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Voi siete qui: Italia » Carpaccio restaurato

25 Gennaio 2007 Scritto da Saul Stucchi

Carpaccio restaurato

 

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Carpaccio, Apparizione dei Crocefissi

Saranno presentati il prossimo sabato 27 gennaio tre grandi capolavori restaurati di Vittore Carpaccio. Sangue del Redentore (1496), Apparizione dei crocifissi del monte  Ararat nella chiesa di Sant’Antonio di Castello (1512-13) e la Crocifissione e apoteosi dei diecimila martiri del monte Ararat (1515): queste sono le opere che verranno esposte alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, insieme a numerosi altri dipinti del grande pittore.
La vicenda che ruota intorno alle tre tele è molto complessa e lunga. Precedentemente le opere raccolte presso le Gallerie vennero date in custodia al Complesso della Carità, luogo scelto dal Governo per accogliere la grandissima collezione comprendente lavori che vanno dal Trecento al Settecento.

 

 

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Carpaccio, Sangue del Redentore

Non essendo tale destinazione sufficientemente spaziosa per contenerle tutte si decise così concedere in prestito o in deposito molti quadri furono concessi in prestito o in deposto ad altre sedi: soltanto a partire dagli anni Ottanta si è ricominciato a raccogliere le opere e a riorganizzarle in un unico luogo.
In questo contesto di ri-appropriazione si inserisce la vicenda delle tre tele sopra citate.
Inizialmente questi dipinti vennero infatti destinati al deposito demaniale della ex Commenda di Malta e successivamente destinati a due diversi musei: nel 1812 l’Apoteosi e crocifissione dei diecimila martiri del monte Ararat, e nel 1838 l’Apparizione dei crocifissi del monte Ararat nella chiesa di Sant’Antonio di Castello, destinati alle Gallerie dell’Accademia; mentre il Sangue del Redentore nel 1838 viene trasferito nei musei viennesi. Soltanto nel1919 questo dipinto, dopo il suo rientro in Italia, fu depositato nel 1924 nei Civici Musei di Udine, da dove era stato ritirato nel 1810, dalla chiesa di San Pietro Martire.
Dopo il lungo restauro finalmente le tre opere sonno state ricongiunte e possono essere ora ammirate insieme con le altre opere di Carpaccio, di cui le Gallerie conservano l’unico ciclo di teleri e il più grande numero di opere dell’artista riunite in un’unica sede.
Al termine della mostra, il dipinto Sangue del Redentore tornerà ad essere esposto nel museo civico di Udine, in deposito temporaneo dalle Gallerie dell’Accademia.
Il catalogo, edito da Marsilio, accosta ad una introduzione sulle vicende dei tre dipinti la descrizione degli interventi di restauro e i risultati delle indagini diagnostiche propedeutiche.

 

Venezia, Gallerie dell’Accademia, 27 gennaio – 4 marzo 2007

Simona Silvestri

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