Alle cinque mostre da visitare a Roma in primavera, segnalate ieri, risponde oggi la proposta di altrettante esposizioni da non perdere a Parigi, sempre in questa stagione. La breve – ma intensa – selezione non può che aprirsi con il museo più importante della capitale francese e una delle mete culturali più gettonate al mondo.
Cimabue

Al Museo del Louvre rimarrà aperta ancora per qualche giorno – per la precisione fino a sabato 12 maggio – la mostra Revoir Cimabue. Aux origines de la peinture italienne, organizzata attorno a due importanti eventi: il restauro della monumentale Maestà e l’acquisto di un pannello inedito ritrovato in Francia nel 2019, La derisione di Cristo. Classificato come tesoro nazionale, è entrato nelle collezioni del Louvre nel 2023. La mostra, curata da Thomas Bohl del Dipartimento di Pittura dello stesso museo, mette insieme una quarantina di opere lungo un percorso che si chiude con la tavola raffigurante Le stigmate di San Francesco di Giotto.
Informazioni: www.louvre.fr/
Artemisia
Ci sarà invece tempo fino al 3 agosto per visitare la mostra Artemisia. Eroina dell’arte allestita al Museo Jacquemart-André. Anche per la panoramica sulla carriera della pittrice barocca, figlia di Orazio Gentileschi, sono state selezionate una quarantina di opere, tra cui Esther e Assuero, tela prestata dal Metropolitan Museum of Art di New York e l’Autoritratto come suonatrice di liuto, concesso dal Wadsworth Atheneum Museum of Art di Hartford, capitale del Connecticut. Numerose, naturalmente, le opere arrivate dall’Italia, come la scenografica (e molto caravaggesca) tela Giuditta decapita Oloferne, prestata dagli Uffizi di Firenze.
Informazioni: www.musee-jacquemart-andre.com
Gaza
Trésors sauvés de Gaza – 5000 ans d’histoire, ovvero Tesori salvati di Gaza – 5000 mila anni di storia è il titolo della mostra che si potrà visitare all’Institut du Monde Arabe fino al 2 novembre 2025. Presenta al pubblico una selezione di reperti – anfore, stele funerarie, mosaici, statuette… – provenienti dagli oltre 500 oggetti che dal 2007 sono custoditi al Museo d’arte e di storia di Ginevra e che da allora attendono di tornare all’Autorità nazionale palestinese a cui appartengono. Come dice il titolo, coprono un lunghissimo arco temporale che si dispiega dall’età del bronzo all’epoca ottomana.
Informazioni: www.imarabe.org
Rinascimento
Fino al 5 ottobre all’Hôtel de la Marine in Place de la Concorde si potranno ammirare dei veri e propri gioielli della collezione Al Thani, selezionati per due distinte mostre, intitolate rispettivamente Tesori del Rinascimento (seconda parte di un progetto espositivo iniziato l’anno scorso con una mostra che metteva in dialogo opere della collezione con pezzi del Victoria & Albert Museum di Londra) e I colori parlano tutte le lingue. Una quarantina le opere della prima e circa il doppio quelle presentate nella seconda, il cui titolo è una citazione dal saggista del Settecento Joseph Addison, considerato il padre del giornalismo inglese.
Informazioni: www.thealthanicollection.com
Arte degenerata

Rimane circa un mese di tempo per visitare la mostra L’arte “degenerata”: il processo all’arte moderna sotto il nazismo, allestita al Museo Nazionale Picasso: chiuderà infatti i battenti il prossimo 25 maggio. Si tratta della prima esposizione su questo tema organizzata in Francia. Il titolo rimanda a quello di Entartete Kunst con cui nel 1937 erano state esposte a Monaco di Baviera oltre settecento opere di un centinaio di artisti del calibro di Kandinskij, Klee e lo stesso Picasso, selezionate per mostrarne al pubblico il lato appunto “degenerato” secondo l’aberrante punto di vista dell’estetica nazionalsocialista.
Didascalia:
George Grosz, Metropolis (1916 – 1917)
Olio su tela, Museo Nacional Thyssen Bornemisza, Madrid
© Estate of George Grosz, Princeton, N.J. / Adagp, Paris, 2024
Informazioni: www.museepicassoparis.fr