• Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale
  • Passa al pié di pagina

Alibi Online

La cultura viaggia in rete

  • Luoghi
    • Italia
    • Europa
    • Mondo
    • A letto con ALIBI
  • Mostre
    • Arte
    • Fotografia
    • Storia
  • Spettacoli
    • Teatro & Cinema
    • Musica & Danza
  • Biblioteca
  • Interviste
  • Mediateca
Voi siete qui: Teatro & Cinema » “Beata gioventù” di Valeria Cavalli al Teatro Leonardo

25 Novembre 2019 scritto da Simone Cozzi ~

“Beata gioventù” di Valeria Cavalli al Teatro Leonardo

La paternità è un concetto che coglie impreparato qualunque maschio, e questa evidenza diventa incontrovertibile nel momento in cui una figlia entra nell’adolescenza e comincia a vivere la ribellione tipica di questa fase dell’esistenza.

Claudia Veronesi e Andrea Robbiano in "Beata gioventù" di Valeria Cavalli
Claudia Veronesi e Andrea Robbiano in “Beata gioventù” di Valeria Cavalli

Così un evento inatteso nella sua potenziale drammaticità rappresenta l’occasione forzata per rileggere il rapporto da entrambe le parti e riscoprire tutte quelle piccole cose che, al di là dell’inevitabile conflitto generazionale, legano i due protagonisti (ciascuno solo a proprio modo): un padre separato e una figlia alla continua ricerca della propria collocazione, in perenne ribellione verso ogni convenzione.

Lo spettatore di “Beata gioventù” (andato in scena al Teatro Leonardo di Milano il 23 e il 24 novembre) può quindi immedesimarsi nel genitore maldestro che si sforza di imbastire un dialogo, oppure nella ragazzina che esterna agli amici i propri stati d’animo per il tramite di un immaginario social network. Occasione, questa, per rielaborare il proprio ruolo (genitoriale o filiale) esattamente allo stesso modo in cui il padre rilegge alcuni mancate conversazioni-chiave con lei.

Claudia Veronesi e Andrea Robbiano in "Beata gioventù" di Valeria Cavalli

Grazie alla levità tipica di Valeria Cavalli (autrice e regista), lo spettacolo si gioca in continuo equilibrio fra commozione e risate, fra sentimentalismo e ironia feroce, fra rimpianti e rimorsi, il tutto con una fluidità che rappresenta la forza del testo, capace di affrontare in modo asciutto un tema che da altri era stato letto con un approccio stucchevole.

Il tutto grazie anche all’ottima interpretazione degli attori (Claudia Veronesi e Andrea Robbiano), i quali sanno percepire il giusto mood e trasferirlo efficacemente in scena, fra citazioni di Kafka (interessante il parallelo fra lo stato d’animo adolescenziale e la percezione di sé come scarafaggio del protagonista de La metamorfosi), di Prévert (chi non ha mai baciato in piedi suscitando l’invidia dei passanti, non ha mai dato un bacio vero), e la versione di All the small things dei Blink182 nella struggente versione dei Postmodern jukebox ft. Puddles Pity Party.

Un’ultima annotazione: azzeccato l’espediente scenico di utilizzare una web cam che proietta gli sproloqui della ragazzina contro l’imbranato padre-matusa, per rappresentare il social network mediante il quale lei comunica il malessere alla propria bolla.

Oscar Wilde scriverebbe “I figli iniziano amando i loro genitori, in seguito li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano”.

Simone Cozzi
Foto di Alessandro Saletta

Beata gioventù

di Valeria Cavalli
con Andrea Robbiano, Claudia Veronesi
regia Valeria Cavalli, Claudio Intropido

Teatro Leonardo
Via Andrea Maria Ampère 1
Milano

Informazioni:

www.mtmteatro.it


Articoli Correlati

Tweet
Pin
Condividi25
25 Condivisioni

Archiviato in: Teatro & Cinema Etichettato con: Milano

Interazioni con il lettore

Barra laterale primaria




L’AGNELLO MISTICO DI HUBERT E JAN VAN EYCK

Articoli recenti

  • Viaggio a Creta: arrivo nella città di Rethimno
  • Il Macbettu di Serra è un cuore di tenebra sardo
  • Mostra di Andrea Mantegna a Torino: prime impressioni
  • In mostra il Duomo al tempo di Leonardo da Vinci
  • “El idioma de Borges”: forum al Teatro Franco Parenti

Footer

Informazioni

  • Chi siamo
  • Contatti
  • Informativa privacy & Cookie

La rivista online

ALIBI Online è una rivista digitale di turismo culturale, diretta dal giornalista Saul Stucchi. Si occupa di mostre d'arte, storia e archeologia, di cinema e teatro, di libri di narrativa e di saggistica, di viaggi in Italia e in Europa (con particolare attenzione alle capitali come Parigi, Madrid e Londra). Propone approfondimenti sulla cultura e la società attraverso interviste a scrittori, giornalisti, artisti e curatori di esposizioni.

Copyright © 2019 · ALIBI Online - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Milano; reg. n° 213 8 maggio 2009
Direttore Responsabile Saul Stucchi

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok