Un concerto fuori dall’ordinario quello proposto dall’Orchestra I Pomeriggi Musicali in anteprima questa mattina al Teatro Dal Verme di Milano e in replica questa sera alle 20.00 e poi sabato 26 aprile alle 17.00, con un’ulteriore replica al Teatro Sociale di Mantova – all’interno della programmazione del Circuito sinfonico lombardo – domenica 27 aprile alle 18.00.

A dirigere l’ensemble Federico Mondelci, per lo più impegnato a esibirsi al sassofono, nelle due versioni che ha suonato, alternandole all’occorrenza.
Fuori dall’ordinario sia per il programma sia per l’occasione. L’improvvisa scomparsa di papa Francesco, pochi giorni fa, ha inevitabilmente modificato l’atmosfera che si respira nelle manifestazioni pubbliche. Così il direttore Mondelci ha preso il microfono per annunciare che, d’accordo con l’orchestra, il concerto sarebbe stato aperto da un brano fuori programma, opera di “un compositore argentino” – che non ha menzionato – in segno di omaggio per il pontefice.
In forte contrasto gli è succeduta una Suite che Roberto Granata ha realizzato da West Side Story. Questo il programma che è stato eseguito, come sempre diviso da un breve intervallo:
- Leonard Bernstein, West Side Story Suite per sassofono e orchestra sinfonica
- Ennio Morricone, Musiche da Film per orchestra sinfonica
- Nino Rota, Musical Portrait per sassofono e orchestra sinfonica
Nelle note di sala il musicologo Raffaele Mellace scrive:
Il sassofono, il cinema, un trio di musicisti formidabili del secondo Novecento: ingredienti d’un programma che volta pagina rispetto alla programmazione consueta, per adottare il linguaggio della modernità nella sua accezione più accattivante e seducente. Programma che, sotto il cappello del grande schermo per cui queste musiche vennero concepite o riprese, unisce le due sponde dell’Atlantico”.
Dunque sassofono, cinema e tre grandi musicisti. Lo strumento inventato poco più di due secoli fa da Adolphe Sax non è soltanto uno degli strumenti più giovani dell’orchestra (come scrive Mellace), è anche uno dei meno “sobri”. Ma siamo portati a credere che il papa “venuto dalla fine del mondo” apprezzerebbe le sue note molto più dell’ipocrisia pelosa di tanti sepolcri imbiancati, al di qua e al di là dell’oceano e del Tevere.
Alla ripresa dopo l’intervallo il direttore Mondelci ha speso due parole sulle musiche di Morricone e di Rota e sui rispettivi modi di comporre, che potremmo definire antitetici. La voce del regista (almeno credo) nascosto al lato del palcoscenico si è fatta sentire per chiedergli che rivelasse il nome dell’autore del brano scelto per aprire il concerto. Si trattava della Melodia in La minore di Astor Piazzolla (avevo immaginato che fosse lui). “Tra l’altro – ha aggiunto a voce Mondelci dopo aver restituito il microfono – papa Francesco diceva che da giovane gli piaceva ballare il tango”.
La seconda parte del programma è un tuffo nella memoria collettiva del pubblico italiano e mi è venuto da pensare a quanto l’aggettivo “felliniano” sia debitore alle note di Nino Rota. Ma ho anche pensato al fondamentale contributo della moglie di Morricone, sua prima ascoltatrice e critica. Solo quello che pareva buono a lei passava il vaglio. Lo stesso ruolo aveva la moglie di Sciascia, sua prima e spesso anche seconda lettrice, come ricorda Silvana La Spina nel suo nuovo romanzo Un rebus per Leonardo Sciascia (Marsilio).
Il prossimo appuntamento dell’ottantesima stagione sinfonica dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali – significativamente intitolata 80 suonati – è per l’8 e 10 maggio, quando saranno ospiti Louis Lortie (pianoforte e concertatore) e Illia Ovcharenko (pianoforte) che si esibiranno in un dittico di pesi massimi. Il primo pannello sarà costituito dal Concerto per due pianoforti n. 10 in Mi bemolle maggiore K365 di Mozart, a cui risponderà il Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra in Mi bemolle maggiore op. 73 “Imperatore” di Beethoven.
Saul Stucchi
I POMERIGGI MUSICALI
Teatro Dal Verme
Via San Giovanni sul Muro 2
Milano
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