cipolla
- 30 grammi di vino bianco (se si usa il brodo vegetale) o rosso (con il brodo di carne)
- 50 grammi di formaggio Emmentaler DOP
- Pepe e noce moscata q.b.
- Maggiorana q.b.
- Panna liquida: opzionale

Preparazione
- Soffriggere leggermente la cipolla con un po’ di burro, sfumare con il vino e farlo evaporare.
- Aggiungere il brodo e scaldare con il fuoco al minimo. Aggiungere una grattata di pepe e di noce moscata e coprire con il coperchio.
- In un pentolino mettere il burro e farlo sciogliere a fuoco medio. Aggiungere la farina tutta insieme, abbassare il fuoco al minimo e girare continuamente fino a che il composto (chiamato roux) diventa color nocciola, facendo sempre attenzione a non bruciarlo. Poi toglierlo dal fuoco.
- Quando il brodo sarà caldo, versarci il roux e continuare a girare con una frusta fino che non si sarà sciolto tutto. Proseguire per 30 minuti, girando sempre, oppure mettere tutta la pentola a bagno maria, coprirla e girare di tanto in tanto.
- Quando la zuppa sarà pronta, regolare di sale. Servire con una spolverata di formaggio Emmentaler DOP, qualche fogliolina di maggiorana e, se si vuole, con un filo di panna liquida.
En Guete! Buon appetito!
Saul Stucchi
La foto del Carnevale di Basilea sono di Basel Tourismus
Svizzera Turismo
Numero verde 00800 100 200 30
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