Ci sono giorni che sono intensi come settimane perché riescono a contenere emozioni, scoperte e incontri che solitamente viviamo in periodi più lunghi di tempo.
Quanto sia fluido il tempo stesso ciascuno lo sa per esperienza diretta. Mi permetto di dire che i lettori di Thomas Mann – in particolare de La montagna magica – hanno una qualche dimestichezza con profonde riflessioni sulla velocità con cui scorre il tempo.
Ma è un’altra la fonte che ha ispirato queste poche righe che state leggendo. Si tratta di un pannello di sala esposto a Casa Luzzati in Palazzo Ducale a Genova. Lì è rievocata la genesi dell’opera di Emanuele Luzzati La città di Serrazzana. È lo stesso autore a raccontarla. Ne cito un breve brano:
“La guerra di Serrazzana” è un libro originale e importante da almeno due punti di vista: quello storico-letterario e quello pedagogico. La riscrittura di un antico testo poetico del XV secolo riguardante la città di Sarzana è infatti una operazione letteraria che permette di entrare in un momento storico lontano rivivendolo come immaginari protagonisti. Inoltre la lettura del testo riscritto in forma moderna avvicina i ragazzi alta storia della propria città e li invita a scoprire altri documenti conservati negli archivi o presenti nei monumenti e nelle strade, ricostruendo per mezzo di essi momenti della storia della città: la città come libro di storia”.
Ecco: Genova ieri mi si è squadernata davanti agli occhi proprio come libro di storia e insieme album di fotografie.
Qui sotto ne riporto nove “pagine”.

- La chiesa di Santa Maria di Castello, tenuta aperta al pubblico da volontari
- Caccia sottile alla ricerca di sarcofagi romani sui fianchi di San Lorenzo
- Un salto al Porto Antico, giusto per dire di aver visto il mare e assicurarsi che la Lanterna ci sia ancora
- La scoperta del Museo Diocesano
- Casa Luzzati, una “scatola magica”
- La Genova di Andrea Musso esposta a un passo dall’ingresso, sotto la lapide che ricorda la dedica del Cortile Maggiore a don Antonio Balletto, “uomo di fede, di libri, di carità”
- Il privilegio di assistere alle prove di Mario Brunello sul palco del Teatro Carlo Felice
- la presentazione di Giulio Odero in Sala Paganini
- il concerto di Mario Brunello (ne scriverò domani)
Queste e infinite altre pagine e foto fanno quel libro e quell’album che chiamiamo Genova.
Saul Stucchi