Chiuderà i battenti l’11 settembre una delle mostre più interessanti e intense dell’anno, quella che il Museo del Prado di Madrid dedica a Hieronymus Bosch in occasione del cinquecentenario della sua morte. È curata da Pilar Silva, Capo del Dipartimento di Pittura spagnola del Museo, e presenta un percorso espositivo che squaderna le otto opere del pittore fiammingo conservate in Spagna arricchite da prestiti provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo (Lisbona, Parigi, Londra, Berlino e dall’altra parte dell’Oceano: New York, Philadelphia e Washington).
Ben sei dipinti appartengono alla collezione dello stesso Prado, come i celeberrimi trittici de Il Giardino delle delizie, L’Adorazione dei Magi e Il carro di fieno, mentre il Museo dell’Escorial ha prestato La salita al Calvario.
Famoso per i suoi dipinti enigmatici abitati da figure fantastiche, demoniache e inquietanti, Bosch è il protagonista di un evento studiato nei minimi dettagli per fornire ai visitatori le chiavi di lettura per interpretarne e goderne al meglio l’opera: a cominciare dagli spettacolari trittici, le cui tavole si possono ammirare in questa occasione su entrambi i lati, cosa non sempre possibile per ragioni tecniche (di spazio e di conservazione).
Il percorso si articola in sette sezioni, di cui una introduttiva e le altre tematiche. Sono rispettivamente dedicate a:
- la città natale s-Hertogenbosch, all’epoca appartenente al ducato di Borgogna
- infanzia e vita pubblica di Cristo
- i santi
- Paradiso e Inferno
- il Giardino delle Delizie
- il mondo e l’uomo: Peccati capitali e opere profane
- la Passione di Cristo
In mostra non sono esposte soltanto opere del maestro, ma anche lavori riconducibili alla sua bottega o di mano di seguaci che si confrontarono con originali di Bosch oggi perduti.
Didascalia:
- Hieronymus Bosch
- Trittico del Giardino delle delizie
- Olio su tavola (1490-1500 circa)El Bosco
- Madrid, Museo Nazionale del Prado. Deposito del Patrimonio Nazionale