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Voi siete qui: Storia » Il paradiso ad Angera

5 Giugno 2007 Scritto da Saul Stucchi

Il paradiso ad Angera

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Vierge au jardinet de Paradis

Sarà inaugurata il prossimo 21 giugno Il Paradiso in terra, mostra-installazione sulla trasformazione della Rocca Borromeo di Angera sul Lago Maggiore. Un’iniziativa molto interessante, voluta fortunatamente dai Principi Borromeo, che mira a rivalorizzare questo splendido luogo e trasformarlo in un “centro d’interpretazione” sul Medioevo, rivolto agli appassionati, alle famiglie, al pubblico scolastico.

 

L’opera di riqualificazione del parco è stata affidata alla principessa Bona Borromeo ad una equipe formata da Daniele Jalla, storico e museologo e dagli architetti Luisella Italia e Massimo Venegoni dello studio Dedalo di Torino, esperti in progettazione museografica, affiancati per l’occasione dallo storico Mauro Ambrosoli e dall’iconografa Lucia Impelluso, e ha portato alla creazione di un vero e proprio parco tematico.
Nella prima fase del progetto la Rocca, che sorge sulla sponda lombarda del Lago Maggiore  e che appartiene alla famiglia dal Quattrocento, diverrà un meraviglioso “libro aperto” nel Medioevo dei giardini, collegando così i giardini rinascimentali dell’Isola Bella e l’Orto Botanico dell’Isola Madre in una triangolazione di stili paesaggistici tra loro complementari. All’interno della Rocca Borromeo, negli imponenti ambienti dell’Ala Scaligera, una mostra scenografica e coinvolgente illustrerà il tema, ricostruendo le tre tipologie di giardini individuate da Mauro Ambrosolo, uno dei maggiori esperti di storia dell’agricoltura, sulla base di alcuni testi medioevali. Il progetto prevede infatti, all’interno delle tre sale, la ricostruzione di un giardino, pensando ogni spazio come un vero e proprio spazio scenografico.

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Roman de la Rose

Il primo è “Il giardino dei Principi”, riservato al castellano, raccolto all’interno delle mura del castello, un luogo di conversazione, spazio dove i musici allietano i momenti di festa tra architetture vegetali che riprendono quelle in pietra. Il tutto è circondato da alti muri su cui si arrampicano rosai rigorosamente bianchi o vermigli e gelsomini, mentre il prato di minutissima erba è chiuso da verdissimi aranci e cedri.
Il secondo giardino è il “Verziere”, cinto da siepi di pruni e rosai bianchi, ospita alberi da frutto disposti secondo un ordine preciso che ombreggiano la fontana centrale per i pesci. Un giardino pieno anche di “belli animali”: conigli, lepri, caprioli, cerbiatti.
Infine “Il Giardino delle erbe piccole” che si differenzia dall’orto dei semplici delle istituzioni monastiche o ospedaliere perché accomuna aiuole di erbe minute, belle da vedere, odorifere, medicinali e fiori annui a alberi da frutto radi e dolci “più per diletto che per profitto”.
In mostra il visitatore sarò condotto attraverso un percorso che gli permetterà di identificare i diversi aspetti del luogo così detto “giardino” e seguire, attraverso le immagini e gli oggetti esposti, i valori d’uso connessi con questa complessa istituzione: ambiente di conversazione e socializzazione, luogo di creazione paesaggistica, esperienza agricola e soprattutto luogo fitto, e fatto, di simbologie ben precise.

Il Paradiso in terra. I giardini medioevali alla Rocca Borromeo di Angera.
Rocca Borromeo
dal 22 giugno al 19 ottobre 2008
La Rocca Borromeo rimarrà chiusa per il periodo invernale dal 21 ottobre 2007 al 15 marzo 2008
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.30 
Ingresso: € 7,50; ragazzi € 4,50
Per informazioni:  info@borromeoturismo.it
www.borromeoturismo.it
Prenotazioni: Rocca Borromeo di Angera: tel. 0331 931300 

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