Resta tempo fino al 26 giugno per visitare la mostra “Joaquín Sorolla. Pittore di luce”, allestita al Palazzo Reale di Milano. Si tratta di un’occasione da non perdere, non soltanto perché è la prima monografica che l’Italia dedica al pittore di Valencia, quanto piuttosto perché presenta al pubblico sessanta opere di altissimo livello, molte delle quali veri capolavori.

L’esposizione è promossa e prodotta da Palazzo Reale, Comune di Milano | Cultura e CMS.Cultura e organizzata in collaborazione con il Museo Sorolla e la Fondazione Museo Sorolla di Madrid, da cui provengono la maggior parte delle opere, selezionate dalle curatrici Consuelo Luca de Tena e Micol Forti. Il percorso è organizzato attorno a sezioni tematiche che hanno i seguenti titoli:
- Lo sguardo sulla realtà
- Ritratti. La famiglia, gli amici
- Sulla riva tra gioco e lavoro
- Giardini e riflessi di luce
- Il successo in America e l’Hispanic Society
- I Tipi e l’Hispanic Society of America di New York
- Forme monumentali: il modello greco-romano
- Tra arte e vita: la nascita del Museo Sorolla
I ritratti
Ad aprire il percorso è l’Autoritratto del 1900, con cui Sorolla sembra dare il benvenuto ai visitatori. L’artista non si è raffigurato intento a dipingere, ma indossa il camice da lavoro. Poco più avanti è esposta una tela di grandi dimensioni (tre metri in larghezza per oltre due in altezza) intitolata “Cucendo la vela”. Datata 1896, fu esposta per la prima volta l’anno successivo al Salon des Artistes Français di Parigi e nel 1905 alla Biennale di Venezia, per poi essere acquistata dalla città lagunare. Arriva infatti in prestito dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro. È un ottimo esempio delle capacità tecniche di Sorolla.
Chi ha una buona conoscenza dei musei madrileni non avrà il piacere della scoperta di questo immenso talento, ma potrà goderne le opere in un percorso ben allestito e illuminato. Chi invece non conosce Sorolla rimarrà a bocca aperta e si domanderà perché finora non aveva potuto ammirare le sue tele (temo che la causa principale sia il provincialismo italiano…).
Nel novero delle opere che personalmente prediligo ci sono i ritratti e i quadri con scene di spiagge. Tra i primi segnalo almeno il ritratto della famiglia (“Mia moglie e i miei figli”) di formato quasi quadrato, quello del suocero, il fotografo Antonio García Peris, da cui apprese i segreti della fotografia che utilizzò per dominare la luce nelle sue opere, e quello dello scultore Paolo Troubetzkoy (quest’ultimo prestato dalla Colección Masaveu della capitale spagnola. Su Troubetzkoy rimando all’articolo di qualche anno fa “Verbania rende omaggio allo scultore Paolo Troubetzkoy”).
Capolavori sulla riva
Tra i secondi non si possono tralasciare “Istantanea, Biarritz” (immagine icona della mostra), “Sotto alla tenda, la spiaggia di Zarauz” e “Spiaggia di Valencia al mattino”. In particolare la prima opera – oltre a essere un capolavoro di composizione e di resa cromatica – è importante perché testimonia della diffusione delle macchine fotografiche compatte che avrebbero rivoluzionato il modo di catturare i ricordi, con scandalo dei puristi e dei tradizionalisti. Nel bel catalogo pubblicato da Skira c’è anche un saggio – a firma di Alessandra Mauro – intitolato “Con un occhio da pittore (e uno da fotografo). Joaquín Sorolla e la fotografia”, da qui traggo questa breve citazione:
I dipinti di Sorolla dimostrano una raffinata consapevolezza visiva e testimoniano, in un momento di fatale cambiamento di genere, come la pittura possa assimilare perfettamente il linguaggio fotografico utilizzandolo per definire e completare le proprie creazioni”.

Anche la sezione sui giardini è ricca di quadri davanti ai quali sostare in ammirazione. In quella su New York e il successo americano mi sono imbattuto in un capolavoro che vidi per la prima volta nella spettacolare mostra “Painting the Modern Garden. Monet to Matisse” allestita alla Royal Academy of Arts di Londra nel 2016. È il ritratto di Louis Comfort Tiffany (celebre designer amico del pittore), dipinto a olio su tela nel 1911, che ha varcato di nuovo l’Oceano Atlantico, in prestito dalla Hispanic Society of America di New York.
Quest’opera da sola meriterebbe il prezzo del biglietto d’ingresso alla mostra “Joaquín Sorolla. Pittore di luce”. Per vostra fortuna ce ne sono altre cinquantanove, tutte da ammirare.
Saul Stucchi
Didascalie:
- Joaquín Sorolla y Bastida
Istantanea, Biarritz, 1906
Olio su tela, 62 x 93,5 cm
Museo Sorolla, Madrid
N. Inv. MS 776 - Joaquín Sorolla y Bastida
La vasca dell’Alcázar di Siviglia, 1910
Olio su tela, 82,5 x 105,5 cm
Museo Sorolla, Madrid
N. Inv. MS 854
Joaquín Sorolla. Pittore di luce
Informazioni sulla mostraDove
Palazzo RealePiazza del Duomo 12, Milano
Quando
Dal 25 febbraio al 26 giugno 2022Orari e prezzi
Orari: da martedì a domenica 10.00 – 19.30giovedì chiusura alle 22.30
Lunedì chiuso
Ultimo ingresso un’ora prima
Biglietti: intero 14 €; ridotti 12/10/8/6 €