Continua la lettura a tappe della “Biblioteca” del patriarca bizantino Fozio, seguendo la nuova edizione per i tipi delle Edizioni della Normale di Pisa, a cura di Nunzio Bianchi e Claudio Schiano, con introduzione di Luciano Canfora.

- p.60: disamina del libricino “Narrazioni” di Conone, racconto per racconto (ne contiene 50). Il primo è dedicato al re Mida
- p.61: prosegue il resoconto delle “Narrazioni” di Conone, dal racconto di Carno o Codro (n. 26) a quello dedicato a Cadmo (n. 37)
- p.62: ancora sulle “Narrazioni” di Conone, dal racconto “Il Milesio o il deposito” a quello incentrato sulla storia di Enea
- p.63: delle “Discussioni teologiche aritmetiche” di Nicomaco di Gerasa desta meraviglia il titolo, mentre l’opera è pretenziosa
- p.64: “Notazioni sparse di fatti incredibili su fiumi, sorgenti e laghi” di Sozione (il filosofo peripatetico di età tiberiana?)
- p.65: le “Storie nuove per erudire” di Tolomeo figlio di Efestione sono ricche di informazioni ma anche di elementi sconcertanti
- p.66: prosegue la recensione delle “Storie nuove per erudire” di Tolomeo, miniera di spigolature e versioni eccentriche di miti
Tra asceti e medici
- p.67: letto un libro di san Massimo confessore in cui l’autore sosteneva che il male sia un calo di energia o un moto irrazionale
- p.68: ancora di san Massimo confessore: “nella sua opera dilagano oscurità e ambiguità” perché non si preoccupa di essere chiaro
- p.69: lette 49 opere di Sant’Efrem. Pur se in stile comune, mostrano una profonda forza di persuasione e da loro stilla dolcezza
- p.70: lette alcune opere che hanno per fine “realizzare una condotta di vita ascetica” attraverso l’esempio di uomini virtuosi
- p.71: dopo alcune schede molto sintetiche, la 209 si dilunga sugli 80 discorsi di Dione di Prusa, soprannominato Crisostomo
- p.72: la scheda 211 è una replica, quasi identica, della 185 (vedi puntata 59), concernente i “Reticolati” di Dionigi di Egea
- p.73: letti un trattato storico di Agatarchide di Cnido e “Sulla provvidenza e il destino” di Ierocle, filosofo neoplatonico
- p.74: “letti quattro scritti, nei quali è tutto racchiuso il trattato di medicina composto da Oribasio“, medico del IV sec. d.C.
- p.75: dopo i libri di medicina di Oribasio pergameno è il turno di quelli di Teone archiatria di Alessandria e di Aezio di Amida
- p.76: prosegue la disanima dell’opera di medicina di Aezio di Amida. I suoi 16 libri possono ben competere con i 70 di Oribasio
Il “Trattato sull’Incarnazione” di Giobio
- p.77: letta l’opera “Trattato sull’Incarnazione” del monaco Giobio di cui non sappiamo nulla oltre a quanto dice qui Fozio
- p.78: ancora sul “Trattato sull’Incarnazione” del monaco Giobio, autore laborioso: del peccato e della doppia natura dell’uomo
- p.79: prosegue la lunga recensione del “Trattato sull’Incarnazione” del monaco Giobio, con disquisizioni sulla santissima Trinità
- p.80: ancora sul “Trattato sull’Incarnazione” del monaco Giobio, con elucubrazioni #comesefosseantani @scuolanormale

- p.81: ancora sul Trattato di Giobio. Il capitolo 30 approfondisce il tema dei “terremoti” annuncianti le Persone della Trinità
- p.82: prosegue l’interminabile disamina del “Trattato sull’Incarnazione” di Giobio. Approdiamo al cap. 33 che chiude il 7° libro
- p.83: siamo al 9° libro e ancora non appare all’orizzonte la fine della recensione del “Trattato sull’Incarnazione” di Giobio…
- p.84: nel capitolo 39° del suo Trattato Giobio “esamina e concilia l’apparente discordanza delle Sacre Scritture”. Niente di meno
- p.85: nel cap. 44° il monaco Giobio “indaga perché coloro che si accostano al lavacro della rigenerazione rinunciano a Satana”
- p.86: eccoci alla fine della recensione del “Trattato sull’Incarnazione” di Giobio, “autore speculativo ed esperto in teologia”!
- p.87: inizia la disamina dell’opera “Contro il destino” di Diodoro vescovo di Tarso, in 8 libri. La parola chiave è “genitura”
- p.88: prosegue la demolizione della teoria della “genitura” e del dominio assoluto del destino e delle stelle: enormi sciocchezze
- p.89: da qualsiasi punto di vista la si consideri, la dottrina del destino risulta priva di consistenza, empia e blasfema
- p.90: questo passaggio del “Contro il destino” del vescovo Diodoro ricorda l’enigmatico racconto “I teologi” di Borges (L’Aleph)

A cura di Saul Stucchi
- Fozio
Biblioteca
introduzione di Luciano Canfora
a cura di Nunzio Bianchi e Claudio Schiano
Edizioni della Normale
pp. XCIV-1300, 120 €