’’L’ALIBI della domenica” è dedicato alla Grecia dell’estate del 2021.
Sono in Grecia con la famiglia da 10 giorni. Prima di tornare ad Atene e di poter constatare di persona come sia l’Acropoli “asfaltata”, stiamo compiendo un giro che dall’aeroporto della capitale ci ha portato nel profondo Mani, il “dito” mediano del Peloponneso.
Durante questa settimana e mezza è stato inevitabile fare confronti con l’estate dell’anno scorso e con quelle subito precedenti (questo è il quarto anno consecutivo che torniamo in Grecia, dopo una pausa molto lunga).

La Grecia del 2021
- Questa è un’estate torrida. La Grecia non costituisce ovviamente un’eccezione, tuttavia mai come quest’anno le temperature elevate si fanno sentire a causa dell’afa e dell’umidità. Anche in riva al mare si boccheggia. La visita dei siti archeologici è impresa che mette a dura prova, anche se merita sempre la fatica, a Delfi come a Messene.
- Per quanto riguarda il noleggio dell’auto e la prenotazione degli hotel abbiamo notato un sensibile rincaro dei prezzi rispetto all’estate dell’anno scorso. Stessa situazione notata da molti anche in Italia, peraltro. Il conto al ristorante, invece, ci sembra sostanzialmente in linea con quello del 2020.
- Nel Mani c’è molta più gente dell’anno scorso, ma sono per lo più Greci. Gli albergatori con cui ho parlato mi hanno detto che nel 2021 è ulteriormente aumentata la percentuale di turisti nazionali, già cresciuta l’anno scorso a causa delle restrizioni per la pandemia del Covid. Più dell’anno scorso i turisti stranieri sono rimasti nelle rispettive patrie e lo stesso vale per i Greci che hanno privilegiato il turismo interno.
- Di anno in anno constatiamo lo sviluppo edilizio del Mani. Segno che la penisola sta diventando una meta turistica molto gettonata. Purtroppo non si è avverata la previsione di Patrick Leigh Fermor sulla “sua” Kardamyli.
”La Guide Bleu dedica a Kardamili solo mezza riga, menzionando poco altro che i suoi quattrocentonovanta abitanti. Meglio così. È un posto troppo inaccessibile e dove c’è troppo poco da fare, per fortuna, perché sia mai seriamente minacciato dal turismo”. Così scrisse nel 1958 in ”Mani. Viaggi nel Peloponneso”, pubblicato in Italia da Adelphi con la traduzione di Franco Salvatorelli. - In giro e nei locali vediamo meno mascherine dell’estate scorsa. Nei luoghi all’aperto la indossano quasi esclusivamente il personale delle strutture turistiche e gli altri esercenti. I clienti la mettono soltanto per entrare nei negozi e nei locali al chiuso.
- La prenotazione del tampone antigenico ad Atene per il figlio quindicenne si è rivelata molto semplice. Anzi, è stata una faccenda più veloce ed economica in Grecia che in Italia. Ho scritto un’email a un laboratorio di Atene – indicatomi dalla padrona dell’appartamento in cui soggiorneremo nella capitale – e ho subito ottenuto un appuntamento per il giorno precedente al nostro rientro in Italia. Costo: 20 €, quasi la metà dei 35 spesi in Brianza. Risultato del test garantito in 30 minuti, contro le 6 ore che sono servite in Italia. Speriamo che il risultato sia però identico!
- Quest’anno la Grecia celebra il bicentenario dell’Indipendenza. Fatte eccezioni per la piccola mostra al Museo Navale di Galaxidi e per il Giardino degli Eroi di Missolungi, finora non ho notato segni evidenti della ricorrenza. Probabilmente ad Atene la situazione sarà diversa. Ho in programma di visitare la mostra “1821, prima e dopo” al Museo Benaki.
- Un discorso simile si può fare per le Olimpiadi, una delle invenzioni che l’umanità deve alla Grecia (antica). Se non sapessimo che sono attualmente in corso a Tokyo, non ci accorgeremmo di nulla. Non ci siamo mai imbattuti in teleschermi sintonizzati su una gara. Al momento di scrivere questo articolo il medagliere greco si limita all’oro vinto da Stefanos Douskos nel canottaggio singolo maschile. La Grecia è per ora al quarantesimo posto, a pari merito con altri paesi come Bermuda, Qatar e Iran.
Nella settimana di vacanza in Grecia che ci resta continueremo a mangiare souvlaki, a bere retsina e a dire parakalò. Oltre a nuotare in acque cristalline nel profumo della macchia mediterranea.
Saul Stucchi