Civiltà a confronto. Mostre, spettacoli e incontri a Palmanova, Trieste, Udine, Pordenone e Grado; dal 30 giugno al 22 ottobre 2006.
IL PROGETTO
Si apre venerdì 30 giugno, a Palmanova, con l’inaugurazione dei tre percorsi espositivi allestiti nella città-fortezza, il grande progetto I Turchi in Europa. Civiltà a confronto. Mostre, spettacoli, incontri, l’articolato percorso, espositivo e spettacolare, di incontro e approfondimento, con fulcro portante a Palmanova e con iniziative irradiate nelle sedi di Pordenone, Trieste, Udine, Gorizia, Cividale del Friuli, Villa Manin di Passariano. Organizzato per l’ideazione e coordinamento di Gianpaolo Carbonetto, a cura dell’Associazione Europa Cultura per l’organizzazione di Paola Sain e Daniela Volpe, I TURCHI IN EUROPA, fino al 22 ottobre offrirà momenti di scambio e confronto con la civiltà ottomana e turca, e quindi occasioni di dialogo e approfondimento sull’attualità del nostro tempo, e in particolare sul dibattito avviato in prospettiva dell’ingresso della Turchia nell’Unione Europea.
Le mostre di Palmanova saranno visitabili dal 30 giugno al 22 ottobre, ulteriori percorsi espositivi si apriranno a Udine dal primo luglio, a Pordenone dal 2, a Trieste dal 7 luglio e a Villa Manin di Passariano dal 28 ottobre 2006 fino al 25 febbraio 2007. Il progetto, inoltre, fino al mese di ottobre, proporrà anche incontri, cinema, teatro, musica e danza, tutte, naturalmente, nel segno della “Turchia in Europa”, e in Friuli Venezia Giulia.
LE MOSTRE
I TURCHI IN EUROPA: un tema ricco di fascino, di eco e suggestioni. Tema che rievoca un passato conflittuale intessuto nella contrapposizione, ma che al tempo stesso sottolinea, oggi, un tempo nuovo e “altro”: una rivoluzione copernicana della storia europea, che si fa prospettiva di integrazione “eurasiatica” e in fondo globale e planetaria, che diventa speranza e costruzione di una base autentica di convivenza umana e culturale, al di là e al di sopra degli scambi e degli interessi economici. Proprio nel segno di questo filo rosso che strettamente unisce passato, presente e futuro, a maggior ragione in un’area – come il Friuli Venezia Giulia – che è rapidamente divenuta il nuovo baricentro dell’Unione Europea, il progetto I TURCHI IN EUROPA prevede un momento espositivo caratterizzante con sede a Palmanova, città individuata per la sua forte valenza simbolica nella vicenda turca in Europa e in Friuli: nata infatti come fortezza contro i Turchi e mai utilizzata a questo scopo, la città si apre adesso all’evento portante dell’intero progetto, la grande mostra “Venezia – Istanbul: incontri, confronti, scambi”(30 giugno – 22 ottobre 2006), allestita per la direzione artistica di Ennio Concina, ottomanologo all’Università Ca’ Foscari di Venezia, negli spazi suggestivi della ex Caserma Montesanto, dove si dipanerà intorno alle relazioni intercorse fra le due città. Un percorso, che, nelle parole del suo curatore, «presenta un quadro delle relazioni fra Impero ottomano ed Europa sul piano degli scambi culturali, della vita sociale e istituzionale, delle relazioni commerciali, anziché puntare, come più comunemente avviene, sui conflitti e sulla tradizione militare turca. Proprio per questo, il percorso prende avvio dalla pace di Costantinopoli tra Venezia e la Sublime Porta firmata nel 1573, all’indomani della guerra di Cipro e della battaglia di Lepanto». Il catalogo della mostra è edito da Skirà. Sempre a Palmanova, ulteriori segmenti espositivi sono previsti nella Polveriera napoleonica, dove troverà spazio la Mostra in omaggio all’architetto Sinan, a cura di Paola Sonia Gennaro Burelli, “Sinan, architetto imperiale” (30 giugno – 22 ottobre 2006) nella quale è illustrata l’architettura religiosa e civile di Sinan, il più famoso progettista ottomano. L’esposizione si compone di 48 progetti (togliere questo primo progetti), spaccati e prospettive architettoniche dei suoi progetti ed è corredata dal modello in grande scala della moschea Mhirimah, una delle più belle da lui realizzate.
