Chiuderà il prossimo 30 settembre la mostra “Egitto. Dei, faraoni, uomini” curata da Donatella Avanzo (curatore esecutivo), Emanuele Ciampini e Alessandro Roccati, allestita allo Spazio Aquileia 123 del Lido di Jesolo.

Lo confesso: sono entrato nello spazio espositivo con qualche remora. La campagna pubblicitaria degna di un mobilificio anni Ottanta e i colori un po’ pacchiani del sito web mi facevano temere una baracconata… e invece ne sono uscito soddisfatto. Al di là della spettacolarizzazione (inevitabile?), l’allestimento è ben fatto e i pezzi ben selezionati e interessanti.
Un giudizio positivo si meritano anche i pannelli didattici, ricchi di informazioni senza essere prolissi. Un po’ inquietante la sezione sull’imbalsamazione, con i manichini degli addetti a questa lunga e delicata operazione che mettono soggezione.

Quelli che a prima vista sembrano mucchi di sabbia – a sviare sono le sculture realizzate in questo materiale povero esposte in piazza – sono invece i rilievi delle coste del Mediterraneo. Si cammina letteralmente sull’Adriatico! Ad accogliere i visitatori c’è questa citazione di Luis Sepúlveda: “Quando si varca l’arco di ingresso al tempio dei sogni, lì, proprio lì, c’è il mare”.
Il percorso si snoda come un serpente per raccontare, attraverso statue, steli, oggetti di uso quotidiano (esposti dentro teche con la scritta “Reperto originale”…), riproduzioni fedeli e proiezioni animate il Paese del Nilo e i suoi abitanti, faraoni, dei, scribi e uomini comuni, prendendo avvio dai rapporti tra il mondo egeo e l’Egitto e poi con Ebla e il Vicino Oriente…
Ci sono poi sezioni dedicate a temi molto più specifici, come quella sulla tomba di Pashed, caposquadra dell’equipaggio di sinistra durante la prima parte del regno di Ramses II. La sua sepoltura, indicata con la sigla TT3 (ovvero Theban Tomb 3), è presente in mostra attraverso una ricostruzione, realizzata da Gianni Moro (artigiano di Motta di Livenza). Un ushabti di Pashed è conservato al Museo Archeologico di Padova. Si può anche osservare da un foro quanto conteneva la tomba di Tutankhamon al momento della scoperta da parte di Howard Carter.

Tra i prestatori ci sono diversi collezionisti privati e questo è un altro aspetto positivo della mostra: si tratta infatti di reperti che solitamente sono di difficile fruizione per il pubblico di appassionati. Tra i pezzi più interessanti è il caso di segnalare il cono di fondazione della Collezione Sinopoli che ha concesso anche una statuetta di pesce ossirinco in bronzo, cornalina e oro di età tarda.
Del novero è la testa di Sethi I prestata dal Museo Barracco di Roma; dallo stesso museo romano viene la sfinge femminile (interpretata da uno studioso come Hatshepsut) che chiude il percorso espositivo. Curiosa la storia dell’ushabti “riciclato”, prestato dal Museo di Storia ed Arte di Trieste, datato alla XIX dinastia.
Un video dà conto del restauro del sarcofago di Asti detto anche il “Sarcofago della Signora delle Ninfee”, datato al periodo delle dinastie XXI e XXII.
Vanno menzionati anche i vasi sacri per unguenti in “grès lavorato al tornio, ingobbiato e smaltato, dell’artista Sonia Girotto“, il maestoso Anubi di Novello Finotti e le riproduzioni degli anelli di Tutankhamon e Horemheb, realizzati rispettivamente da Marco Casagrande e Hermann Grimm.
In sintesi: la mostra non presenta pezzi clamorosi, ma il percorso si gode con piacere come interessante riassunto della civiltà egizia, mentre l’illuminazione è più scenografica che funzionale alla visibilità dei reperti. Ricco d’informazioni e d’immagini il catalogo bilingue italiano – inglese.
Saul Stucchi
Didascalie:
- Scarabeo con il prenome della regina Hatshepsut
Datazione incerta
Civico Museo di Storia ed Arte, Trieste - Testa di funzionario o sacerdote
I sec. a.C., basalto
Civico Museo di Storia ed Arte, Trieste - Stele in calcare inciso e dipinto del capo dei Medjai, Amen-em-inet
Nuovo Regno, XIX dinastia, regno di Ramses II
Civico Museo di Storia ed Arte, Trieste
EGITTO. Dei, faraoni, uomini
Informazioni sulla mostraDove
Spazio Aquileia 123Via Aquileia 123, Lido di Jesolo (VE)
Quando
Dal 26 dicembre 2017 al 30 settembre 2018Orari e prezzi
Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 21.00Biglietti: intero 16 €; ridotto 12/8 €