Un tempo le stazioni ferroviarie erano un centro di servizi, non soltanto un punto di partenza e di arrivo. Centro di servizi, però, per una categoria ben definita di persone (quando ancora non si parlava di “utenti”): i viaggiatori. I viaggiatori ci sono ancora, anzi sono (siamo) molti più di prima. Ci sono i pendolari, i turisti low-cost, i viaggiatori che amano la lentezza e hanno un portafoglio capace di soddisfarne il desiderio di tempi dilatati su misura, i migranti, i passeggeri per caso… Ciascuno con la propria storia alle spalle e una destinazione davanti a sé da raggiungere. E molto spesso uno o più bagagli.
Può capitare, per esempio, di arrivare alla stazione ferroviaria di Savona. Diciamolo: la città ligure non è tra le principali mete del turismo nazionale, ma ha il suo fascino, soprattutto nel centro storico, dove da qualche mese ha aperto lo spettacolare Museo della Ceramica (ne parleremo a breve). E poi Savona è un terminale molto importante per i traghetti verso la Sardegna e la Corsica. Dunque non è proprio un evento rarissimo che vi approdi qualche turista a piedi appesantito dai propri bagagli. Ma non gli venga in mente di andare alla stazione ferroviaria per depositarli! Per il semplice motivo che la stazione ferroviaria NON ha un deposito bagagli.
La stazione ferroviaria ha un ampio supermercato, qualche bar, il tabaccaio e – non ci crederete! – addirittura una videolotteria. La speranza è che qualche “utente” (turista, pendolare, viaggiatore o migrante non importa) sia così fortunato da vincere qualche milione di euro e così illuminato da offrire alla comunità un servizio così inutile come il deposito bagagli. Locali commerciali a disposizione ce ne sono ancora. Se volete affittarli, non avete altro da fare che contattare Centostazioni del Gruppo Ferrovie dello Stato. Ma se decidete di fare un sopralluogo, ricordatevi di viaggiare leggeri…
Saul Stucchi