Per usare un’immagine cara al musicologo Raffaele Mellace – che vi ricorre per aprire il pieghevole di sala degli appuntamenti di metà marzo dei Pomeriggi Musicali di Milano – il mio programma di oggi impagina alcune delle opere più celebri e amate dei tre sommi compositori (almeno per limitarci alla musica occidentale).
Stamattina in anteprima ho assistito all’esecuzione della Sinfonia n.6 di Beethoven e della Sinfonia n. 40 di Mozart, suonate dall’Orchestra dei Pomeriggi Musicali sotto la direzione di Daniele Fasolis. Il concerto sarà replicato questa sera alle 20.00 e sabato 15 marzo alle 17.00, sempre al Teatro Dal Verme.

Il calendario prevede altre due esecuzioni, rispettivamente venerdì 14 alle 20.45 al Teatro Sociale di Sondrio e domenica 16 marzo al Teatro Civico “R. De Silva” di Rho (in entrambi i casi come parte della programmazione del Circuito sinfonico lombardo).
Al termine del concerto di stamattina il direttore Fasolis ha significativamente sollevato davanti al folto pubblico che applaudiva calorosamente gli spartiti di Beethoven e di Mozart, quasi un’ostensione per rendere omaggio ai due grandissimi, dopo aver ringraziato singolarmente molti dei componenti dell’orchestra (in particolare i fiati) e poi tutto l’ensemble.
Nutrita la parte di pubblico formata da alunni di scuole musicali. È stato un piacere osservarne le reazioni, soprattutto quando Diego Guaglianone ci ha dato dentro con i timpani nel quarto movimento della Pastorale, l’Allegro del Temporale. Mentre l’orchestra ci accompagnava nei cinque capitoli (eccezionale l’architettura dell’opera) della Sinfonia n. 6, io ripensavo al dialogo tra il maestro Nicola Campogrande e lo scienziato Stefano Mancuso, quel concerto – spettacolo dal titolo Il pianeta delle piante andato in scena all’Auditorium lo scorso 22 febbraio.
Per tornare al professor Mellace e alla celeberrima pagina mozartiana (Sinfonia n. 40 in Sol minore K550) che chiude il programma odierno, mi domando se gli studenti abbiano letto (e meditato su) le sue note, di cui riporto una citazione: “Nella distratta abitudine all’ascolto della nostra società, il tema inaugurale della sinfonia è svilito a jingle da cellulare, con l’inevitabile conseguenza di annichilire la vibrante tensione tragica che abita quel motivo fascinoso”.
Ecco, per combattere – per quanto posso – la distratta abitudine all’ascolto questa sera assisterò alle Gallerie d’Italia di Milano al primo concerto della seconda edizione della rassegna Suoni Trasfigurati: il violinista Fulvio Luciani eseguirà le Partite per violino solo di Johann Sebastian Bach (il terzo della triade dei sommi, sopra citata, forse il più grande in assoluto…).
Il prossimo appuntamento con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali sarà con una delle pagine più note della musica occidentale, la Sinfonia n. 9 di Beethoven, ancora con la direzione di Diego Fasolis: il 20 e il 22 marzo.
I POMERIGGI MUSICALI
Teatro Dal Verme
Via San Giovanni sul Muro 2
Milano
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