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Voi siete qui: Teatro & Cinema » In bilico tra sogno e realtà le “Notti bianche” per la regia di Oliva

20 Gennaio 2011 Scritto da Saul Stucchi

In bilico tra sogno e realtà le “Notti bianche” per la regia di Oliva

È arduo distinguere il confine tra notte e giorno, tra buio e luce, tra sogno e realtà durante il periodo delle notti bianche. Dostoevskij ne trasse ispirazione per un romanzo breve giovanile intitolato Le memorie di un sognatore, da cui il regista Alberto Oliva ha realizzato un nuovo adattamento teatrale, in questi giorni in scena al Teatro Oscar di Milano. La sua “interpretazione” (ché “riduzione” sarebbe fuorviante) si regge, possiamo dire, su due colonne. La prima è appunto la sottolineatura dell’aspetto sopra menzionato, ovvero la difficoltà di individuare in modo netto il confine tra due sfere che molto hanno in comune. La seconda è l’accentuazione – ma mai troppo forzata o eccessiva – delle situazioni comiche, i cui spunti sono forniti dall’autore. E qui il merito è soprattutto della brava Vanessa Korn che interpreta una Nasten’ka davvero “bipolare”, in perenne altalena tra l’euforia e l’angoscia più disperata. Ma anche Stefano Cordella si è meritato gli applausi che il pubblico ieri sera ha tributato alla sua intrepretazione. Nel suo sognatore innamorato ha saputo dosare nella giusta misura timidezza, passione, sconforto, rabbia e rassegnazione, fino alla confessione finale, epigramma e sintesi dell’opera: “Un intero attimo di felicità è forse misera cosa nella vita di un uomo?”. Violando il patto stretto per condiscendenza, il giovane si è subito innamorato della bella Nasten’ka e lei, a modo suo e forse appunto solo per un attimo, ha ricambiato il suo amore.
nottibianche
O è stato soltanto un sogno? La felicità di progettare una vita a due (a tre, per meglio dire, con la nonnina che Vanessa ci ha reso subito simpatica) è durata il tempo di un’apparizione. Ma in fin dei conti nel sognatore non c’è disperazione; semmai la consapevolezza che quello che stava sognando era troppo bello per essere vero, per resistere alla dura prova della realtà, e questa consapevolezza in lui è accompagnata – crediamo – dalla convinzione sincera che è meglio illudersi e risvegliarsi che non sognare affatto. In questo territorio tra il giorno e la notte, tra l’amore sognato e quello reale ci conduce il bello spettacolo ideato da Oliva.

PS:
al termine della recita, attori e regista hanno dialogato con una classe di liceali, venuti ad assistere allo spettacolo. Vanessa ha chiesto loro se avessero identificato i due protagonisti con le categorie (platoniche ed eterne, direi io) de la stronza e lo sfigato. La risposta positiva è venuta per alzata di mani e ha dato a chi scrive lo spunto per pensare allo spettacolo a cui assisterà stasera, ovvero Malamore, esercizi di resistenza al dolore, tratto dal bel libro di Concita De Gregorio. Ma di questo, più avanti.
Saul Stucchi

NOTTI BIANCHE
da LE MEMORIE DI UN SOGNATORE
di Fedor Dostoevskij

Adattamento e regia: Alberto Oliva
Con: Stefano Cordella, Vanessa Korn

Dal 14 al 23 gennaio 2011

Teatro Oscar
Via Lattanzio 58
Milano

Orari: dal martedì al sabato ore 21.00; domenica ore 17.00
Biglietto: intero 24 €; ridotto 18 €
Prenotazioni: tel. 02.36503740
www.teatrooscar.it


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