A spasso tra ritagli e mostre
Prendo spunto da un articolo di Arbasino apparso su Repubblica del 30 dicembre (a proposito, se volete, potete leggere una mia breve recensione de Dall’Ellade a Bisanzio sul primo numero di ALIBI, qui in versione pdf). Lo scrittore parla delle tre mostre (romane) che ritiene più interessanti tra quelle da lui viste nel 2006, ovvero quella organizzata per mettere a confronto le due versioni de La conversione di San Paolo di Caravaggio, quella sul Laocoonte – ai Musei Vaticani – e infine quella sulla Cina imperiale allestita alle Scuderie del Quirinale. Su queste due ultime potete leggere un servizio sul numero 2 di ALIBI, attualmente in edicola. Purtroppo non ho fatto in tempo a vedere la prima: quando sono passato dalla chiesa di Santa Maria del Popolo la mostra era ancora chiusa. Le altre due invece le ho trovato particolarmente riuscite, nell’allestimento e nella validità del materiale esposto.
Facendo un breve ripasso delle mostre viste quest’anno, pongo però al primo posto quella – irripetibile – su Antonello da Messina, ancora alle Scuderie del Quirinale. La mostra impossibile è stata giustamente definita: sarà molto difficile rivedere insieme tante opere del pittore messinese.
E voi, invece, a quale mostra – in Italia o all’estero – date la vostra personale preferenza?
Spulciando tra i ritagli di giornale degli ultimi giorni mi sono imbattuto nella recensione di Gianni Clerici sul libro Etichette di Evelyn Waugh (su Repubblica). In sintesi: è un’educata stroncatura. Mi ha fatto tornare in mente un’altra brevissima recensione che lessi qualche mese fa durante un viaggio in treno da Milano a Roma. Campeggiava infatti nella rubrica dedicata ai libri sulla rivista di Trenitalia. L’estensore magnificava il volume di Waugh definendo l’autore una delle più famose viaggiatrici della sua epoca. Peccato che Waugh fosse un uomo! Un brutto passo falso, di quelli che capitano quando si recensiscono libri senza averli letti e senza neppure avere una minima conoscenza del loro autore. La cosa interessante è che viaggiavo verso Roma proprio per vedere le due mostre sul Laocoonte e sulla Cina imperiale.
PS: avrete sentito che dal primo gennaio (oggi) il costo dei biglietti delle ferrovie subiscono rincari più o meno pesanti. Beh, segnatevi almeno questo prezzo: un viaggio in seconda classe da Milano a Roma (o viceversa) passa a 51 euro netti.