Rimane un mese, per la precisione fino al 19 marzo 2023, per visitare la mostra I pittori di Pompei, allestita al Museo Civico Archeologico di Bologna. Prodotta da MondoMostre, è curata da Mario Grimaldi e presenta al pubblico più di cento opere in prestito dal MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Sono disposte lungo un percorso espositivo che si articola in sezioni tematiche. Questi gli argomenti:
- i pittori
- tecnica, strumenti e colori
- modelli e soggetti
- il mito
- teatro e musica
- architettura e paesaggio
- xenia, ovvero le scene che noi chiamiamo di natura morta
- contesti
Una pianta mostra la provenienza degli affreschi esposti in mostra, quasi una guida turistica per viaggiare insieme nel tempo e nello spazio, dalla Bologna di oggi all’area vesuviana del I secolo dopo Cristo, prima della catastrofica eruzione. Un altro pannello illustra le evoluzioni e le caratteristiche dei quattro stili pittorici pompeiani.

I visitatori più curiosi possono passare un bel po’ di tempo a scorrere l’ampio pannello dedicato alle opere d’arte pittorica greca a Roma, con le informazioni sui donatori, i luoghi e le opere. Ci sono poi brevi profili dei pittori e delle pittrici di cui si sia conservato qualche dato. La fonte principale è la Storia naturale di Plinio il Vecchio che ci ha tramandato, per esempio, alcune notizie su Iaia di Cizico che dipingeva soprattutto ritratti, tra cui un suo autoritratto allo specchio, mentre il nome di un Seleuco ci è noto dal graffito lasciato sull’affresco con Ino e Dioniso bambino nella Villa della Farnesina a Roma.
Interessante è anche l’approfondimento sul valore dei vari pigmenti. Tra i più costosi c’era il blu egiziano, Caeruleum Aegyptium. Carissimo era anche il pigmento porpora che poteva toccare il prezzo di 480 assi per libbra, quasi quattro volte quello del blu egiziano.

Segnalo qui una breve selezione dei pezzi che mi sono particolarmente piaciuti, come la scena dipinta a pigmento su marmo nel III stile raffigurante alcune giocatrici di astragali, da Ercolano, o il quadretto dipinto ad affresco secondo il IV stile, staccato dalla cosiddetta Casa del Chirurgo di Pompei, che mostra una pittrice intenta all’opera. Dalla Villa di Diomede proviene invece una natura morta con cesto di fichi e uccelli.
Impossibile citare tutte le varianti delle scene mitologiche: Achille a Sciro (tra parentesi, al Teatro Real di Madrid è in cartellone fino al 23 febbraio l’omonima opera drammatica in tre atti musicata da Francesco Corselli su libretto di Pietro Metastasio), il giudizio di Paride, le Tre Grazie, Selene ed Endimione, Ercole e Onfale…
Riguardo a quest’ultimo motivo, l’affresco dal triclinio della Casa di Marco Lucrezio a Pompei si merita senza dubbio di essere menzionato tra i pezzi più clamorosi dell’esposizione. Nel novero va inclusa anche la scena che raffigura un filosofo con Macedonia e Persia. L’affresco è stato strappato dalla parete ovest dell’oecus (ovvero la sala destinata ai banchetti) della Villa di Fannio Sinistore a Boscoreale. Misura quasi tre metri e mezzo in larghezza per 2,4 m in altezza ed è stato dipinto nel primo secolo a.C. in quello che viene chiamato II stile.

A proposito di banchetti: è esposta anche una piccola scena di simposio su cui una mano anonima ha tracciato dei graffiti. Nell’angolo in basso a destra è rappresentato un convitato che ha decisamente ecceduto col vino: è piegato in due mentre vomita, sorretto da un servo.
Ma non ci sono soltanto affreschi. Tra i pezzi in mostra, infatti, si può ammirare anche un sedile in bronzo e legno (quest’ultimo da restauro moderno) con intarsi di argento e rame. E poi lucerne, un candelabro, un attingitoio, un colino, una brocca da vino e un pezzo di pane carbonizzato. Per quest’ultimo la datazione non può che essere precisa: 79 d.C.
Saul Stucchi
Didascalie:
- Donna che dipinge un erma di Priapo
Pompei, VI, 1, 10, Casa del Chirurgo, sala 19, sezione centrale, dipinto
Affresco, 45 x 45 cm
MANN, inv. 9018
I secolo d.C. – IV stile - Le foto dell’allestimento sono di Roberto Serra – Courtesy MondoMostre
I pittori di Pompei
Informazioni sulla mostraDove
Museo Civico ArcheologicoVia dell’Archiginnasio 2, Bologna
Quando
Dal 23 settembre 2022 al 19 marzo 2023Orari e prezzi
Orari: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì 10.00 – 19.00sabato e domenica 10.00 – 20.00
martedì chiuso
ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Biglietti: intero 14 €; ridotti 12/10/5 €