Fino al 28 maggio il Teatro dell’Arte della Triennale di Milano ospita due spettacoli davvero particolari. Il filo che li accomuna è la lingua sarda, legame più forte di quanto possa apparire a prima vista, che avvicina due proposte sceniche molto diverse tra loro.
[codice-adsense-float]Alle ore 19.30 (la domenica alle 16.00) va in scena nello spazio più intimo e informale accanto alla sala vera e propria “Esodo” di e con Valentino Mannias, accompagnato dalla musica dal vivo di Luca Spanu (più di una spalla sonora).
Alle 21.00, invece, è il turno di “Macbettu” di Alessandro Serra, tratto dal dramma scozzese di Shakespeare (ne scriveremo a breve).
Tributo allo scrittore cagliaritano Sergio Atzeni, scomparso prematuramente e tragicamente nel 1995 investito da un’onda sull’Isola di San Pietro, “Esodo” è il racconto del viaggio iniziatico di Giancarlo, costretto a lasciare l’Isola per trovare lavoro in Continente. Come migliaia di Sardi prima di lui, come migliaia dopo di lui.
Sono gli anni Settanta e Giancarlo prende la nave per andare a Venezia, dove frequenterà l’Accademia del Turismo. Ma deve prima affrontare il rito di passaggio della separazione dalla famiglia: “Bona fortuna e bonu viaggiu fillu miu, e abarra attentu!”, ovvero “stai attento!”, gli dice il padre.
Quello che lascia è un piccolo mondo antico, idilliaco, che Mannias rievoca attraverso la lettura (toccante) di un brano da “Passavamo sulla terra leggeri”:
A parte la follia di ucciderci l’un l’altro per motivi irrilevanti, eravamo felici. Le piante e le paludi erano fertili, i monti ricchi di pascolo e fonti. Il cibo non mancava neppure negli anni di carestia. Facevamo un vino colore del sangue, dolce al palato e portatore di sogni allegri.
Quello che invece trova è un gruppo di giovani di belle speranze come lui, arrivati da tutta Italia. Ma è con il conterraneo che vivrà l’esperienza “pratica” nel settore alberghiero, in un paesino del Friuli che è l’opposto della sua Sardegna.
Mannias recita con tutto il corpo, in una prova fisica non indifferente, soprattutto nella scena del servizio al cenone di Natale. Gli fa da contraltare il pacato Spanu che comunica con i suoni (la sua versatilità mi ha fatto tornare alla mente quella del percussionista Tobias Dutschke, cameriere nell’opera “La ciudad de las mentiras”).
E poi, via tutti a vedere il “Macbettu”, come consiglia lo stesso Mannias.
Saul Stucchi
Foto di Sardegna Teatro
Dal 23 al 28 maggio 2017
Esodo
- di Valentino Mannias
- con Valentino Mannias e Luca Spanu
- musica Luca Spanu
- produzione Sardegna Teatro
Orari: martedì – sabato 19.30; domenica 16.00 (durata 70′)
Biglietti: intero 15 €; ridotto 10 €
Teatro dell’Arte
Viale Alemagna 6
Milano
Informazioni:
Tel. 02.724341
www.triennale.org/teatro