• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Luoghi
    • Italia
    • Europa
    • Mondo
    • A letto con ALIBI
  • Mostre
    • Arte
    • Fotografia
    • Storia
  • Spettacoli
    • Teatro & Cinema
    • Musica & Danza
  • Biblioteca
  • Interviste
  • Egitti

Alibi Online

Voi siete qui: Biblioteca » ODISSEA Libro 13: Ulisse approda alla sua amata Itaca ma non la riconosce!

18 Giugno 2013

ODISSEA Libro 13: Ulisse approda alla sua amata Itaca ma non la riconosce!

Il tredicesimo libro dell’Odissea costituisce il centro dell’opera. È lo snodo narrativo tra la prima e la seconda metà: Ulisse approda finalmente a Itaca! La scena però si apre con una proposta di Alcinoo che getta una luce un po’ inquietante sulla società dei Feaci (che è poi quella omerica). Il re invita infatti i capi a fare doni all’ospite, aggiungendo a mo’ di convincimento:

ci ripagheremo, poi, rivolgendoci al popolo, perché è doloroso fare doni senza ottenere una ricompensa

Segue un ennesimo banchetto (nell’Odissea per un terzo del tempo l’eroe patisce, per un altro racconta e per l’ultimo gozzoviglia…) e poi Ulisse lascia l’isola dei Feaci, loro ai remi, lui bello tranquillo a poppa sotto “una coperta e un telo di lino”.

Ulisse torna a Itaca | Odissea Libro 13
La veloce nave dei Feaci approda a Itaca e Ulisse vi viene deposto ancora addormentato, insieme al suo tesoro (gli accompagnatori hanno cura a non lasciarlo in vista perché non venga rubato da qualche passante). Poseidone però chiede a Zeus il permesso di distruggere la nave dei Feaci perché la smettano di aiutare gli uomini e lo ottiene: poveri Feaci!

Intanto Ulisse si risveglia, ma, colpo di scena: non riconosce la sua Itaca! È triste e maledice i Feaci, convinto che non abbiano rispettato il patto di ricondurlo a casa. È Atena che gli fa apparire tutto diverso, ricoprendolo di nebbia:

perciò, a lui che ne era il signore, tutte le cose apparivano diverse: le lunghe strade, i vasti porti, le aspre rocce e gli alberi rigogliosi

La dea gli si presenta nelle sembianze di un giovane pastore e risponde alla sua domanda su dove sia approdato con un elogio di Itaca fatto apposta per inorgoglire il sovrano dell’isola. Ma Ulisse fa lo gnorri e finge di essere arrivato lì in fuga da Troia per aver ucciso a tradimento Orsiloco, uno dei figli di Idomeneo (che strana storia si inventa!). Atena però non ci casca e, prese le fattezze di una bella ragazza alta gli si rivela: “sono Pallade Atena, la figlia di Zeus, che sempre, in ogni difficoltà, ti sto vicina e ti difendo”.

“Atena prova per Odisseo la simpatia di un compagno e l’affetto di un fratello maggiore che vede il minore non arrendersi mai: ma l’affetto non esclude la soddisfazione per la propria vittoria” scrive Giulia Capo nel commento al libro.

L’eroe è tutt’altro che impaurito o riconoscente, anzi la rampogna per essere stata un po’ troppo assente – a suo dire – negli ultimi tempi! La dea cancella i suoi dubbi dissipando la nebbia perché gli appaia la sua Itaca e Ulisse ne bacia i “campi fecondi”. Come vecchi compagni, nascondono il bottino nella grotta delle Ninfe, “poi i due, seduti ai piedi del sacro ulivo, progettarono come dar morte ai superbi rivali”.

Atena spiega al beniamino il piano che ha progettato: per prima cosa lo renderà brutto e irriconoscibile a tutti (a proposito: lo sapevate che Ulisse era biondo? Io l’ho sempre immaginato bruno!), poi lui dovrà recarsi dal fedele porcaro, mentre lei andrà a Sparta per richiamare Telemaco.

Ulisse torna a Itaca: i versi più belli:

Come in una pianura quattro cavalli,
spinti dai colpi di frusta,
tutti insieme balzano in alto e compiono in fretta il loro cammino,
così balzava in alto la poppa della nave,
e dietro di lei si gonfiavano le grandi onde scure del mare risonante.
E quella correva avanti sicura:
neppure un falco, che è il più veloce degli uccelli,
avrebbe potuto raggiungerla”. (XIII, vv. 81-87)

Video Storia: Ulisse ritorna finalmente a Itaca, vince la sfida con l’arco proposta da Penelope e uccide i proci


Fonte: canale di: onelazysquirrel

Didascalia:

  • Francesco Hayez
  • Ulisse alla corte di Alcinoo
  • Olio su tela, cm 380 x 580
  • Museo di Capodimonte, Napoli (da Wikipedia)

L’ODISSEA a puntate: Indice dei libri e delle recensioni

Omero – ODISSEA

  • Traduzione di Dora Marinari
  • Commento di Giulia Capo
  • Prefazione di Piero Boitani
  • La Lepre Edizioni
  • 2012, pp. 630, 16 €
  • www.lalepreedizioni.com
Tweet
Share
0 Condivisioni

Archiviato in:Biblioteca Contrassegnato con: odissea

Barra laterale primaria

Articoli recenti

  • Tre bei libri da consigliare per un regalo natalizio
  • “Profumo di donna” con Aura Trio per Brianza Classica
  • Tempo di chiudere cicli. Per aprirne di nuovi
  • Da Adelphi “Il flauto magico” di Emanuel Schikaneder
  • “Salopette (in forma di favola)” di Giovanni Granatelli

Footer

INFORMAZIONI

  • Chi siamo
  • Contatti
  • Informativa privacy & Cookie

La rivista online

ALIBI Online è una rivista digitale di turismo culturale, diretta dal giornalista Saul Stucchi. Si occupa di mostre d'arte, storia e archeologia, di cinema e teatro, di libri di narrativa e di saggistica, di viaggi in Italia e in Europa (con particolare attenzione alle capitali come Parigi, Madrid e Londra). Propone approfondimenti sulla cultura e la società attraverso interviste a scrittori, giornalisti, artisti e curatori di esposizioni.

Copyright © 2025 · ALIBI Online - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Milano; reg. n° 213 8 maggio 2009
Direttore Responsabile Saul Stucchi