“Strutture e macchine da guerra Ottomane e veneziane” titola l’ulteriore mostra di Palmanova (30 giugno – 22 ottobre 2006), allestita nel Museo storico Militare di Porta Cividale che conduce alla nona parte dei Bastioni della Fortezza di Palmanova, restaurata e gestita dell’Esercito italiano a cura di Furio Bianco e Luciano Pezzolo. Ricca di documentazione realizzata su antiche stampe, l’esposizione approfondirà così i diversi concetti di arte della guerra, strategia e tattica tra Ottomani, Veneziani e Asburgici.
In una sede di riferimento ‘naturale’ per l’evocazione dei Turchi in Europa e in Friuli, il Castello di Torre a Pordenone dov’è conservato l’affresco sull’Assedio di Vienna, sarà allestita a cura di Gilberto Ganzer e Nicoletta Rigoni la mostra dedicata alla massima espansione ottomana con particolare riguardo all’assedio di Vienna. “L’assedio di Vienna: uno scontro-incontro” (2 luglio – 22 ottobre 2006) si sviluppa facendo perno sull’affresco – tra i più grandi e completi esistenti su questo argomento – che raffigura anche i principali protagonisti di quell’evento storico, con un richiamo prezioso alla massima espansione ottomana nel continente europeo.
A Udine, Nell’ex chiesa di San Francesco, sarà presentata la mostra D’Aronco, architetto ottomano. Progetti per Istanbul, 1893-1909 (1 luglio – 22 agosto 2006), curata da Diana Barillari e dedicata appunto all’architetto Raimondo D’Aronco, in particolare alle opere realizzate durante i lunghi anni di attività sulle rive del Bosforo. L’esposizione, che si soffermerà anche sulla reciproca influenza tra la scuola architettonica ottomana e quelle europee, è già stata richiesta a Istanbul, dove si sposterà nel prossimo autunno.
E sempre a Udine il salone del Parlamento del Castello e i Musei Civici del capoluogo friulano apriranno le loro porte per illustrare la presenza dei turchi nella vita friulana di qualche secolo fa. Nel Salone del Parlamento sarà valorizzata la decorazione pittorica che presenta anche un grande fregio di carattere “turchesco” dipinto da Giambattista Tiepolo che rappresenta il corteo che ebbe luogo a Roma il 4 dicembre 1571 dopo la battaglia di Lepanto. I musei, dal canto loro, riproporranno quadri e stampe di battaglie e incontri, tra i quali la curiosa testimonianza di un friulano emigrato in Turchia nel XIX secolo.
Ancora una mostra a Trieste, negli spazi suggestivi di Palazzo Gopcevic, dove sarà di scena, a cura di Polona Vidmar,.la selezione di ritratti “Turqueries: immagini dal mondo ottomano nell’Europa del XVII secolo” (7 luglio – 3 settembre 2006), un percorso di opere dedicate a personaggi ottomani – soldati turchi e gentildonne nella cultura nobiliare centro-europea – del sedicesimo secolo, provenienti dalle terre balcaniche sottomesse all’impero ottomano e custoditi attualmente nel Museo di Ptuj, in Slovenia. E infine, quale ideale suggello del lungo omaggio culturale alla Turchia proposto dalla Regione Friuli Venezia Giulia, a Villa Manin di Passariano, grazie al Centro d’Arte Contemporanea e a cura del suo direttore, Francesco Bonami, e della curatrice Sarah Cosulich Canarutto, sarà presentata la mostra “1153. Arte contemporanea dalla Turchia” (29 ottobre 2006 – 25 febbraio 2007), organizzata in stretto collegamento con le omologhe istituzioni di Istanbul. 1153 sono le miglia marine che separano il Golfo di Trieste dal porto di Istanbul. Un percorso simbolico che vuole ricalcare la storia, sottolineare il presente, ma anche ispirare i futuri rapporti tra due regioni di un mondo in costante trasformazione. La mostra 1153 organizzata dal Centro d’Arte Contemporanea di Villa Manin presenterà un gruppo di giovani artisti turchi che utilizzano principalmente il video e la fotografia e che, nel loro lavoro, raccontano un mondo multiforme e dinamico, particolarmente rilevante in relazione agli attuali sviluppi artistici internazionali.
EVENTI COLLATERALI
SPETTACOLO
Una serie di eventi spettacolari andranno ad arricchire i percorsi espositivi del percorso espositivo I TURCHI IN EUROPA, con spettacoli teatrali, una rassegna cinematografica, una serie di letture sceniche e alcune performance musicali.
