Alla Fondazione Folon a La Hulpe, nella regione belga della Vallonia – a una ventina di chilometri da Bruxelles – è in corso la mostra “Hugo Pratt. Les chemins du rêve” ovvero “Hugo Pratt. Le strade del sogno”.
Chi ci va può perdersi in tre distinti sogni che finiscono poi col mescolarsi tra loro. Innanzitutto la Tenuta Solvay che è un parco meraviglioso. Poi la mostra e infine la Fondazione Folon stessa, con la collezione permanente dell’artista belga scomparso nel 2005.

La mostra è curata da Patrizia Zanotti, colorista delle tavole di Pratt e sua storica collaboratrice, e da Cristina Taverna della Galleria Nuages di Milano. Questa è la prima esposizione dedicata al tema del sogno nell’opera di Hugo Pratt, al suo universo onirico che non si limitava al solo Corto Maltese, ma includeva molte altre storie e personaggi. Penso per esempio a “L’Uomo del Sertao” e a “Wheeling”, una storia ambientata nel Nord America della guerra franco-indiana, alla fine del Settecento.
Sono esposte una sessantina di opere originali, tra acquerelli e tavole. Le tavole selezionate – prestate da collezionisti privati – illustrano bene il concetto di “letteratura disegnata” con cui Pratt amava definire la sua arte del fumetto.
Il percorso si articola in 3 sezioni, dedicate rispettivamente alla Natura, al Tempo e ai Personaggi.

L’allestimento scenografico è tenue, vaporoso come l’atmosfera onirica, la magia che si respira in ogni storia di Pratt, che il protagonista sia o meno Corto Maltese. Sulle pareti del percorso sono riprodotte in francese alcune citazioni estrapolate da interviste.
In una del 1995 Pratt ha detto:
Racconto la verità come se fosse una cosa falsa. A differenza di molti altri che raccontano cose false volendole far passare per vere, in questo modo la lettura diventa doppia, tripla e il lettore trova che certe cose che ho detto erano vere, allora gli viene una gran voglia di andare alla loro ricerca”.
Questa citazione è riportata sulla quarta di copertina del catalogo (anch’esso un piccolo sogno da sfogliare, tanto è fatto bene).
Gli appassionati di Pratt ritrovano qui molti dei suoi personaggi più celebri e amati, a cominciare dal marinaio maltese. E poi Rasputin e Bocca Dorata, la filosofa neoplatonica Hipazia (ispirata alla scienziata alessandrina), ma anche Sandman l’Omino del Sonno – personaggio del folklore del Nord Europa, che fa sognare spargendo granelli di sabbia sugli occhi… Saint-Exupéry e il suo Piccolo Principe…

Nelle sue tavole Pratt mescolava fiabe, racconti, leggende, miti, storie e la Storia con la S maiuscola. Per lui il sogno era lo strumento, la porta, che consentiva di passare da un piano all’altro mantenendo la coerenza narrativa. Era un procedimento narrativo che permetteva, per esempio, che gli animali parlassero e interagissero senza alcun problema con gli esseri umani.

In un testo del 1980 citato da Vincenzo Mollica nel suo “Pratt & Corto” (Einaudi), Milo Manara ha scritto:
Hugo Pratt è il più grande disegnatore del mondo. La sua capacità evocativa è talmente coinvolgente che il suo continuo avvicinarsi all’essenzialità grafica riesce addirittura ad aggiungere nuove suggestioni al disegno, invece di toglierne. Paradossalmente, diminuendo i segni, aumenta la descrizione.”
E poco più avanti:
Lui dice che arriverà a raccontare una storia intera con un solo gesto, un ammiccamento impercettibile. E io ci credo”. Ci credeva Manara nel 1980, non facciamo fatica a crederci noi quasi quarant’anni dopo.
Ecco. Questa mostra sul sogno mette in evidenza la potenza evocativa del segno di Pratt che tanto amava la poesia. Il suo era un segno polisemico, ricco di significato quanto sono ricchi di sfumature i suoi acquerelli.
Vorrei finire con un’altra passione di Hugo Pratt: le uniformi. Chi va alla Fondazione Folon, dopo aver visitato la mostra e la collezione permanente, non perda l’occasione di visitare il Museo Wellington e il sito della battaglia di Waterloo. Il paradiso delle uniformi…
Saul Stucchi
Didascalie:
Hugo Pratt
J’avais un rendez-vous
Acquerello, 1994
© Cong SA, Svizzera
Hugo Pratt
Les Années Corto, agenda 1991
Tecnica mista, 1990
© Cong SA, Svizzera
Hugo Pratt
Morgana, Les femmes de Corto Maltese
Acquerello, 1994
© Cong SA, Svizzera
Hugo Pratt
Corto Maltese – New Ireland – J’avais un rendez-vous
Acquerello, 1994
© Cong SA, Svizzera
Hugo Pratt, les chemins du rêve
Dal 25 maggio al 24 novembre 2019
Orari:
da martedì a venerdì 9:00 – 17:00
weekend 10:00 – 18:00
Biglietti:
mostra temporanea 7 €
mostra + museo 13 €
Fondation Folon
Drève de la Ramée 6A
La Hulpe (Belgio)
Informazioni:
Informazioni sulla Vallonia:
Ufficio Belga per il Turismo Vallonia
Tel. 02.86463136
http://valloniabelgioturismo.it