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Voi siete qui: Arte » L’arte di Banksy è in mostra al MUDEC di Milano

6 Dicembre 2018

L’arte di Banksy è in mostra al MUDEC di Milano

La mostra “A Visual Protest. The Art of Banksy” si è aperta lo scorso 21 novembre al MUDEC Museo delle Culture di Milano e si potrà visitare fino al 14 aprile 2019.

Una sala della mostra di Banksy al MUDEC di MilanoProdotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore, è curata da Gianni Mercurio, critico d’arte specializzato in arte americana, che nella conferenza stampa di presentazione ha definito “una spy story internazionale” la ricerca delle opere per il percorso espositivo. Ne ha raccolte un’ottantina, di vari formati e tecniche. Ci sono dipinti e prints numerati (edizioni limitate a cura dell’artista), ma anche oggetti, memorabilia, video e fotografie.

Naturalmente si tratta di una mostra non autorizzata. Mercurio ha sottolineato la difficoltà di organizzarla, considerato che Banksy è un artista che tiene molto al suo anonimato (“l’invisibilità è il super-potere di Banksy” ha detto) e di regola non “dialoga” con le istituzioni culturali. Per questo il ruolo dei privati è stato di particolare importanza per la realizzazione del progetto.

Il filo conduttore non è cronologico. Le sezioni, infatti, sono tematiche. L’introduzione è dedicata al mondo di Banksy prima della sua attività artistica. Le opere qui esposte sono un campione dell’arte di protesta, dai tardi anni Sessanta agli Ottanta.

Il primo tema è quello della ribellione. Alla celeberrima opera “Love is in the air (The Flower Thrower)” è riservato il posto d’onore al principio del percorso. Dà bene l’idea di quello che seguirà…

Banksy, Love Is In the Air (Flower Thrower), 2003. Credito fotografico: Butterfly Art News CollectionIl pannello didattico si apre con una citazione di Majakovskij: “Siano le strade un trionfo dell’arte per tutti”. È il pensiero di Banksy che oppone la Street Art alle espressioni del potere ufficiale, sia esso lo Stato, la Chiesa, la Televisione o il Mercato dell’Arte (su quest’ultimo basterà citare “Morons” del 2006 con la scena di un’asta in cui compare un quadro su cui è scritto “Non posso credere che voi altri imbecilli stiate davvero comprando questa merda”).

La sua arte gioca con i messaggi della comunicazione main-stream. Esplicitandoli e svelandone la reale portata, li ridicolizza e li depotenzia: li spoglia. Più che “sbalordire i borghesi”, l’artista ne attira l’attenzione perché aprano gli occhi sulla realtà.

Banksy, Girl with Red Balloon, 2004. Credito fotografico: Butterfly Art News CollectionCi sono poi i ratti, i giochi di guerra e il consumismo, tutti macro-temi che Banksy affronta a modo suo. Agli strumenti propri dell’artista aggiunge l’arma dell’ironia (non avete mai visto la Regina Vittoria seduta su un “trono” come quello su cui la pone Banksy…) e dell’autoironia (“I fought the law and I won” recita il messaggio scritto su un muro da uno street artist messo a terra da un gruppo di poliziotti).

La consapevolezza è la sua prima caratteristica. “Un muro è un’arma molto potente” recita la citazione dello stesso Banksy sulla parete che segnala la dislocazione geografica delle sue opere di Street Art nel mondo, a cominciare da Londra che conta 23 siti… Vorrà pur di dir qualcosa! Certo: la capitale britannica è il cuore culturale di Banksy e della sua cultura, anche musicale.

E proprio alla musica è riservato uno spazio importante, con l’esposizione di decine di cover di vinili e CD, tra cui alcuni per l’etichetta One Cut / Hombré. Non mancano confronti diretti con Andy Warhol (la “Kate Moss” di Banksy accanto all’icona di Marilyn Monroe) e Keith Haring.

In chiusura vale forse la pena rimandare, oltre al catalogo della mostra e agli altri volumi editi per l’occasione, a un’opera letteraria molto curiosa. Mi riferisco a “La biblioteca di Gould” di Bernard Quiriny, pubblicata da L’Orma Editore. In particolare al capitolo (al racconto) intitolato “Schnell!”. Senza svelarvi troppo, posso dire che racconta di un artista molto particolare, in grado di realizzare opere davvero originali. Chi legge quelle pagine non può fare a meno di pensare a quanto accaduto nella recente asta di Sotheby’s a Londra, quando un’opera di Banksy si è autodistrutta!
Saul Stucchi
La foto dell’allestimento è di Paolo Poce

Didascalie:

Banksy
Love Is In the Air (Flower Thrower), 2003
Limited edition screenprint, 50 x 70 cm
Butterfly Art News Collection
Credito fotografico: Butterfly Art News Collection

Banksy
Girl with Red Balloon, 2004
Limited edition screenprint, 66 x 50 cm
Butterfly Art News Collection
Credito fotografico: Butterfly Art News Collection

A VISUAL PROTEST. The Art of Banksy

Dal 21 novembre 2018 al 14 aprile 2019

Orari:

  • Lunedì 14.30 – 19.30
  • Martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30
  • Giovedì – sabato 9.30 – 22.30
  • La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)

Aperture straordinarie:

  • Venerdì 7 dicembre 9.30 – 19.30
  • Sabato 8 dicembre 9.30 – 22.30
  • Lunedì 24 dicembre 9.30 – 14.00
  • Martedì 25 dicembre 14.30 – 19.30
  • Mercoledì 26 dicembre 9.30 – 19.30
  • Lunedì 31 dicembre 9.30 – 14.00
  • Martedì 1 gennaio 14.30 – 19.30
  • Domenica 6 gennaio 9.30 – 19.30

Biglietti: intero 14 €; ridotti 12 / 8 €

MUDEC Museo delle Culture
via Tortona 56
Milano

Informazioni:

www.mudec.it

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