Tra queste, già a partire dal 14 di luglio, nell’ambito di una serata che precede lo svolgimento della 15.ma edizione di Mittelfest, nella Chiesa di San Francesco a Cividale del Friuli (ore 21.00) andrà in scena una rivisitazione de “I turcs tal friul” di Pier Paolo Pasolini firmata dal cantautore carnico Luigi Maieron. Si tratta di una rilettura priva di qualsiasi presunzione, che non ha stravolto il testo, scritto nel maggio del 1944. Ne è risultata una mutazione di alcuni tratti di prosa in testo a forma di canzone. «Per chi conosce già i Turcs tal Friûl – spiega Gigi Maieron– questa versione potrà essere un’altra chiave di lettura verso i temi popolari tanto cari a Pasolini. Per chi non li conoscesse, l’opera potrà risultare di immediata comprensione grazie alle parti musicali che, veicolando le emozioni del testo, sottolineano i momenti salienti e ne facilitano il percorso».
Evento di punta, sempre sospeso tra musica e parole, sarà la serata che nel mese di settembre vedrà protagonista Moni Ovadia: un incontro con il pubblico che, attraverso la presenza di alcuni musicisti e la splendida interpretazione della voce di Ovadia, intreccerà canzoni e racconti lungo i percorsi esaminati dalla manifestazione.
Ancora, alla fine di settembre, il Teatro Modena di Palmanova ospiterà “L’ultimo Harem”, una suggestiva messa in scena prodotta dal Teatro Rifredi di Firenze. Per secoli le donne hanno ingannato il tempo tessendo non solo tele per Ulissi scomparsi o fazzoletti per Otelli gelosi ma anche e soprattutto storie fantastiche intrise degli umori, dei sogni, delle repressioni della loro esistenza quotidiane. Partendo da una di quelle bellissime novelle (“La storia dell’orafo Hasan e della donna con le ali”), lo spettacolo si apre poi sulla contemporaneità, grazie agli spunti critici provenienti dai fondamentali libri della professoressa turca Aise Saracgil e della nota scrittrice marocchina Fatema Mernissi e dai racconti di una delle più interessanti scrittrici della letteratura turca contemporanea: Nazli Eray. “L’ultimo harem” è uno spettacolo creato da Angelo Savelli intorno alla personalità della brava e estroversa attrice turca Serra Yilmaz, presenza carismatica di quasi tutti i film del celebre regista turco, ormai naturalizzato in Italia, Ferzan Ozpetek, (Harem suarè, Le fate ignoranti, La finestra di fronte) alla cui originale sensibilità artistica si deve lo stimolo per la prima idea di questo progetto.
Alla fine del mese di agosto, invece, alcuni giovani e affermati autori e interpreti della nostra regione presenteranno una serie di letture sceniche per ripercorrere alcuni momenti salienti della cultura turca, tra poesia e letteratura. Alessandro Marinuzzi con Corrado Premuda cureranno i testi, interpretati in scena dagli attori Paolo Fagiolo e Marcela Serli. Le letture saranno presentate nell’inedita cornice del giardinetto antistante la sede di mostra della ex caserma Montesanto, che per tutta l’estate resterà aperta al pubblico nelle serate del venerdì fino alle 23.00.
Ancora, tra settembre e ottobre, con una serata-preview ad agosto nell’ambito del festival di Grado Lagunamovies, l’associazione Alpe Adria Cinema, nota in regione per l’organizzazione del Trieste Film Festival, dedicherà un omaggio al cinema turco degli ultimi anni, offrendo un’interessante panoramica sulla giovane generazione di cineasti che ha contribuito a cambiare volto e direzione all’industria cinematografica del proprio Paese. Trieste Film Festival nelle ultime edizioni ha presentato in anteprima nazionale alcuni dei film che hanno reso celebri questi cineasti: in occasione della manifestazione verranno presentati i film che hanno riscontrato maggiore successo di pubblico e che sono stati premiati al Festival. Inoltre, saranno proiettati, in collaborazione con l’Istanbul International Film Festival e con la sua nuova direttrice artistica Azize Tan, anche altre opere che raccontano in modo originale la realtà di un Paese in profonda trasformazione.
