Rimane tempo fino a domenica 3 marzo per visitare la mostra Goya. La ribellione della ragione, allestita al Palazzo Reale di Milano. È organizzata dallo stesso Palazzo Reale, Comune di Milano – Cultura con 24 ORE Cultura in collaborazione con la Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, per la curatela di Víctor Nieto Alcaide.
La settantina di opere selezionate – tra dipinti, acqueforti e matrici con le quali venivano realizzate le incisioni a cui si deve una buona parte della notorietà dell’artista aragonese (1746 – 1828) – sono disposte lungo un percorso che è insieme cronologico e tematico. Queste sono le sezioni che lo compongono:
- Goya, protagonista del suo tempo. L’apprendistato e gli esordi
- Il popolo si diverte
- Le commissioni e la clientela
- Amicizie illuminate
- “Vigilare e denunciare”
- Goya e la guerra
- La libertà critica e l’allargamento dell’immaginazione

Si può seguirne il dipanarsi usufruendo dell’audioguida compresa nel biglietto d’ingresso, uno dei punti di forza della mostra. Come purtroppo accade spesso, va invece segnalata la presenza di alcune didascalie con caratteri troppo piccoli, almeno per visitatori che non hanno più la vista di una volta.
Altra pecca è la presenza di due sole panche lungo il percorso: una posta di fronte al ritratto del nipote Mariano (Marianito), figlio di Javier, l’unico dei sei figli del pittore a superare l’infanzia; l’altra nella sala che ospita Il Colosso (attribuito al pennello di Goya). Ce ne sono poi altre due nella sala finale in cui viene proiettata una videoinstallazione – curata da NEO (Narrative Environment Operas) – dedicata all’opera grafica.
Le opere sono ben distribuite, anche una sola per parete, a differenza di quanto capita in altre mostre in cui i quadri sono posti a breve distanza l’uno dall’altro con uno sgradevole effetto di soffocamento. A segnalare il passaggio da una sezione all’altra contribuiscono anche i colori dell’allestimento firmato dallo Studio Novembre.
Il percorso – che copre grosso modo il periodo che va dallo scoppio della Rivoluzione francese a Waterloo – si apre e si chiude con un autoritratto: il primo è l’Autoritratto al cavalletto dipinto nel 1785, arrivato in prestito dalla Real Academia de Bellas Artes de San Fernando di Madrid, identica provenienza del secondo, eseguito a trent’anni di distanza.

Numerosi e tutti di altissimo livello i ritratti presenti in mostra (peccato manchi il Ritratto del Duca al centro di un delizioso film diretto da Roger Michell). Bello l’accostamento di gigantografie di opere accanto agli originali. Da gustare nei minimi dettagli tutte le opere della serie dei Disastri della guerra e dei Capricci, tra cui il celeberrimo El sueño de la razón produce monstruos.
Significativa la presenza di opere prestate da collezionisti privati, come il Ritratto di Juan López de Robredo o l’olio su latta Suerte de matar dalla serie Escenas de toros.
I pannelli di sala – oltre all’audioguida sopra menzionata – raccontano la vita e la carriera dell’artista, il suo fastidio per i lavori su commissione, la sordità, l’emancipazione e la consapevolezza dello status raggiunto, a conferma del proprio valore. All’età di quarant’anni scriveva in una lettera all’amico Martín Zapater: “Ho ormai stabilito uno stile di vita invidiabile, e se qualcuno vuole qualcosa da me deve venire da me”.
Sul pannello dedicato alle incisioni possiamo invece leggere:
Nella produzione grafica, Goya, non costretto dai vincoli imposti dal lavoro su commissione, dà libero sfogo all’invenzione. Ma alla fantasia di cui dà prova – stupefacente e tuttora modernissima – si accompagna con altrettanta evidenza un profondo senso morale, il sentimento di una dolorosa partecipazione alla tragedia delle vicende umane e alla loro crudele follia”.
Non perdete l’occasione di ammirare le opere di questo Maestro.
Saul Stucchi
Didascalie:
- Un’immagine dell’allestimento della mostra
Foto di Carlotta Coppo - Francisco Goya y Lucientes
Autoritratto (1815)
Olio su tavola
Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, Madrid
Goya. La ribellione della ragione
Informazioni sulla mostraDove
Palazzo RealePiazza del Duomo 12, Milano
Quando
Dal 31 ottobre 2023 al 3 marzo 2024Orari e prezzi
Orari: da martedì a domenica 10:00 – 19:30Giovedì 10:00 – 22:30
La biglietteria chiude un’ora prima
Lunedì chiuso
Biglietti: intero 15 €; ridotti 13/12/10 €