Al Teatro Officina di Milano ieri sera ho assistito al reading Rinascere dalle macerie. 80 anni dalla strage di Gorla che verrà replicato oggi e poi domenica sera, in questo caso davanti al Monumento ai Piccoli Martiri di Gorla (condizioni meteo permettendo, altrimenti ancora in teatro). Come esplicita il titolo, è la ricorrenza dell’ottantesimo anniversario della strage l’occasione per rinnovare il ricordo di quanto accadde la mattina di venerdì 20 ottobre 1944.
Era una giornata meravigliosa e su Milano si apriva un cielo azzurro e senza nuvole che subito fa pensare a “quel cielo di Lombardia, così bello quand’è bello, così splendido, così in pace” di manzoniana memoria.
E invece era un cielo di guerra e avrebbe fatto piovere di lì a poco una grandine di bombe. I quartieri di Gorla e di Precotto vennero infatti colpiti da 80 tonnellate di esplosivo che causarono seicento morti. Di questi 184 furono bambini, alunni della scuola Francesco Crispi.
Nel dare avvio alla narrazione – “spettacolo” è termine che non ama – il regista Massimo de Vita ha ricordato che in mattina la recita è stata accolta da quattrocento ragazzi al Teatro dell’Elfo con un “silenzio attivo” che ne segnala il buon esito, confortandolo nel successo di quella che per lui è una parola sacra: “incontro”. Questo è proprio il proposito di Rinascere dalle macerie: fare incontrare i testimoni di ieri (non “protagonisti”) con le persone di oggi, in particolare i giovani.
Ma oggi cosa resta di quel dolore? Gli interpreti Daniela Airoldi Bianchi, Pietro Versari e Antonello Garofalo, a cui si aggiunge lo stesso de Vita, dichiarano in apertura la volontà di essere fedeli al racconto dei sopravvissuti. E con quelle testimonianze Nalini Vidoolah Mootoosamy ha intessuto una drammaturgia appunto rispettosa che non concede alla commozione niente di più di quello che esse si portano dentro.
Non ci sono sottolineature e insistenze. La tragedia della guerra è lì per quello che è, perfettamente sintetizzata dall’epigrafe sul Monumento ai Piccoli Martiri di Gorla che sovrasta la statua di una madre che regge tra le mani il corpo senza vita del figlio: “Ecco la guerra”.
L’esatta dinamica del bombardamento con la tragica sequela di errori e fatalità è stata ricostruita soltanto in tempi recenti, mentre le testimonianze raccolte raccontano dell’incomprensione degli allarmi (molti scambiarono il secondo, grande, con il primo, di avvistamento), le indicazioni confuse, la fuga nel rifugio, gli scoppi delle bombe, la carneficina.
Le contraddizioni non vengono annullate ma rispettate: ciascun sopravvissuto conservò nella memoria frammenti di suoni, visioni, emozioni differenti dagli altri. Alcuni scamparono perché avevano marinato la scuola – mentre fratelli e sorelle perirono nella strage -, altri vennero miracolosamente protetti da plafoniere crollate a far loro da scudo.
Per tutti, bambini e adulti, l’elaborazione del lutto fu lunga e traumatica, mai del tutto realizzata appieno. E come sarebbe potuto esserlo, se molti genitori, angosciati dal senso di colpa di aver mandato i figli a scuola in una giornata così serena, ideale per le operazioni dei bombardieri alleati, scelsero di battezzare i figli nati dopo quel tragico 20 ottobre con i nomi dei bambini morti? Molti si trovarono così a essere fratelli e sorelle di omonimi rimasti vittime delle bombe, alter ego per tutta la vita di fantasmi imprigionati nei detriti della scuola e nei ricordi.
Rinascere dalle macerie non vuole soltanto far riflettere sulla follia della guerra (delle guerre: al momento ce ne sono cinquantasei in giro per il mondo!), ma anche passare il testimone della memoria alle nuove generazioni.
Saul Stucchi
Rinascere dalle macerie
80 anni dalla strage di Gorla
Reading con Massimo de Vita, Daniela Airoldi Bianchi, Pietro Versari e Antonello GarofaloDrammaturgia di Nalini Vidoolah Mootoosamy
Progettazione e realizzazione contributi audio video di Enzo Biscardi
Regia di Massimo de Vita
Informazioni sullo spettacolo
Dove
Teatro OfficinaVia Sant’Erlembaldo 2, Milano
Quando
Venerdì 18 e sabato 19 ottobre 2024Orari e prezzi
Orari: 21.00Biglietti: ingresso gratuito