Per parafrasare ancora una volta i Monty Python: “Ed ora qualcosa di completamente diverso”: IRONMAN European Tour 2016 PULA (Croazia).
È vero che tutto è cultura, ma un reportage di questo tipo, probabilmente non è mai apparso su ALIBI Online.
Il vostro “coraggioso” scriba, per l’occasione, si è proiettato laddove agiscono gli Ironmen, uomini con capacità superiori a quelle dell’uomo comune; si è mescolato ad atleti che fanno dello sforzo fisico (ai limiti delle loro possibilità), un punto d’orgoglio.
Procediamo con ordine. Questa manifestazione sportiva consta di tre discipline (nuoto, ciclismo e corsa) che vengono praticate senza soluzione di continuità. A ciò va aggiunto che le distanze da percorrere sono davvero impegnative (1900 metri in mare per il nuoto; 90 km in bicicletta su percorso sali-scendi e 21 km di corsa). Chi arriva al termine, anche al millesimo posto, ha davvero compiuto uno sforzo da uomo di ferro.
Personalmente, sarei soddisfatto se, con queste poche righe, riuscissi a comunicare anche in minima parte l’atmosfera che si viveva a Pula.
Nei giorni che hanno preceduto l’evento, i vari concorrenti si riconoscevano a naso e si scambiavano occhiate o parole complici. Mi raccontano fonti di prima mano che lo stesso clima si respira anche durante le gare: manca quell’agonismo esasperato o quell’istinto aggressivo che spesso accompagna le manifestazioni sportive.
Trattandosi di uno sforzo fisico notevole, non è affatto importante superare gli avversari, quanto raggiungere (o superare) i propri limiti. Così, spesso, durante la corsa o durante la gara in bici, è facile vedere atleti che incoraggiano i loro avversari e che li esortano a non mollare.
Perché raccontare tutto questo? Perché, in un mondo esasperato dal “successo” (spesso a scapito degli altri), questa prova rappresenta un ritorno all’uomo primitivo, a chi, fidando solo sulle sue forze, affronta sfide impegnative per il bene suo e della collettività.
Naturalmente non è tutto oro (trattandosi di iron-men) quello che luccica: restano parecchi dubbi su chi possa permettersi oggi di partecipare a un simile evento. È necessaria una disponibilità economica (anche se non eccessiva); è necessaria una disponibilità di tempo che non tutti hanno; è necessaria infine una motivazione alta, per allenarsi mesi e mesi in vista di qualche ora di gara.
Come dicevo all’inizio, anche questa è cultura: sicuramente un po’ diversa da quella artistica o libresca cui siamo abituati; ma, per chiudere con una citazione dotta, ricordiamo i nostri progenitori che parlavano di una “mens sana in corpore sano”…
L D S