Tanto la rassegna firmata da Alpe Adria Cinema che lo spettacolo “L’ultimo Harem” sono realizzati con il fondamentale apporto di uno sponsor privato – Banca Popolare Friuladria – che, ancora una volta, ha voluto essere al fianco della Regione in un’importante iniziativa culturale, risultando partner strategico per la realizzazione delle principali iniziative regionali e per la crescita del territorio. Inoltre, a confermare il suo ruolo di partner progettuale, FriulAdria collaborerà nella promozione dell’evento mettendo a disposizione la sua rete di filiali in tutto il Friuli-Venezia Giulia e Veneto Orientale, che consentirà ai promotori di utilizzare un ulteriore, importante canale di comunicazione dell’iniziativa.
INCONTRI
I TURCHI IN EUROPA, con i suoi costanti richiami fra il passato e il nostro tempo, è un tema estremamente stimolante e ricco di spunti, idee, sollecitazioni, elementi di dibattito. Il cartellone degli incontri troverà dunque molte occasioni di approfondimento, a cominciare dal percorso storico-artistico che vedrà la partecipazione di studiosi, ottomanologi, esperti di notevole prestigio: un vero e proprio ‘simposio’ di confronto e scambio culturale, programmato nell’arco di alcuni giorni per il mese di ottobre, con la presenza, fra gli altri, del direttore del celebre Topkapi Museum di Istanbul, prof Ilber Ortayli, impegnato in una ‘lecture’ su “Topkapi, da palazzo imperiale a museo simbolo dell’impero Ottomano”. E inoltre del direttore artistico della mostra palmarina, il prof. Ennio Concina, che tratterà degli “Scambi artistico-culturali tra Ottomani e Veneziani”. Il professor Giampiero Bellingeri, anch’egli profondo conoscitore di questa realtà, dedicherà il suo intervento ai “Rapporti politico-culturali tra Ottomani e Veneziani”.
Ma saranno anche molti altri i docenti universitari delle università di Udine e Trieste e della Ca’ Foscari di Venezia a intervenire in questa sorta di itinerario di riscoperta di una realtà troppo poco conosciuta. Sulle “tracce della cultura turca in Europa” si soffermerà Paolo Preto, mentre Mario Infelise ripercorrerà una sorta di “epopea giornalistica” della visione europea e segnatamente venete dei turchi, dalle antiche gazzette alla letteratura non colta. Gli studiosi Luciano Pezzolo e Furio Bianco terranno due incontri rispettivamente sulla “Storia, strategia e armamenti dell’esercito ottomano”, e sulla “Pirateria, non solo turca, nel mar Mediterraneo”. A Maria Pia Pedani il compito di approfondire il tema della “Diplomazia tra Ottomani e nazioni europee”. Giuseppe Trebbi tratterà della “Storia delle invasioni turche nella parte nord-orientale d’Italia e delle scorrerie in Friuli”. Sul piano degli incontri di carattere sociale e politico, fra i relatori attesi l’Ambasciatore turco in Italia, Ugur Ziyal, impegnato sui temi della politica turca nel nuovo contesto Eurasiatico. L’islamista Khaled Fouad Allam approfondirà il tema della Turchia come stato islamico laico in un panorama religioso, mentre l’esperto e internazionalista Sergio Romano affronterà le complesse dinamiche di rapporto fra Europa e Turchia. Ma anche altri incontri sono in corso di definizione.
Un apporto di promozione sul campo arriverà anche grazie al Circolo Comunale di Cultura Nicolò Trevisan, che opera da 18 anni a Palmanova, con lo scopo di promuovere la conoscenza della città-fortezza e del suo territorio. In questo panorama un ruolo importante riveste il periodico quadrimestrale “Terza Pagina”, giunto al suo undicesimo anno di vita, che in concomitanza con la manifestazione “I Turchi in Europa” intende promuovere un confronto tra civiltà, dedicando il primo numero del 2006 a un’indagine “gastronomica” intorno alle tracce di cucina turca ancora presenti nel Friuli di oggi, fra antiche e moderne ricette, profumate spezie, bevande e cereali dal nome evocativo.
I TURCHI IN EUROPA
www.iturchiineuropa.it – info@iturchiineuropa.it
infoline +39 0432.920856
per prenotazione e visite guidate: 800.96.19.93
didattica e mostre di palmanova, visite didattiche e laboratori per la scuola materna, primaria e secondaria di I grado, visite a carattere ludico-didattico per i Centri Estivi, percorsi a tema per famiglie: “Aregoladarte” Associazione Culturale, tel. 349.4107020 – aregdarte@tiscali.it