Rimane tempo fino al 24 giugno per visitare la mostra fotografica “Antonio Beato. Viaggio in Egitto” allestita nella Sala Conferenze del Civico Archivio Fotografico e Civica Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli” al Castello Sforzesco di Milano.

È curata da Roberto Mutti e Luciana Senna e presenta una quarantina di stampe all’albumina originali (48 per la precisione), realizzate da Antonio Beato, un fotografo di origine veneziana (1835-1906?) che lavorò in Egitto durante un lungo arco temporale che si è esteso dal 1860 (dunque di poco precedente all’Unità d’Italia) al 1900.
Le stampe fanno parte delle collezioni del Touring Club Italiano e sono valorizzate anche grazie all’apporto di SOS Archivi, un’associazione senza scopo di lucro che ha tra i suoi scopi la salvaguardia dei patrimoni archivistici del nostro Paese.
Iniziando il percorso dalla parete sinistra della sala il visitatore viene accolto dalle immagini del Cairo, mentre su quella di fondo sono appese fotografie di siti come Beni Hasan e Medinet Habu, Dendera e Luxor.
L’osservatore più attento si accorge subito di una caratteristica che accomuna tutte le immagini: l’assenza dei turisti! Come nei disegni dei Savants napoleonici e nei dipinti degli Orientalisti le poche persone immortalate hanno la funzione di offrire un termine di paragone che consenta di valutare correttamente le dimensioni degli edifici e dei monumenti alle loro spalle, che si tratti di tombe, templi o moschee.
Sulla parete di destra sono collocate stampe del Ramesseum di Tebe e dei templi di Edfu, Kom Ombo e dell’isola di File (una, per esempio, raffigura il Tempio di Iside in primo piano, mentre a sinistra si vede il chiosco di Traiano).

Stando ai volontari che si occupano dell’apertura al pubblico della mostra (a ingresso gratuito, è bene sottolinearlo!) le foto davanti alle quali si soffermano più spesso i visitatori sono i panorami con le cateratte del Nilo perché sono quelle più “movimentate”.
Le fotografie di Antonio Beato sono state sottoposte a recupero, reso possibile grazie al contributo di Bucap S.p.A. e CD Removals. Successivamente al restauro sono state digitalizzate e poi catalogate. Adesso si possono consultare sul sito del TCI, mentre sul sito di SOS Archivi si possono guardare i filmati delle varie fasi del restauro.
Una curiosità: il percorso espositivo si chiude con un’immagine delle tombe dei Califfi al Cairo, realizzata da Antonio Beato nel 1878. Al centro della parte inferiore fa capolino una mosca! Spiega il testo a corredo della fotografia:
Antonio Beato ha scattato senza rendersi conto di quella singolare presenza di cui si è poi accorto stampando la fotografia che ha comunque conservato e perfino commercializzato per la sua particolarità.
Clément Chéroux l’ha citata nel suo saggio “L’errore fotografico” come esempio di come anche uno sbaglio possa trasformarsi in un risultato fruttuoso. Così questa mosca qualsiasi ha raggiunto la fama che spetta ai protagonisti.
Completano il percorso alcuni album fotografici coevi sull’antico Egitto con fotografie realizzate dallo stesso Antonio Beato, Jean Pascal Sebah e dai Fratelli Abdullah, fotografi ottomani di origini armene.
Saul Stucchi
PS: dal 25 gennaio al 22 febbraio 2019 la mostra sarà allestita presso la sala espositiva dell’Accademia d’Egitto di Belle Arti a Roma.
Didascalie:
- Beato Antonio
Le tombe dei Califfi al Cairo
Archivio Fotografico del TCI - Beato Antonio
L’isola di File
Archivio Fotografico del TCI
Antonio Beato. Viaggio in Egitto
Nell’archivio del Touring Club Italiano e in collaborazione con il Civico Archivio Fotografico di Milano
Sala Conferenze Civico Archivio Fotografico – Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli”
Castello Sforzesco
Milano
Orari: 9.00-17.30
Ingresso gratuito
Informazioni: