Sale molto luminose ospitano la mostra dedicata ad Andrea Palladio, alla sua vita e all’eredità che ha lasciato. Dopo il Centro Internazionale di Studi di Architettura intitolato al padovano che l’ha inaugurata l’anno scorso per celebrare i 500 anni dalla nascita, l’esposizione è accolta dalla prestigiosa Royal Academy of Arts di Londra fino al prossimo 13 aprile, per poi approdare a Barcellona e a Madrid. Ricca di modellini, disegni, progetti e ritratti, racconta il percorso personale e professionale del genio cinquecentesco senza però astrarlo dalla sua epoca. E come sarebbe possibile, del resto, quando i suoi contemporanei erano artisti del calibro di Tiziano, presente in un ritratto di Giulio Romano? Non potendo naturalmente trasferire i capolavori realizzati da Palladio, in mostra troviamo i modellini che consentono di ammirarne le proporzioni e le forme ispirate alla classicità, per esempio quello che riproduce Villa Almerico Capra, nota anche come Villa Rotonda.

Ma ci sono anche documenti meno “appariscenti”, eppure altrettanto importanti per comprendere il suo modo di lavorare e i rapporti che intrattenne con i committenti. Nel libro dei conti di Girolamo Chiericati, per esempio, sono annotate tutte le spese per la costruzione del suo palazzo e ancora si può leggere la cifra di 4 scudi d’oro pagata a Palladio per il progetto. Questo documento è la prova dell’intervento diretto del committente nelle varie fasi della realizzazione dell’edificio. Accanto i curatori hanno esposto un frammento di un altro libro di conti, questo appartenuto allo stesso architetto: riporta la registrazione della ricevuta di 5 scudi d’oro avuti da Chiericati.
Fondamentali per la sua formazione ed evoluzione furono i cinque viaggi compiuti a Roma, tanti sono almeno quelli documentati. Si faccia attenzione in particolare al disegno intitolato Trabeazione e due versioni del capitello dell’Arco di Tito perché è emblematico del suo scrupolo per la precisione. La prima versione fu infatti realizzata avendo come modello una fonte indiretta, mentre sul brano di carta poi incollato sul foglio precedente Palladio disegnò il capitello che aveva davanti agli occhi.

Padova e Vicenza, con le prime esperienze professionali, sono al centro della prima sezione. La seconda è dedicata a Venezia, dove Palladio trovò nuovi committenti per i quali realizzò nuovi progetti, tra i quali spicca la Chiesa del Redentore di cui in mostra vediamo il modello e la veduta dipinta dal Canaletto. Quest’ultima opera proviene da Manchester, come la “sorella” che ritrae la chiesa di San Giorgio Maggiore dal Bacino di San Marco.
La terza sezione illustra invece l’ultimo periodo di attività, incentrandosi su Venezia e Vicenza, mentre la quarta pone l’accento sul nuovo linguaggio architettonico inventato da Palladio, esaminando il ruolo che ebbe il suo trattato I Quattro Libri dell’Architettura (pubblicato nel 1570). A indicare invece l’influenza che la sua architettura ebbe sui contemporanei è esposta la tela Susanna e i vecchioni del Veronese.

La facciata dell’edificio dipinto sullo sfondo corrisponde alla parte centrale di Villa Barbaro il cui modellino è posto proprio sotto il quadro per consentire un immediato confronto. Qualcuno ha proposto di scorgere nei tratti dei due vecchioni quelli di Daniele e Marcantonio Barbaro, ovvero i ricchi committenti, mentre Susanna impersonerebbe niente meno che l’Architettura. Marcantonio Barbaro è presente anche in un ritratto di anonimo, raffigurato con una veste turca come ambasciatore veneziano a Istanbul, città che compare sullo sfondo. Nella sala precedente è invece esposto il ritratto del fratello Daniele in abito ecclesiastico, realizzato dal Veronese.
Si esce dalla mostra con il forte desiderio di ammirare “dal vivo” i capolavori palladiani, la sua eredità più ricca.
Saul Stucchi
Informazioni
Andrea Palladio: His Life and Legacy
Royal Academy of Arts
Burlington House
Piccadilly
Londra
Fino al 13 aprile 2009
La mostra sarà poi ospitata dalla Fundació “La Caixa” di Barcelona dal 19 maggio al 6 settembre 2009 e successivamente dalla Caixaforum di Madrid, dal 6 ottobre 2009 al 17 gennaio 2010.
Orari: tutti i giorni 10.00-18.00, ultimo ingresso 17.30; il venerdì la chiusura è alle 22.00
Biglietto: intero 9 £; ridotti 7/8 £
Metro: Green Park; Piccadilly Circus
Informazioni:
www.royalacademy.org.uk
Didascalie:
Modello di Villa Capra, nota come Villa Rotonda
Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, Vicenza
Foto Alberto Carolo
Modello del tempietto Barbaro a Maser
Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, Vicenza
Foto Alberto Carolo
Paolo Veronese (1528-1588)
Susanna e i vecchioni, 1585-8 ca
Olio su tela; 140×280 cm
Kunsthistorisches Museum, Vienna